Dal Pescara in nazionale a quasi 20 anni: è Marco Verratti. La grande promessa del calcio italiano ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport, nel quale parla del suo passato, ad un passo dal Milan, e del suo futuro da erede di Pirlo.

Giocava negli Allievi quando venne in trasferta a Milano contro il Milan e regalò la vittoria al suo Pescara e il Milan cercò di farlo restare, ma Marco si oppose: “Sarei dovuto rimanere un giorno in più per fare le visite, ma mi sono messo a piangere e sono rientrato perché volevo tornare a casa e arrivare in prima squadra con il Pescara”.

Adesso però è tutto cambiato e Marco è pronto a diventare un grande regista come Pirlo grazie a Zeman: “A me era sempre piaciuta l’idea di cambiare posizione e, quando lui me l’ha proposto, i movimenti mi sono venuti subito naturali e ho pensato che questo è il ruolo che mi si addice di più. Zeman mi diceva di fare meno colpi di tacco che sarebbe andato tutto bene, io mi sono fidato di lui e adesso posso dire che aveva ragione. Pirlo è il centrocampista più forte che c’è in Italia, forse al mondo. Lo guardo sempre in tv, cerco di imparare da lui. Sarebbe un sogno giocare con lui”.

Per Verratti quest’estate si scatenerà un’asta, con la Juve in pole per la preferenza del ragazzo, tifoso juventino. Ma l’erede di Pirlo non dovrebbe andare a chiudersi dietro il n°1, ma cercare la sua strada. Dovrebbe pensare che Andrea da Brescia è diventato grande al Milan, non alla Juve.

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