L’errore di Tagliavento sul di Sulley Muntari è stato “tragico”. A dirlo non è uno qualunque, ma Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese era assente per squalifica, ma è tornato sull’episodio dal ritiro della sua nazionale. “E’ stato un errore tragico – ha detto l’ex attaccante del Barcellona. – Ed è un male per il calcio in generale. Se fosse stato un pallone bianco, magari per l’assistente sarebbe stato difficile capire perché avrebbe potuto fare confusione con il colore del palo. Ma questo pallone è giallo. Come fai a non accorgerti della posizione del pallone oltre la linea di porta?” Già, come si fa?

Eppure nel calcio succede questo e anche altro. Colpa del troppo potere che hanno gli arbitri. E non vale la retorica del “tutti, compresi giocatori e allenatori, possono sbagliare”. Perché se sbagliano giocatori e allenatori danneggiano se stessi. Se invece a sbagliare sono i direttori di gara, danneggiano i club. La differenza è enorme. Non c’è dubbio che le tecnologia, per altro molto utilizzata in vari sport, farebbe diminuire in maniera drastica il numero di decisioni scandalose su gol-non gol, fuorigioco e fallacci. Ma il Presidente dell’Uefa, Michel Platini, ha appena affermato che il supporto informatico in campo è “una sciocchezza”. Be’, se lo dice un illustre ingegnere elettronico quale è Platini, non possiamo che essere d’accordo.

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