Un Roland Garros che vale una Champions

Canale Milan propone ai suoi lettori e utenti una nuova rubrica, nella quale si parlerà di tutti gli “Sportivi rossoneri DOC”, ovvero esponenti del vasto mondo dello sport accomunati dal tifo per i colori del Milan.

Apriamo questa nuova rubrica con uno dei tennisti più forti degli ultimi anni ma che, proprio come la sua squadra di calcio preferita, sta affrontando una stagione con più ombre che luci: Novak Djokovic.

Smarrito nella solitudine del suo immenso potere, cominciò a perdere la rotta. Questa celebre citazione del grande G. G. Marquez ritrae al meglio l’ultimo biennio del fenomeno serbo. Nole infatti, dopo la splendida stagione scorsa, nella quale ha fatto man bassa di trofei (Australian Open, Wimbledon e Us Open su tutti), non è riuscito a ripetersi quest’anno.

Proprio come il suo Milan post-scudetto, Djokovic è partito benissimo in questa stagione tennistica, confermandosi padrone incontrastato dello Slam australiano. Ma, col passare del tempo, il suo tennis imprevedibile e completo è stato letteralmente surclassato dagli altri membri del Big four (quartetto formato, oltre a Djokovic, da Federer, Nadal e Murray), ai quali aveva inflitto sonore sconfitte nell’annus mirabilis precedente.

Al Roland Garros (unico Slam mai conquistato dal giocatore serbo) ha ceduto in finale contro Nadal (il più forte giocatore della storia sulla terra); a Wimbledon, un perfetto Roger Federer (non stiamo parlando dell’ultimo della classe bensì del più forte tennista della storia) lo ha agilmente sconfitto in semifinale; alle Olimpiadi, giocate nuovamente sull’erba inglese, ha ceduto, in semifinale, al beniamino di casa Andy Murray e all’argentino Juan Martin Del Potro nella finale per il terzo posto; infine, agli Us Open, ultimo Slam stagionale, Murray si è vendicato della finale dell’anno precedente che aveva visto trionfare il serbo.

Attualmente Nole è il numero 2 della classifica ATP, ma conta di tornare al vertice il prima possibile. In fin dei conti, ha tutte le carte in regola per centrare, o meglio ricentrare, questo obiettivo.

Ma vediamo un po’ come si comporta Nole da tifoso rossonero. Presentarsi ad un’intervista per un post-partita di tennis con indosso una maglietta del Milan è un ottimo biglietto da visita, bisogna ammetterlo. Ma vedere un campione di tale calibro emozionarsi a Milanello come un bambino in mezzo ai suoi idoli, beh questo è simbolo di una fede per i colori rossoneri degna di nota. Suo padre gli ha inculcato la passione e per lui il Milan è già una famiglia con cui ridere, scherzare…..e anche mangiare.

Gli impegni tennistici lo portano in giro per il mondo, ma appena ne ha la possibilità, il fenomeno serbo cerca di seguire il suo Milan. Come dimenticare la sua presenza sugli spalti nella partita di Champions League contro l’Arsenal terminata 4 a 0 per gli uomini di Allegri. Non una partita qualunque, bensì la migliore dei rossoneri nella passata stagione. Chissà che Galliani non stia pensando ad un prestito gratuito con diritto di riscatto per portare Djokovic a Milano nel ruolo di portafortuna (ultimamente siamo un po’ scoperti in quella “zona del campo”).

Il suo prossimo obiettivo tennistico è il Career Grand Slam (vincere almeno una volta i quattro tornei dello Slam). L’impresa non è proibitiva dato che gli manca “solo” il Roland Garros per entrare nell’albo delle 7 leggende del Tennis che ci sono riuscite fino ad ora. E per il Milan? Scudetto o Champions? Nole non ha dubbi: “Champions, adesso Champions”.

Concludiamo con una citazione che Djokovic ha spesso ripetuto nelle sue interviste: “Il Milan è la squadra che amerò per tutta la mia vita”. Basterebbe questo per ammettere Nole nella speciale classifica dei “Rossoneri DOC”. Game. Set. Match.

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