Minuto 93: El Shaarawy si invola sulla sinistra, Heurtaux lo aggancia all’ingresso in area e interviene in scivolata quasi a ridosso della linea di fondo; il difensore friulano sfiora il pallone con la punta del piede, poi travolge El Shaarawy, che con un volo cade sul terreno di gioco. Valeri fischia il rigore. Sul dischetto va Balotelli, che dissuade Robinho da qualunque tipo di pretesa sulla sfera e poco dopo insacca alla destra di Padelli. 2-1, tanti applausi ma al contempo tante recriminazioni, perchè a ben vedere l’intervento di Heurtaux era sul pallone, non certo sull’avversario in corsa. Giampaolo Pozzo si infuria, Guidolin accenna una smorfia e il capitano di lungo corso Totò Di Natale chiede spiegazioni all’arbitro, che supera la ressa e imbocca il tunnel che porta agli spogliatoi. In tanti hanno dibattuto sul rigore concesso ai rossoneri, un rigore determinante, visto che la partita viaggiava da un pò sul binario del pareggio. Si è trattato di un rigore dubbio, dobbiamo riconoscerlo, che tuttavia premia la squadra che ha mostrato il gioco migliore, sebbene nella ripresa l’Udinese abbia messo in difficoltà la retroguardia rossonera con una serie di pericolose ripartenze.
Per dovere di cronaca, riportiamo di seguito un’immagine che fa riferimento al minuto 78: pallone in area, Balotelli cerca di staccare e Domizzi lo cintura con un intervento al limite del regolamento; SuperMario cade per terra, sopraffatto dalle maniere forti dell’avversario e dalla distrazione di arbitro e assistenti, che incredibilmente scelgono di non sanzionare il fallo con la massima punizione.
Il nostro è un semplice richiamo, che nulla ha a che vedere col contrappasso dantesco e che sicuramente non vuole giustificare la decisione contestabile presa da Valeri in occasione dell’intervento sul Faraone. E’ lecito, però, non soltanto recriminare sui rigori assegnati, ma anche su quelli che, per chissà quale concausa, vengono negati a prescindere.