Il difensore brasiliano intervistato dopo l’amichevole vinta col Brasile

Dopo la prima e vittoriosa amichevole pre-Olimpiade del suo Brasile contro la Danimarca per 3-1, nella quale è risultato uno dei migliori in campo, Thiago Silva ha rilasciato un’intervista esclusiva alla Gazzetta dello Sport, dove ha parlato del Milan, della stagione appena conclusa e non solo.
Ecco le parole del difensore brasiliano: “Mi ha fatto molto piacere sentire queste parole da parte della società, è una grande dimostrazione di stima e uno stimolo a fare sempre meglio. Era quello che mi aspettavo: se, quando arriva una proposta da altri, il tuo club risponde subito ‘trattiamo’ un giocatore secondo me deve farsi delle domande. Significa che ti considerano importante a parole ma non nei fatti. Invece io ho avuto la conferma che per il Milan sono fondamentale e incedibile. Tentato da una nuova esperienza? Assolutamente no. Io sono felice al Milan e voglio restare. Ho parlato con Galliani prima di partire per Amburgo, mi ha detto ‘Stai tranquillo che tu da qui non ti muovi’. Lo sa qual è stata la mia risposta? Non vedo perché dovrei preoccuparmi. Il Milan è casa mia e il resto per me sono solo chiacchiere. Io e Zlatan ragioniamo alla stessa maniera: tutti e due siamo venuti in questa squadra per vincere e restiamo per lo stesso motivo. Il Milan è già competitivo, però l’ultimo campionato ha dimostrato che per arrivare davanti agli altri c’è bisogno di altri innesti di qualità.Infortunio con la Roma? La responsabilità di quello che è accaduto è la mia e di nessun altro. Sono stato io a voler giocare per forza. Sapevo di non stare bene, però in quel momento sentivo che dovevo aiutare la squadra, così ho deciso di provare. Il mister non mi ha mai forzato, anzi. Fino alla fine mi ha ripetuto ‘Thiago fai quello che ti senti, io mi fido di te’. Ricordo che durante il riscaldamento Bonera mi disse ‘Non rischiare, tu ci servi anche nelle prossime partite, non possiamo perderti’. Ma io non ho ascoltato nessuno e ho fatto di testa mia. Oggi non lo rifarei. Adesso so che ho sbagliato a rischiare, ma per un giocatore è dura rassegnarsi all’idea di non poter lottare insieme ai tuoi compagni in un momento delicato. Chissà, forse se non mi fossi fatto male la stagione per il Milan sarebbe finita in maniera diversa. Ma ora è inutile recriminare. Ora sto benissimo, ho fatto novanta minuti molto intensi, dopo due mesi non pensavo di riuscire a giocare così bene”.

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