Più o meno chiunque da piccolo dia calci ad un pallone lo fa sognando un giorno di vestire una maglia come quella del Real Madrid, del Manchester United o del nostro Milan. In pochissimi riescono ad indossare in gare ufficiali il glorioso rossonero. Ma per alcuni altri non è tutto perduto e quando i colleghi bravi vanno a farsi belli con le maglie delle proprie nazionali o semplicemente in vacanza ecco che iniziano i praticantati estivi sotto forma di tournèe per le quali il Milan ha chiamato tantissimi giocatori che hanno così assaporato il rossonero, con la speranza neanche tanto nascosta di convincere qualcuno a confermarli. E qualcuno ci è pure riuscito.
La prima tournèe con truppa al seguito risale al 1949. Tappa in Svezia e Danimarca dove mettere in mostra i gioielli svedesi Nils Liedholm e Gunnar Nordahl. Ad accompagnarli il fratello maggiore dell’attaccante Bertil Nordahl, difensore centrale in forza all’Atalanta, John Hansen, attaccante proveniente dalla Juventus, e soprattutto il centrocampista Karl Aage Hansen, in prestito dall’Huddersfield Town e obiettivo del Milan che poi però prende un altro svedese, Gunnar Gren. Così il danese andrà prima all’Atalanta e poi alla Juventus dove diventerà uno dei punti fermi degli anni ’50 bianconeri. Il Milan perde contro il Norrkoeping di Knut Nordahl, fratello mediano, contro l’Aik Stoccolma e il Malmoe, ma si rifa all’ultima partita contro una rappresentativa di Copenaghen con doppiette dei due Hansen.
Si arriva al 56′ , due match a Rouen e ad Amsterdam contro i padroni di casa i Francia e contro una rappresentativa nazionale dei Paesi Bassi. Una vittoria ed un pareggio. Ad aiutare il Milan Jan Aronsson proveniente dal Dagerfors poi comprato e girato al Lanerossi Vicenza.
Stagione successiva, 1957. Nella tournèe franco-svizzera il Milan si fa prestare dal Simmenthal Monza al fine di provarli Giancarlo Pistorello, mediano vivaio Milan vincitore di due Viareggi, l’attaccante Aurelio Milani e il centrocampista Carlo Tagnin. Gli ultimi due andarono in gol nella vittoria contro il Bellinzona, ma non venenro confermati e qualche anno dopo fecero parte della grande Inter di Helenio Herrera. Milani andò a segno nella finale con il Real Madrid e Tagnin si occupò egregiamente della marcatura di Di Stefano.
Nel 60′ nuova tournèe in Svezia (in quegli anni il Milan ci andò tante volte). Il Milan si fa prestare dal Pisa l’ex del vivaio rossonero Virginio De Paoli, attaccante. Per il Milan 3 vittorie e una sconfitta. De Paoli vincerà poi uno Scudetto con la Juventus da titolare.
L’anno dopo il Milan non si sposta, ma per l’amichevole a San Siro contro il Botafogo si fa prestare il giovane portere della Mestrina Mario Liberalato che a suon di parate si conquistò l’ingaggio del Milan. Un altro che riuscì a conquistare il pubblico quel giorno fu l’inglese Jimmy Greaves, autore del 2-2 definitivo. Ma l’amore con Rocco non sbocciò mai e durò solo pochi mesi al Milan.
Nel ’65 i rossoneri attraversano l’Oceano Atlantico per ben 6 partita tra Brasile, Usa, Messico e Venezuela dove vincono il Torneo di Caracas battendo Las Palmas e Santos. Tra i rossoneri c’è anche il peruviano Felix Alberto Gallardo, in forza al Cagliari al quale l’aveva prestato proprio il Milan l’estate prima, poco dopo averlo portato in Italia. Le leggi del calciomercato non erano così limitative.
Nel ’66 si vola ancora: Perù, Argentina, Ecuador e po il Pentagonal a Santiago del Cile nel quale il Milan non fa una grande figura. Aggregati al Milan sono i centrocampisti Giorgio Maioli e Dante Micheli dal Foggia, l’ala ex rossonera dall’Atalanta Giancarlo Danova ed un altro attaccante passato dal Milan come una meteora Josè Germano de Sales, dal Palmeiras.
Tra maggio e giugno ’68 il Milan affronta due partite contro il Celtic di Glasgow a Jersey City, negli States, e a Toronto, Canada. Un pareggio e una sconfitta. Nel Milan, anche a causa degli Europei che saranno vinti dall’Italia di Valcareggi, giocano lo svizzero centrocampista del Losanna Renè Pierre Quentin, Paolo Signorelli ed Elvio Salvori dall’Atalanta e Dino D’Alessi dal Brescia. Dalle rondinelle arriva anche un giovane attaccante, tale Ariedo Braida (sì, proprio lui).
Stati Uniti e Canada ospitarono il Milan anche nel ’70 per una serie di amichevoli prestigiose contro Santos, due volte, Francoforte, Racing Avellaneda. I rossoneri non ne riescono a vincere nemmeno una nonostante l’apporto del difensore del Pisa Piero Lenzi e dell’ala del Napoli Virginio Canzi.
