Mario Yepes parla del suo passato in Francia e del presente rossonero in un’intervista al quotidiano sportivo L’Equipe: “Non sono affatto sorpreso di giocare spesso: lavoro per questo. Dei giocatori giovani sono arrivati e, in un club come il Milan, ci vuole tempo per adattarsi. Non è così facile mettersi la maglia di questa squadre e giocare le partite. Quest’anno ci sono molti elementi nuovi da inquadrare, ai quali bisogna parlare un po di più. L’obiettivo è far loro comprendere la politica della società, come deve comportarsi un giocatore del Milan, affinché si possano esprimere al meglio sul campo”.

“Alla mia età non bisogna darsi troppi obiettivi. L’idea è di continuare a giocare fino alla prossima stagione per accompagnare la Colombia ai mondiali del 2014. Ma io lavoro soprattutto per continuare a divertirmi in campo“.

“Se all’epoca in cui ero al Paris Saint Germain ci fossero stati dirigenti come Leonardo o allenatori come Ancelotti penso che sarei ancora lì. Sono arrivati a Parigi con la cultura calcistica italiana che è completamente diversa da quella francese. Ma non ho alcun rimpianto e conservo un ottimo ricordo del PSG e della mia esperienza in Francia. Io e la mia famiglia siamo molto legati a quel paese“.