Rossonerosémper
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La brutta notizia è che non abbiamo evitato gli sceicchi, quella buona è che sono quelli “sfigati”. Peschiamo il Malaga in un girone che, oltre agli spagnoli, prevede Anderlecht e lo Zenit di Spalletti e, automaticamente, dopo tre anni in cui l’urna ci ha dato Real Madrid e Barcellona, si può finalmente tornare a giocare per vincere il girone. Non ci saranno quindi scusanti per un eventuale fallimento europeo rossonero – non un girone di ferro ma un girone che, da questo punto di vista, è molto simile a quello della Champions League 2007: l’obiettivo rimane quindi il passaggio agli ottavi col primo posto per poi avere la possibilità di giocarsi la conferma tra le prime otto con un quarto di finale facile.
Va decisamente ancora più di lusso alla Juventus che trova un girone che, se non è più facile di quello rossonero, ha come unica motivazione di questo il fatto che la squadra di Venaria Reale partiva dalla terza fascia. Se ci sono i campioni d’Europa del Chelsea (già pronta la scritta “campioni d’Europa sul campo” in caso di vittoria) di certo Shakthar e Nordsjaelland non hanno la forza per evitare un facile passaggio bianconero del turno.
Va bene anche al PSG che va in quello che è il classico girone facile corrispondente, ormai per tradizione, al girone del Porto. Le due Dinamo (Kiew e Zagabria) più i portoghesi potrebbero portare i parigini ad una facile e veloce vittoria del loro girone di Champions League, girone che appare più da Europa League. Solito triste spettacolo nel girone B dove l’Arsenal di Wenger potrà vivere anche quest’anno di una formula collaudata: quella di pescare un girone scandaloso, vincerlo, arrivare agli ottavi e mantenere comunque la prima fascia. Da contraltare nella parte alta nel gruppo D troviamo quindi, finalmente, un girone di ferro in cui Real, City e Dortmund si spartiranno ai danni dell’Ajax i due posti in palio.
Facilotto anche il girone F dove Bayern e Valencia non dovrebbero avere problemi a superare il Lille nella riedizione della finale del 2000 – speranze invece per una tra Spartak Mosca, Benfica e Celtic nel girone del Barcellona che avrà, a questo punto, l’obiettivo di chiudere a quota 18 punti. Girone facile anche per lo United contro Braga, Galatasaray e Cluj, ma l’anno scorso a giustiziare gli uomini di Ferguson fu il Basilea.
Insomma, gironi facili e scontati almeno per le big, anche perché con la formula ormai arcinota di Platini questa prima fase per le big potrebbe essere pleonastica. Sono (quasi) tutti soddisfatti a parte il Real Madrid: i blancos, per le prime sei giornate, un assaggio di “vecchia” Champions, dovranno giocarlo per davvero.
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Va bene (quasi) un po’ a tutti