Estate successiva ancora a stelle e strisce, il Milan è ormai di casa da quelle parti, ma prima puntata in Colombia per un pareggio contro il Santa Fe. Al Roosvelt Stadium di New York succede di tutto in Grecia-Milan. Gli emigrati greci fanno letteralmente di tutto per far vincere la propria squadra e quando al 75′ Rivera segna il 2-1 scendono a picchiare l’arbitro, un po’ come l’anno prima sempre a New York fecero i tifosi italiani in Bari-Manchester. Gli organizzatori decidono di annullare il gol, l’arbitro di chiudere il match nonostante il momento di calma. A fine match coraggioso dichiarerà che per lui la partita è comunque finita 2-1. Passa così in sordina l’unica presenza nel Milan del centrocampista Roberto Badiani, in prestito dal Livorno.
Finalmente si cambia e nel ’72 il Milan prende parte al triangolare di Algeri con Palmeiras, una rappresentativa di Budapest e una rappresentativa del Maghreb che però il Milan non incontrerà a causa della sconfitta contro i brasiliani. La vittoria invece arriverà nella fnalina contro il Budapet. In prestito al Milan ancora Ariedo Braida che sta mettendo le tende per il futuro da dirigente, e Carlo Petrini, tutti e due attaccanti del Varese.
Dopo anni di amichevoli più comode, il Milan torna a viaggiare dopo lo Scudetto della Stella. Tournèe molto triste tra Uruguay, Paraguay ed Argentina segnata dalla morte per infarto del vice di Liedholm Alvaro Gasparini seguita dall’ultima gara di Gianni Rivera contro l’Andes Talleres.
L’anno dopo infornata di prestiti per la prima torunèe in Australia: Paolo Beruatto dall’Avellino, Leonardo Menichini, Enrico Nicolini, Claudio Ranieri (attuale tecnico del Monaco) e Manlio Zanini dal Catanzaro, l’attaccante Nerio Ulivieri dall’Udinese.
Dopo il primo anno di B il Milan non si allontana dall’Italia e prende parte al primo Mundialito Club, torneo organizzato da Canale 5 alla quale vengono invitate solo squadre vincitrici della Coppa Intercontinentale. Nella fila del Milan c’è il grandissimo Johan Cruijff, a detta di molti il più grande giocatore europeo di ogni tempo, sicuramente quello che più di tutti ha segnato un’era. L’olandese dopo un primo ritiro nel ’78 al Barcellona era ritornato a giocare negli Usa e poi nella seconda divisione spagnola con il Levante. C’è una mezza idea di tesserarlo ma nei 45′ giocati contro il Feyenoord non brilla, a parte un assist ad Antonelli, e se ne torna in Olanda. Il Milan finisce penultimo nel Mundialito dopo le sconfitte con Santos e Inter.
Un altro Mundialito, quello dell’87 vede l’esordio nel Milan di un altro olandese, Frank Rijkaard. Per lui solo applausi nelle due gare disputate e vinte contro i Campioni d’Europa del Poto e il Paris Saint Germain. I rossoneri poi pareggiarono con l’Inter e batterono il Barcellona conquistando il trofeo. Visti gli arrivi di Gullit e Van Basten, in tribuna nell’occasione, in tanti si aspettavano che il Milan completasse il trio olandese viste le prove di Rijkaard. Invece fu comprato dallo Sporting Lisbona dopo aver lasciato l’Ajax per un’incomprensione con Johan Cruijff, allenatore dei lancieri. La squadra portoghese però non poté tesserarlo subito e lo parcheggiò un anno a Saragozza. Finita la stagione in Spagna il Milan torna alla carica e completa l’opera iniziata l’estate prima e lo prende ufficialmente preferendolo al cocco di Berlusconi Claudio Borghi.
Si ritorna all’estero nell’estate ’91 con una nuova tournèe nordamericana in Canada e Usa. 3 pareggi contro Benfica, All Stars Canada e Nazionale degli Usa. Nel Milan c’è anche lo storico Capitano del Genoa Gianluca Signorini che le gioca tutte e 3 da titolare al posto dell’assente Baresi (al quale, si racconta, Sacchi chiese di ispirarsi proprio a Signorini, avuto dal tecnico del Milan a Parma).
Il Milan torna in Canada l’estate successiva per 4 partite tutte vinte contro Lega Canadese, Vancouver, Hong Kong e Porto. Nel Milan ci sono anche Luca Pellegrini, difensore del Verona e punto fermo della Samp scudetatta l’anno prima, Paulo Silas, centrocampista proprio dei doriani, e ancora Gianluca Signorini.
Nel ’93 curiosa tournèe australe in Australia e Sudafrica. Nessun giocatore aggregato, ma c’è da segnalare l’incontro della squadra rossonera con il grande leader Nelson Mandela.
