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02 Mar 2013 20:45 |
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INTER-MILAN, IL MIGLIORE IN CAMPO
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Il Milan ospita la Lazio a San Siro e deve assolutamente conquistare i tre punti per effettuare il sorpasso, conquistare il terzo posto e, perchè no, lanciare un’occhiata anche al secondo, ma non sarà una partita facile per vari motivi.
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
Il Milan conclude il suo “ciclo terribile” e, dopo aver affrontato Barcellona e Inter, sfida la Lazio in un autentico scontro diretto per il terzo posto; il pareggio nel derby fra Inter e Milan ha consentito alla Lazio, che ha superato il Pescara lunedì scorso, di tornare da sola nella preziosa posizione che vale la qualificazione ai preliminari della prossima Champions League e ciò obbliga ancor di più i rossoneri a cercare la vittoria per compiere il sorpasso in classifica. Oltre alle importanti motivazioni di classifica, però, il Milan deve cercare di vincere finalmente uno scontro diretto, cosa che gli è riuscita quasi mai in questo campionato: all’attivo per la squadra di Allegri c’è solo la vittoria contro la capolista Juventus nel girone di andata, poi solo pareggi (a Napoli e nel derby appena disputato) e sconfitte (all’Olimpico contro entrambe le squadre romane, in casa contro la Fiorentina e nel derby di andata), quindi serve un successo che dimostri che questa squadra non è solo grande con le piccole e piccola con le grandi, anche perchè la qualificazione alla prossima Champions deve passare inevitabilmente per altri scontri diretti in programma nel finale di campionato. Come sempre in queste occasioni i punti valgono doppio e i rossoneri devono cercare di conquistare l’intera posta in palio, ma non sarà facile per vari motivi: la Lazio è squadra ostica, che sa far giocar male gli avversari e sfruttare i loro errori; il pareggio nel derby avrà lasciato qualche scoria negativa, perchè il Milan ha dominato la partita per tutto il primo tempo e avrebbe potuto e dovuto chiudere la prima frazione di gioco con un vantaggio netto e definitivo, invece ha tenuto in vita con i tanti errori davanti alla porta un avversario alle corde e ha pagato caro l’errore, gettando via due punti e una vittoria nella stracittadina che avrebbe portato l’entusiasmo di tutto l’ambiente ai massimi livelli, dopo il trionfo sul Barcellona; inoltre c’è qualche assenza a preoccupare un po’ Allegri, anche perchè pure fra i presenti e regolarmente convocati c’è chi non sta benissimo e dovrà stringere i denti. Ecco perchè la partita contro la Lazio è estremamente delicata e difficile, ma bisogna assolutamente vincere e per farlo ci vorrà una buona prestazione della squadra e l’appoggio del pubblico, sperando che San Siro sia finalmente pieno anche in una partita non di primissimo livello e non torni desolatamente mezzo vuoto, perchè in un campionato e, più in generale, in un’intera stagione, non contano solo le sfide contro Inter, Juventus e Barcellona, ma anche e soprattutto tutte le altre, che mettono in palio tre punti esattamente come i big-match. Lo stesso Allegri deve sfatare un tabù, perchè non ha mai battuto la Lazio da quando è alla guida del Milan e vuole riuscirci nell’occasione forse più importante: deve farlo senza Balotelli, fermato dalla botta alla tibia subita nel derby e che si è rivelata più grave del previsto, ma anche senza Constant, ormai titolare indiscusso sulla fascia sinistra (ma assente anche nel derby), Bojan, elemento impiegato volutamente poco da titolare perchè ritenuto molto prezioso da inserire per “spaccare la partita” in caso di difficoltà e pure senza lo squalificato Mexes, che stava formando con Zapata una coppia abbastanza affidabile, anche se non ancora in grado di risolvere il problema dei tanti gol subiti di testa su palloni alti spioventi in area (come è successo anche nel derby con Schelotto lasciato libero di battere comodamente Abbiati). Assenze importanti in una squadra che finalmente ha una fisionomia precisa e un’identità, al contrario di un girone fa, quando un gruppo allo sbando e sfiduciato perse all’Olimpico contro la Lazio dopo la sconfitta nel derby e sembrava precipitare verso una crisi senza fine. Il merito di Allegri è quello di essere riuscito ad invertire la tendenza e a costruire una squadra capace di