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Tutti gli allenatori accostati al Milan: chi verrà?


Inzaghi

Troppi. Decisamente troppi sono i nomi di allenatori accostati alla panchina del Milan per la prossima stagione negli ultimi tempi. Inzaghi inadatto, i media si sono scatenati, tra voci e vecchi interessamenti, l’unica cosa sicura è che ad oggi nemmeno la dirigenza del Milan sa che strada prendere (in realtàsarebbe utile lasciare la macchina ad altri).

Ecco tutti gli allenatori accostati. Per ognuno di loro valuteremo le possibilità di arrivare al Milan.

Antonio Conte
C.T. della Nazionale Italiana con un passato da anti milanista. In molti vedono in lui l’uomo capace di risollevare il Milan come è stato per la Juve. Difficilmente lo sapremo, non ha motivi di abbandonare l’Italia per il Milan e fantomatici piani per il 2016 sono invenzioni.

Jurgen Klopp
Geniale allenatore del Borussia Dortmund che è tornato grande grazie a lui. Quest’anno è stato difficile e per questo potrebbe andar via a fine stagione. In caso potrà scegliere una big, quindi non il Milan.

Luciano Spalletti
Disoccupato da inizio stagione, la prossima si metterà al lavoro. A lui pensa anche il Napoli, decisamente favorito. Non accetterebbe senza garanzie sul mercato, allo Zenit aveva incarico da manager.

Giampiero Ventura
Grande vecchio del calcio italiano che dopo tanti anni alla guida del Torino ha avuto una piccola consacrazione anche a livello europeo. Solido e bravo con i giovani, ma vicino ai 70 anni. Troppi per aprire un nuovo ciclo.

Stefano Pioli
La Lazio arriverà in Europa, forse in Champions League. Il Milan no. Rimarrà almeno un altro anno in biancoceleste a godersi la meritatissima vetrina europea.

Maurizio Sarri
Ad oggi il favorito.Meticoloso, sa far giocare bene la sua squadra, sa trattare i giovani,esperienzaventennale nelle categorie inferiori, ma non significa che accetterà di ascoltare ordini.

Sinisa Mihajlovic
Preparato ed estremamente aggressivo, trasmette questa caratteristica alle sue squadre. Se la Sampdoria arriva in Europa sarà fuori portata per il Milan.

Alejandro Sabella
Dopo una vita da vice Passarella, diventa head coach nel 2009 e con l’Estudiantes in due anni vince Libertadores e campionato. Diventa C.T. dell’Argentina per tentare il colpaccio in Brasile e ci arriva vicinissimo. Mai Messi aveva giocato così con l’albiceleste.C’è un problema: non è uno che scende a compromessi.

Vincenzo Montella
Nome preferito di Berlusconi, con la Fiorentina ha sempre mostrato un bel calcio, anche se a volte si specchia troppo.3 stagioni in Viola, potrebbe lasciare ma solo con garanzie sulla costruzione della rosa che il Milan non sembra poter dare.

Carlo Ancelotti
Impossibile.

Unai Emery
Accostato già la scorsa stagione, in Spagna ha fatto benissimo con Valencia e Siviglia. Tra i migliori allenatori emergenti, non si accontenterà di un lavoro sul campo, ragion per cui un approdo al Milan sembra difficile.

Eusebio Di Francesco
Anche lui molto gradito ai piani alti, ha la convenienza di poter arrivare senza molte pretese. Il suo Sassuolo giocain maniera propositiva e gli attaccanti sono valorizzati. Squinzi vuole che resti, ma una chiamata del Milan cambierebbe certamente le carte.

Roberto Donadoni
Per un Milan i milanisti lui sarebbe l’unica soluzione. Allenatore sicuramente preparato e con buona esperienza, ha ottenuto ottimi risultati con Livorno e Parma e fatto bene anche con l’Italia. Le sue avventure però sono sempre cortissime e non è un bene per iniziare un nuovo ciclo.

Christian Brocchi
La sua Primavera gioca bene, ma oggi scegliere Brocchi significherebbe solo cambiare senza mettere uno stipendio in più.

Filippo Inzaghi
La speranza non è nemmeno tanto nascosta: Galliani e Berlusconi gradirebbero che Inzaghi in queste ultime dieci centrasse una serie molto positiva che, solo secondo i suddetti, potrebbe giustificare una sua permanenza.

Dall’analisi caso per caso appare chiaro che il Milan di oggi non ha l’appeal per un allenatore che aveva una volta. Tanti allenatori, come è stato per Seedorf,vogliono potere decisionale che con Galliani al comando non avranno mai. Ci si avvia verso una panchina affidata ad un allenatore di “provincia” o un giovane. Ma anche così servirebbe cambiare prima la gestione.

pubblicato il: 27 marzo 2015

Shorturl: http://www.canalemilan.it/?p=150924

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