Nel ’94 dopo la vittoria in Champions sul Barcellona si fanno le cose in grande. Il Milan sfida il Mondo e prima va in Messico contro Chivas e Monterrey; tappa a Miami per una sconfitta contro la Colombia, lungo viaggio verso l’Indonesia, poi Cina e chiusura in Giappone. Tutto dal 25 maggio al 18 giugno. Ad aiutare i rossoneri orfani dei giocatori convocati per i Mondiali ci sono Michele Padovano e Christian Lantignotti dalla Reggiana, Paolo Baldieri dal Lecce, Stefano Desideri dall’Udinese, Massimiliano Allegri dal Pescara, Roberto Lorenzini dal Genoa in comproprietà e poi riscattato. Con loro anche i sub prestiti di Enzo Gambaro dal Napoli e Stefano Torrisi dalla Reggiana. Nonostante Baldieri sia il capocannoniere di quella tournèe con 5 gol furono i prestiti rimandati tutti al mittente tranne Lorenzini. In particolare Allegri e Padovano vennero giudicati sfaticati da Capello. Padovano poi diventò parte importante della Juve di Lippi e Allegri qualche anno dopo vince uno Scudetto da allenatore del Milan.
Estate ’95, il Milan attraversa la Cina, poi va in Giappone e infine torna in Cina per una serie di 5 match tutti vinti contro avversari di livello inferiore. In rossonero c’è il centrocampista della Reggiana Paulo Futre. Giocatore dal grande passato in Portogallo, dove ha vinto una Coppa Campioni con il Porto, e Spagna ma che a causa di infortuni ha giocato pochissimo in Italia. Nella tournèe però gioca benissimo, conquista il premio di migliore in campo dell’Opel Cup a Tokyo e convince il Milan a puntarci. Peccato che anche in rossonero sia poi tormentato dagli infortuni.
Nel ’96 di nuovo in estremo Oriente, in Corea del Sud, Thilandia e Cina. Al Milan di Baggio e Weah sono aggiunti per la seconda volta Stefano Desideri dell’Udinese, Luigi Gualco e Riccardo Maspero della Cremonese, Nicola Caccia del Piacenza. Tournèe che sarà ricordata anche per lo scontro fra di Canio e Capello durante la partita a Shangai che spinse l’ex Lazio ad emigrare in Gran Bretagna.
Passa il millennio e nel 2000 il Milan va a fare per la prima volta due partite in Kuwait per due amichevoli contro due selezioni locali. Possiamo definire un’impresa la sconfitta nella prima gara dei rossoneri contro il Kuwait City per mano di Bashar Abdullah, miglior marcatore e primatista di presenze della nazionale kuwaitiana, autore di una doppietta. Nel Milan c’è Maurizio Ganz in sub prestito dal Venezia all’ultime apparizioni con il Milan visto che sarà poi ceduto all’Atalanta.
Si ritorna nel West nel maggio 2002 in qualità di osservatori per l’Italia del Trap che di lì a poco giocherà nei gironi Mondiali contro Ecuador e Messico, avversari di tournèe del Diavolo, entrambi vincitori. Il Milan si rifa nella partita di mezzo contro i New York Metrostars. Facendosi beffe del jet lag appena una settimana dopo la torunèe in America il Milan è in campo il 26 maggio contro lo Zenit a San Pietroburgo. Corposa la lista prestiti per questo viaggio infernale. Alessandro Conticchio, Alberto Savino e Max Tonetto dal Lecce, Massimo Taibi, Massimo Paganin e Pierluigi Orlandini dall’Atalanta (in gol insieme a Catilina Aubameyang in Russia), Diego De Ascentis dal Torino e soprattutto lo Zidane della B Lamberto Zauli dal Bologna e il bomber Dario Hubner dal Piacenza. Con loro anche i ritorni dalla Francia di Cyril Domoraud e Ibrahim Ba.
Nel 2004 di nuovo in terra cinese. Per le due amichevoli con due sconfitte contro Kitchee e Shenhua si aggregano al Milan Cristian Ledesma del Lecce, Dario Dainelli del Brescia, Aimo Diana, Moris Carrozzieri e Luca Antonini (in comproprietà) dalla Sampdoria, Giuseppe Signori dal Bologna. Ci sono anche i sub prestiti Dalla Bona, sempre dal Bologna e Massimo Donati dalla Samp.
Dopo un po’ di anni senza tournèe di fine stagione il Milan va in Usa e Canada (di gran lunga mete preferite) per 3 match contro Dc United (sconfitta ma con doppietta di Oddo, quindi non vale), Chicago Fire (vittoria) e Montreal Impact (vittoria). Insieme ai giocatori rossoneri ci sono l’ex Cristian Brocchi dalla Lazio, l’ex Roberto Colombo dal Bologna, Gennaro Delvecchio dal Catania, Claudio Terzi dal Siena, Manuele Blasi dal Palermo. Ci sono anche i sub prestiti di Davide Di Gennaro e Marcus Diniz dal Livorno.
In attesa di nuovi viaggi con sognanti accompagnatori stiliamo una Top 11 dei milanisti d’estate, escludendo ovviamente i giocatori che sono in segutito approdati al Milan.
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