A proposito della tanto conclamata vicenda Boateng, ha parlato Theo Van Seggelen, nientemeno che il segretario generale del FIFPro (Federazione Internazionale dei Calciatori Professionisti), che ritiene come Boateng abbia scelto il momento giusto per andarsene dal campo di gioco assieme ai suoi compagni di squadra, ecco le sue parole: “Siamo molto orgogliosi di ciò che ha fatto, quand’è troppo è troppo” – e prosegue – “Credo che ciò che ha fatto il Milan sia qualcosa di unico, un bel gesto“.
Van Seggelen però ritiene come una reazione del genere non sia adatta a tutte le occasioni, ecco la spiegazione più approfondita: “Bisogna però rendersi conto che se si trattasse di una finale di Champions League, le circostanze sarebbero certamente diverse” – e prosegue – “Ci sono regole ben precise in questo caso, e l’arbitro è l’unico che può fermare il gioco“.
L’avvocato olandese cita a tal proposito, quanto accaduto a Sebastian Bassong, difensore centrale camerunese in uno Swansea City -Norwich (finito 3-4 per i gialloverdi ndr) in cui un tifoso dei padroni di casa ha compiuto un gesto razzista nei suoi confronti, questi ha subito allertato l’arbitro internazionale Howard Webb, e in men che non si dica, il “tifoso” è stato arrestato, ecco le sue parole: “L’arbitro sta giocando un ruolo molto importante in queste situazione non v’è alcun contatto con i giocatori.”
Van Seggelen conclude il discorso con una frase quanto mai esplicativa: “Stiamo facendo qualcosa d’importante, ma non cambierà il mondo“. Emblema di come purtroppo di stolti il mondo è pieno, è importante però continuare a perseguire il nostro scopo e lottare contro questa terribile piaga che è il razzismo.