rimontare e di diventare competitiva ai massimi livelli, come dimostra il successo sul Barcellona; il merito dei giocatori è quello di aver seguito con fiducia il tecnico e le sue indicazioni e di aver reagito con carattere dopo un avvio di stagione terribile. Ora, però, serve il definitivo salto di qualità, cioè una vittoria in uno scontro diretto, che vorrebbe dire sorpasso e terzo posto solitario per la prima volta in stagione; inoltre il pareggio del Napoli contro la Juventus (terzo consecutivo per i partenopei) può far nascere qualche speranza di insidiare addirittura il secondo posto che, lo ricordo, consentirebbe di partecipare alla prossima Champions senza l’insidia del turno preliminare ad agosto, perchè una vittoria contro la Lazio porterebbe i rossoneri a cinque punti dal Napoli, sempre tanti ma non troppi per una squadra capace di rimontare in questi mesi distacchi a due cifre. La formazione sembra decisa e Allegri deve risolvere pochi dubbi, con una modifica per reparto rispetto a domenica scorsa: la difesa è per tre quarti quella del derby, con Yepes favorito su Zaccardo per sostituire Mexes, andando a formare con Zapata una coppia tutta colombiana; a centrocampo potrebbe tornare titolare Flamini dopo l’infortunio che lo ha tenuto fuori nelle importanti sfide contro Barcellona e Inter, mentre sono confermati Montolivo e Muntari; in attacco toccherà a Pazzini sostituire e non far rimpiangere Balotelli, con la conferma di Boateng sulla linea degli attaccanti e di El Shaarawy, galvanizzato dal primo gol nel derby e dal recente rinnovo del contratto con aumento di ingaggio, ma non al meglio per una fastidiosa influenza che ha condizionato la sua settimana. Come sempre in queste occasioni, non conta tanto chi scende in campo, ma come si affronta la partita: serve concentrazione, grinta, determinazione, attenzione per novanta e più minuti, come è accaduto contro il Barcellona; ci vuole il giusto approccio alla partita, non bisogna regalare tempi interi agli avversari e bisogna limitare al minimo gli errori, in difesa, ma anche a centrocampo e in attacco, perchè proprio il derby dimostra che si possono buttare via punti preziosi in modo banale, visto che sono stati decisivi gli erorri di Balotelli davanti alla porta, ma anche la solita disattenzione e amnesia difensiva. Peccato perchè il Milan avrebbe meritato di vincere la stracittadina e si sa che vincere un derby dà la carica a tutto l’ambiente, mentre un pareggio da rimontati in una partita sostanzialmente dominata e giocata meglio lascia un po’ di amaro in bocca, ma proprio questo deve dare a tutta la squadra la voglia di riscatto e il desiderio di confermare quanto di buono ha mostrato in queste ultime partite difficili e complicate. Il Milan è tornato grande e competitivo, ma a volte commette errori di ingenuità e di gioventù, tipici di una squadra che non ha più i tanti esperti senatori del passato, ma alcuni ragazzi che devono crescere e maturare ancora, ma ora è giunto il momento di fare il salto di qualità per non rovinare la grande rimonta e i notevoli progressi di questi mesi; il terzo posto è lì ad un passo e una vittoria contro la Lazio sarebbe importante ma non decisiva, perchè le partite sono ancora tante, la classifica è corta e gli avversari sono più di uno (non c’è solo la Lazio, ma la stessa Inter e, perchè no, anche la Fiorentina e il sorprendente Catania), quindi bisogna far bene in questo scontro diretto ma anche nelle prossime partite e non ci si può permettere di farsi distrarre dalla sfida di Barcellona, che sicuramente è già nei pensieri di tutti, ma deve rimanere in disparte ancora per una decina di giorni. Bisogna pensare ad una partita per volta e ascoltare Allegri quando ripete ad ogni occasione che la partita più importante della stagione è sempre la prossima da giocare, indipendentemente dall’avversario; ha ragione e, quindi, pensiamo solo ed esclusivamente alla Lazio, lottiamo insieme per conquistare una vittoria importante in uno scontro diretto e speriamo che anche il pubblico premi gli sforzi compiuti da questi ragazzi, tornando a riempire lo stadio e a sostenere una squadra che se lo merita. Forza vecchio cuore rossonero, oggi più che mai, perchè questa partita può essere un crocevia di un’intera stagione, anche se sembra meno importante e prestigiosa di quelle appena affrontate.
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