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24 Feb 2013 20:45 |
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MILAN-BARCELLONA, IL MIGLIORE IN CAMPO
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Il Milan affronta l’Inter dopo averla superata in classifica giusto una settimana fa al termine di un’esaltante rimonta, è reduce dalla fantastica notte della sfida contro il Barcellona e sogna un gol di Balotelli proprio contro l’Inter.
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
Il derby è sempre una partita speciale; lo sappiamo benissimo, lo diciamo ad ogni vigilia e non può essere diversamente, visto che stiamo parlando di una sfida vissuta in maniera particolare e con straordinaria intensità da due tifoserie, da due squadre, da molti giocatori che si sentono tifosi ancor prima che giocatori e da un’intera città, che si spacca in due prima, durante e dopo la stracittadina. Non è un luogo comune dire che per le squadre che hanno le due sfide stracittadine da disputare il campionato non è composto da trentotto partite tutte ugualmente importanti, ma da trentasei partite e due derby, che sono sfide particolari, in cui è inutile fare pronostici, in cui spesso vince chi è sfavorito, in cui formazioni, tattiche, schemi contano meno del solito e ci vuole cuore, determinazione, voglia di vincere, massimo impegno. Questo per quanto riguarda le squadre, perchè per i tifosi è ancor più netta la differenza fra qualunque altra partita e un derby, che ti toglie il sonno e la fame alla vigilia, che ti trasmette ansia e tensione dal momento in cui finisce la partita precedente, che ti fa venire i crampi allo stomaco mentre sei sugli spalti ad aspettare che cominci la sfida, che prima di tutto vuoi vincere sugli spalti, con il tifo, gli sfottò e le coreografie e poi, naturalmente, anche in campo, per poter poi festeggiare, visto che è bellissimo vincere un derby e terribile perderlo. Tutto ciò vale in generale per ogni derby, dalla semplice amichevole al più importante (ovvero il doppio Euroderby di semifinale di Champions League del 2003), ma se analizziamo questa vigilia che si sta concludendo, si può dire che si tratti di una partita dal sapore particolare per tutto l’ambiente rossonero, che sta vivendo un periodo magico e vuole assolutamente proseguirlo nelle sfida più importante e sentita; prima di tutto bisogna interrompere la brutta sequenza di tre sconfitte consecutive, tutte subite nel 2012, sfruttando l’entusiasmo e l’orgoglio ritrovati e che sono già ai massimi livelli per l’esaltante rimonta in campionato, che ha portato al sorpasso proprio ai danni dell’Inter e all’aggancio alla Lazio al termine della scorsa quasi perfetta giornata, iniziata con la vittoria del Milan sul Parma venerdì sera, proseguita con la sconfitta delle Juventus sabato sera a Roma e con il tracollo dell’Inter a Firenze domenica sera e conclusa in bellezza con la netta sconfitta della Lazio a Siena lunedì sera. Poi è arrivata la notte di Milan-Barcellona, che doveva essere la notte degli incubi ed è diventata una notte da sogno: molti pronosticavano una sconfitta anche netta dei rossoneri contro i marziani blaugrana, invece la squadra, magistralmente guidata da un grande Allegri che ha preparato la partita alla perfezione e compiuto in capolavoro tattico, ha battuto con un netto 2-0 gli avversari considerati invincibili e inarrivabili, costringendoli a non tirare praticamente mai in porta, rendendoli inoffensivi e poi colpendoli nella ripresa con due pugni da K.O. Tutto ciò farebbe ritenere che il derby sia in discesa e facile per un Milan in grande crescita e che ha appena stupito tutta l’Europa con la prestazione perfetta contro il Barcellona, ma pensare questo sarebbe un errore imperdonabile e Allegri deve essere bravo a convincere i suoi a dimenticare il recente passato, a resettare la mente e ad affrontare la sfida come se nulla fosse successo, perchè in effetti nulla è ancora successo: il Milan non ha eliminato il Barcellona e il terzo posto è tutt’altro che al sicuro, visto che è in coabitazione con la Lazio, l’Inter è a un solo punto e la Fiorentina a due. Vincere il derby è, quindi, importante non solo per la supremazia cittadina ma anche per la classifica e non bisogna fidarsi dell’apparente crisi dell’Inter, perchè il derby è una partita a sè e, come già detto, sfugge a qualsiasi pronostico ed esula da ogni considerazione sul momento di forma delle due squadre. Ovviamente l’attesa è spasmodica e particolare in casa rossonera anche per un altro motivo: sarà il primo derby in maglia