Un esame importante per valutare la bontà del progetto

08 Feb 2014 20:45
Serie A TIM 2013-2014

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MILAN-TORINO, IL MIGLIORE IN CAMPO

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Il Milan affronta l’insidiosa trasferta di Napoli, il primo big-match per Seedorf, che avrà indicazioni importanti sull’andamento dei “lavori in corso” per trasformare la squadra.

08.02.2014 01:26 di Davide Bin

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

L’asticella della difficoltà comincia ad alzarsi per il Milan di Seedorf: dopo aver affrontato Verona, Cagliari e Torino in campionato e Udinese in Coppa Italia, cioè squadre di buona qualità (e la classifica, soprattutto nel caso di Verona e Torino, lo conferma), ma non eccelse, ora i rossoneri si apprestano a sfidare il Napoli di Benitez, che non sta certo attraversando un momento di particolare brillantezza, ma è pur sempre la terza forza del campionato e nella prima parte della stagione ha fatto vedere ottime cose, sia in campionato che in Champions League, dove è stato eliminato ma ha conquistato ben 12 punti (più del Milan) in un girone che comprendeva i vicecampioni d’Europa (Borussia Dortmund) e i capolista della Premier League (Arsenal). Lo stesso Benitez evoca ricordi agrodolci ai tifosi rossoneri, visto che si tratta dell’allenatore del Liverpool che ha sfidato il Milan nella finale incubo di Istanbul e in quella da sogno di Atene. La partita contro il Napoli, oltretutto, giunge al momento opportuno per testare la squadra a una decina di giorni da un appuntamento importantissimo, ovvero l’andata degli ottavi di finale di Champions League contro l’Atletico Madrid, sfida difficilissima contro una della squadre più forti d’Europa in questa stagione, come conferma la classifica della Liga in cui i “colchoneros” sono addirittura davanti a Barcellona e Real Madrid; ecco perchè si tratta di una partita importante in cui sarebbe fondamentale, soprattutto per il morale e l’autostima, conquistare finalmente un successo contro una “grande” del campionato.

Seedorf sembra abbastanza soddisfatto dell’andamento della squadra in queste sue prime settimane alla guida del Milan, mentre c’è un po’ più di perplessità nel popolo rossonero, perchè i risultati stentano ad arrivare con continuità: è vero che il Milan di Seedorf è ancora imbattuto in campionato, ma il pareggio contro il Torino è stato l’ennesimo passo falso nel momento in cui si poteva fare il salto di qualità e, inoltre, è già arrivata anche l’eliminazione dalla Coppa Italia, che ha fatto saltare un obiettivo stagionale, forse l’unico davvero raggiungibile e ha complicato la strada che porta verso l’Europa della prossima stagione. I risultati della scorsa giornata hanno alimentato i rimorsi, perchè le sconfitte di Napoli, Fiorentina e Inter avrebbero permesso di accorciare un po’ le distanze e avvicinare qualche rivale, invece il pareggio contro il Torino è stata un’altra occasione mancata. Ora il Milan ci riprova: vuole il risultato della svolta, quella tanto invocata svolta che non è mai arrivata da agosto a oggi, soprattutto in campionato e la trasferta di Napoli è un’occasione ghiotta, anche se non sarà facile.

In una sfida che mette una di fronte all’altra due difese “emozionanti”, che solitamente concedono molto agli avversari di turno, sarebbe fin troppo facile prevedere una partita spettacolare e ricca di gol, perchè si incontrano due squadre dai moduli speculari e che prediligono la fase offensiva più che quella difensiva, che non viene certo trascurata, ma che inevitabilmente risente della vocazione offensiva dei due allenatori e, di conseguenza, delle due squadre. Ovviamente il calcio è meno scontato di quello che sembra e la partita potrebbe anche finire 0-0 o essere noiosissima, anche perchè la cosa più importante per entrambe le squadre è fare risultato. Il Milan ha il piccolo vantaggio che questa sfida si gioca proprio in mezzo alle due semifinali di Coppa Italia che vedono impegnato il Napoli contro la Roma; la squadra di Benitez ha perso la prima sfida all’Olimpico ma ha la possibilità di passare il turno e approdare alla finale visto il risultato di mercoledì scorso (2-3), quindi il pensiero della squadra e dello stesso tecnico potrebbe essere già rivolto a una partita che di fatto è più importante di quella di campionato, come dimostra l’atteggiamento del Napoli domenica scorsa a Bergamo, dove l’Atalanta ha dominato contro un avversario svogliato, svagato e mai entrato in partita. Inoltre probabilmente Benitez farà ancora turn-over, mentre Seedorf deve schierare il Milan migliore al netto delle assenze; la formazione non è scontata, perchè Seedorf ha dubbi in ogni reparto; la difesa sembra decisa perchè ci sono poche alternative: coppia centrale tutta francese (Rami-Mexes), con De Sciglio e destra ed Emanuelson a sinistra, ma il tecnico ha lasciato intendere che il giovane terzino italiano può giocare anche a sinistra (magari con il rilancio di Abate a destra); a centrocampo potrebbe esordire Essien, che deve ambientarsi in vista della sfida contro l’Atlerico Madrid e bisogna capire se Seedorf insisterà su Montolivo come secondo centrocampista davanti alla difesa o avanzerà il capitano sulla linea dei trequartisti in cerca di maggiore equilibrio; Balotelli torna in squadra dopo la giornata di squalifica e Seedorf deve decidere se ha intenzione di insistere su di lui come vertice dell’attacco o se voglia provare ad arretrarlo e a spostarlo a sinistra insistendo su Pazzini come centravanti; con Balotelli ancora al centro dell’attacco potrebbe esserci spazio per l’esordio di Taarabt nella linea dei trequartisti e tutto ciò dimostra che la formazione è tutt’altro che fatta, anche se poi magari Seedorf ha le idee già chiare ma non vuole dirlo. Possiamo chiamarli dubbi, ma anche opportunità per cambiare una squadra che non sembra proprio un modello di equilibrio e alcune assenze (Honda) o acciacchi (Kakà influenzato) potrebbero spingerlo a qualche esperimento. Forse Napoli-Milan non è l’occasione migliore per fare esperimenti, ma la sensazione è che tutta questa seconda parte di stagione sarà una lunga fase sperimentale in cui Seedorf cercherà di costruire il Milan del futuro, provando a capire chi del Milan del presente può farne parte. In fondo la stagione sembra compromessa e anche raggiungere l’Europa League pare non esaltare più di tanto l’ambiente, perchè tutti considerano la Champions la vera “casa” del Milan e ormai sembra impossibile poter aspirare al terzo posto, occupato proprio dal Napoli e lontanissimo. Seedorf gode della fiducia della proprietà e anche dei tifosi, come dimostra lo striscione esposto dalla Curva Sud sabato scorso, quindi può lavorare con calma e serenità e non guardare troppo ai risultati in una stagione con pochi obiettivi; i risultati positivi, però, aiutano a lavorare meglio, ad avere un ambiente sereno ed entusiasta e, quindi, bisogna cercare di vincere, a cominciare da questa sfida sempre particolare perchè evoca dolci ricordi di sfide scudetto all’alba dell’era Berlusconi. Anche se non sembra, la partita di Napoli è un esame importante per capire se il progetto Seedorf può essere realizzato fin da questa stagione e andare avanti senza intoppi e ripensamenti; l’olandese non vuol sentir parlare di esami dopo così poco tempo, ma la realtà è questa, perchè il popolo rossonero sta mostrando pazienza e comprensione, ma vuole vedere anche qualche risultato “da Milan”.   

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