Wow! Il Condor dice che faremo un grande Mercato! Mi ringalluzzisco tutta. Queste credibilissime parole mi elettrizzano. Ora fremo in attesa dei nuovi grandi acquisti. Pippo, non vorresti che questa splendida stagione finisse? Io sì. Non fosse altro che per liberarmi almeno di te e delle tue esilaranti dichiarazioni. Ma poi penso alla pessima estate a cui andrò incontro e quindi le mie voglie scemano. Mister Bee si allontana. I Cinesi non si sono mai materializzati. Le cifre di cui si parla mi sembrano surreali. Giusto a Monopoli, Silvio, potresti realizzarle con il brand tirato a lucido da Montolivo e company e i bilanci in profondo rosso. Realissimo, invece, è il nostro calvario dentro e fuori dal campo. Italmilan? Io vorrei un Milan decente! E il primo giocatore che acquisirei è Allan. Poi, venissero Bertolacci e Valdifiori, mi starebbe bene. Mica sono schizzinosa. Già, ma i soldi per gli acquisti chi li caccia? Gentili investitori ansiosi di mettere denaro nelle oculate mani dei nostri straordinari capataz? La Vispa Teresa? Tu, Silvio? Figuriamoci. Voglio fatti, non parole scritte sulla sabbia. Dopo aver dilapidato belle cifrette in costosi discount colmi di prodotti avariati, quanti euro avrà da spendere la vorace massaia Galliani? Andrà al Mercato delle pulci, accompagnata dai soliti compagnucci di merende? Già me lo vedo Bronzetti, mentre si stropiccia le mani dicendo: “ Pancia mia, fatti capanna!”

Qui si permane nel caos assoluto, mentre la prossima stagione non aspetta certo i nostri comodi. I Gobbi hanno preso Dybala e puntano a Cavani. Senza clamori. Senza gozzoviglie. Giovani italiani? Rugani e Zaza. Il divario, già abissale, è destinato a dilatarsi. Già, ma Silvio nostro avrebbe offerto 36 milioni per Dybala. La barzelletta è buona. Però non mi fa ridere. “Mutatis mutandis”, diceva Tomasi di Lampedusa. Forse era tifoso del Milan.

Non ho seguito la faccenda riguardo al presunto cartello fra le Pay Tv. Se ne occuperà l’Antitrust. Galliani è Infront e un acquirente del Brescia? Questo ha detto l’intercettato Caligani. Bah! Non punto ad occhi chiusi sulla credibilità di certi utenti telefonici. Neanche se la cosa mi offrisse l’opportunità di liberarmi di pesanti zavorre. Le voci su Conte? So che molti di noi si imbestialirebbero, se lui arrivasse. Io, invece, sarei felicissima. Gobbo e antipatico? Certo. Lo apostrofavo con “ Sotto il parrucchino niente.” Ma non sono un tipo rancoroso e lo accoglierei a braccia aperte. Di più. Proverei una scossa emotiva in grado di tirarmi fuori, almeno per un po’, dal guano psicologico in cui mi hanno cacciato. Sarebbe un segnale importante. Mi elettrizzerei, pensando: “ Finalmente si inizia a fare un progetto. Arriva un allenatore bravo, capace di capire le potenzialità dei giocatori e di trarne il massimo. Avremo uno staff atletico all’altezza e un Mercato decoroso, finalizzato ad una strategia di gioco. Una guida tecnica in gamba, che non sia un tutt’uno con l’Ad diversamente crinito, mi fa sentire più leggera. Dai, che si riparte! Allacciamo le cinture e speriamo bene!” Figuriamoci. Ho visto com’è squallidamente andata con Seedorf. Ancelotti? No, grazie! Votantonio, votantonio, votantonio! Ma Antonio non arriverà. Punto. Al di là dei problemi con la Nazionale, chi, pieno di voglia di emergere, si imbarcherebbe con una Società come la nostra? Ben che vada, prenderemo Donadoni. Altro che Montella e Miha.

Intanto i Gobbi abbrancano anche la Coppa Italia. Gol di Matri, a cui paghiamo, credo, pure la metà dello stipendio. Già, siamo ricchi noi. Nessun calice amaro ci viene risparmiato. Mai! Purtroppo è una cosa normale, quando si hanno degli imbecilli sul ponte di comando. A me danno molto fastidio i successi della Juve. Non quelli di Allegri. Lui è stato la capra espiatoria di scellerate scelte societarie. E adesso, inserito in un ambiente in cui tutto funziona a meraviglia, si gode le sue rivincite. Barça, pensaci tu. Ti prego! I nostri cretini hanno fatto del Milan una gruccia su cui gli avversari appendono le loro grasse battute e i tifosi la loro dolorosa frustrazione, a volte spruzzata di un’amara ironia. Smettetela di ammorbarmi il presente e di rubarmi il futuro, maledizione al secchio! Non ne posso più! Ho diritto anch’io a poter cullare una speranza! I Gobbi, accalappiato il double, possono sognare con tranquillità il triplete. Noi dobbiamo reprimere l’istinto di usare il machete, per disboscare il luogo dell’anima chiamato Milan dall’oscura, aggrovigliata sterpaglia che lo strangola. Barcellona, per favore, dirada la cappa di tristezza che mi avvinghia e mi strozza! Io non posso certo allentarla con la speranza Conte. Mi hanno tolto la forza di sognare e, comunque, conosco bene la differenza tra sogni e illusioni. Ma…Votantonio,votantonio,votantonio!