rossonera per Mario Balotelli e, dopo i gol al primo derby in rossonero di Ronaldo e Ibrahimovic, ci si aspetta anche quello di SuperMario (perchè non c’è due senza tre…), ovviamente sotto la Nord e festeggiato con un’esultanza particolare proprio da chi di solito esulta poco o non esulta affatto; Balotelli è, oltretutto, tifoso rossonero fin da bambino, quindi anche lui attende questo momento da sempre e deve viverlo nel modo migliore. Ho sempre pensato che la fortuna del Milan in questi anni sia stata l’avere una squadra in cui c’erano molti giocatori “tifosi”, che sentivano la maglia come una seconda pelle e affrontavano certe sfide in modo particolare, proprio perchè le vivevano in modo speciale; mi riferisco ai vari Baresi, Maldini, Costacurta, Gattuso, Inzaghi e tanti altri, milanisti ancor prima che giocatori del Milan è ciò li ha sempre spinti a dare qualcosa in più e ad avere un legame particolare con il Milan; in questa stagione, in cui la vecchia guardia era stata praticamente azzerata, erano rimasti i soli Abbiati e Ambrosini, ma l’arrivo di Balotelli aumenta il contingente in cui potrebbe entrare a buon diritto anche il giovane De Sciglio. Inutile dire che un gol di Balotelli scatenerebbe il delirio in Curva Sud (si gioca in casa dell’Inter e ci sarà netto predominio sugli spalti di tifosi interisti), ma la cosa più importante rimane vincere la partita per non rovinare subito quanto di buono è stato fatto fino ad ora, ma anche per la supremazia cittadina. Un girone fa, quando l’Inter vinse il derby e il Milan era staccatissimo in classifica, la situazione era molto diversa e ciò ci fa capire quanto questa squadra sia cresciuta e migliorata; l’esaltante rimonta in campionato e, ancor più, la vittoria contro il Barcellona, hanno ridato entusiasmo, orgoglio e carica ad un ambiente che nei primi mesi della stagione era depresissimo e sfiduciato; ora bisogna sfruttare questo clima positivo per proseguire la striscia di risultati positivi e farlo proprio nel derby sarebbe davvero bellissimo, perchè consentirebbe, oltretutto, di staccare l’Inter in classifica e darle, forse, la mazzata definitiva in un periodo già tribolato. Ecco perchè ci aspettiamo una squadra di undici leoni, indipendentemente da chi scenderà in campo; ecco perchè vogliamo vedere il massimo impegno, concentrazione massima e feroce determinazione per novanta e più minuti, come successo contro il Barcellona; sbagliare l’approccio alla partita, regalare il primo tempo agli avversari, commettere errori per svagatezza o sufficienza sarebbe inaccettabile, ma confidiamo in una squadra che negli ultimi tempi ha fatto davvero bene ed è cresciuta sotto ogni aspetto. Delle formazioni si sa tutto o quasi, nonostante la pretattica di Stramaccioni (che non ha nemmeno comunicato la lista dei convocati il giorno prima) e i dubbi di Allegri in alcuni ruoli, ma questo conta poco: ormai mancano poche ore, poi le luci di San Siro si accenderanno e il sipario della Scala del Calcio si aprirà per dare inizio ad una partita speciale, coinvolgente, che trasmette sensazioni uniche e speciali ed emozioni forti e violente; speriamo solo che il tempo sia clemente (prevista neve che potrebbe creare disagi per l’affluenza allo stadio più che dubbi sull’effettiva disputa della partita che non sembra a rischio) e poi godiamoci questa sfida particolare, sperando di poter esultare alla fine, perchè questo è ciò che più conta. Nel giorno del derby non guardi la classifica, non ti interessano le altre partite della giornata, non pensi ad altro che a quei novanta e più minuti che possono essere splendidi o tremendi, dolcissimi o amarissimi, portandoti all’estasi o al tormento. Ormai ci siamo: ansia e tensione salgono ora dopo ora, minuto dopo minuto, raggiungeranno il picco massimo quando San Siro mostrerà il meglio di se stesso con la magica atmosfera creata dalle coreografie delle due curve, poi magicamente si scioglieranno e scompariranno al fischio d’inizio, lasciando il posto alla carica agonistica e alla voglia di vincere, perchè un derby lo giochi anche sugli spalti, lo vivi anche e soprattutto sugli spalti, con emozioni e sensazioni fantastiche e terribili allo stesso momento e che nessuna televisione potrà mai trasmetterti in pieno. Questa è la magia del derby, una partita che ami e odi, perchè comunque vada ti farà soffrire prima e durante, ma se la vinci dopo vivi sensazioni uniche e dimentichi tutto grazie alla grande gioia che speriamo davvero di provare fra qualche ora.
Buon derby a tutti!
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