Inzaghi cuore Milan: “Non ce l’ho fatta ad andar via”

Pippo Inzaghi , nonostante le offerte pervenutegli durante l’ultimo giorno di mercato ( Siena su tutti, che gli offriva 2 milioni a stagione fino a giugno 2013) ha deciso di restare al Milan pur essendo ai margini del progetto tecnico di Allegri. “Non ce l’ho fatta a staccarmi da compagni e tifosi in due ore senza salutare San Siro come farò a maggio – ha spiegato ai microfoni di Milan Channel l’attaccante rossonero – .

Pisapia fa outing e dichiara la sua fede interista

Mancano sei giorni alla stracittadina e forse proprio l’imminenza del derby meneghino ha tradito Giuliano Pisapia, da pochi mesi sindaco della metropoli lombarda, che ha scelto la vigilia di una partita così importante per fare outing e dichiarare la propria fede nerazzurra. In una intervista rilasciata in giornata, Pisapia ha affermato di sperare che il derby vada all’Inter, squadra per la quale appunto non nasconde le sue preferenze, sperando comunque in un bello spettacolo di gioco, condito da tante segnature (con qualche rete in più dell’Inter, anche se si è scordato di aggiungerlo). Il tutto a margine dell’iniziativa del Comune “Palla al centro”, che è stata organizzata proprio in vista della stracittadina, Il sindaco ha affermato di augurarsi che la città si prepari con gioia e entusiasmo alla partita in quanto può essere una gara molto importante in ottica scudetto. Dopo aver affermato che la stracittadina milanese ha fatto la storia del nostro calcio, Pisapia ha voluto ricordare in particolare modo il derby del 1971, caratterizzato da una rete di Mariolino Corso che, a suo dire, è stato il più bello mai visto. Già che si trovava in argomento, Pisapia ha parlato anche del derby di mercato che si sta profilando per Carlos Tevez, ricordando che la cosa importante è che l’Apache arrivi a Milano. Adesso rimane solo da aspettare la reazione di parte milanista, considerato che la società rossonera è pur sempre guidata da quel Silvio Berlusconi che si era speso personalmente per Letizia Moratti, avversario di Pisapia alle comunali milanesi, e che rappresenta l’uomo forte dello schieramento avverso a quello in cui milita il sindaco.

Come scegliere un cappello per un matrimonio primaverile

I matrimoni si basano sul vestirsi eleganti, sul divertirsi e sul godersi un giorno dedicato al romanticismo. L’abbigliamento giusto, capello incluso, possono contribuire a tutte queste cose. Infatti, non esiste un limite all’eleganza, durante un matrimonio, perciò questo è un giorno in cui potrete tirare fuori il vostro capello preferito e godervi un tocco di stile. Istruzioni Chiedete informazioni sulla location 1 Chiedete a qualcuno degli invitati se il matrimonio sarà all’aperto o al coperto, alla luce o all’ombra. Il primo passo per apparire eleganti e abbinate, è sentirsi a proprio agio. Cercate un modo per tenere il sole lontano dai vostri occhi e il vento dalla vostra acconciatura. 2 Scegliete un cappello a tesa molto larga, se volete essere notate, ma non fatelo se si tratta di un evento dove si balla. Evitate se il matrimonio e il ricevimento si terranno in un posto intimo, a meno che non vogliate togliervi il cappello e sistemarvi l’acconciatura. 3 Comprate un cappello che si abbini al tema di un matrimonio primaverile, se la sposa ne ha incluso uno nella partecipazione di nozze. Non vorrete certo mostrarvi a una cerimonia in giardino con una scultura al posto del cappello! Sfidate voi stesse 1 Trovate un cappello primaverile che sfidi un po’ il vostro senso di sicurezza. Quando cercate un cappello per tutti i giorni, la comodità è la chiave, ma quando dovete scegliere un cappello per un matrimonio, potete approfittare dell’occasione per scoprire l’eleganza. 2 Scegliete un cappello con piume di marabù o una retina seducente per un matrimonio serale. In alternativa, un cappello senza bordo, leggermente piegato in modo da pendere su un occhio, fornisce un look adatto a un matrimonio serale. 3 Trovate un cappello a tesa larga e fatelo allargare di 8 cm. I capelli grandi e pendenti vanno bene per i matrimoni e sono adatti a donne di tutte le età. Scegliete un bordo cadente, se vi vestirete in maniera informale e uno rigido, se state indossando un abbigliamento formale.

Boldi e De Sica tornano insieme, forse

Un sodalizio che era andato avanti, ininterrotto, fino a sei anni fa. Poi la rottura; e oggi, forse, il ritorno insieme dopo la riappacificazione. Massimo Boldi e Christian De Sica potrebbero tornare insieme in un prossimo film . La storica coppia da cinepanettone lo ha sottolineato a mezzo stampa, spiegando che si tratta di un’ipotesi da considerare. Il primo a confermare la notizia è Massimo boldi, che a Tv Sorrisi e Canzoni dichiara: “In queste settimane sto ricevendo su Twitter migliaia di messaggi di fan che vogliono che Christian e io torniamo a lavorare assieme. Inviti accorati di spettatori ai quali mi sento di dare ragione. Ora c’è stata la crisi di “Vacanze di Natale a Cortina”. L’ho visto e mi è parso un buon prodotto. Se non è andato bene, non mi fa certo piacere ma credo sia ora di ragionare, se ci sono i presupposti, su un ritorno insieme mio e di Christian. Ma non per soccorrerci vicendevolmente, anche perchè da solo faccio ancora i miei incassi. Tutto deve partire da una buona idea e dal presupposto che l’idea migliore, commercialmente parlando, è rimetterci insieme. Fui io a chiudere con lui: rimasto vedovo, ebbi un problema esistenziale molto forte”. Anche De Sica , che dopo anni in salita ha visto traballare gli incassi del suo ultimo cinepanettone, è ottimista e, sempre a Sorrisi rivela: “Tornare a lavorare con Massimo?”, dice a Sorrisi. “Il punto è che ci sono contratti da onorare: il mio con Filmauro, il suo con Medusa, e non sono cose così semplici e veloci da risolvere. In ogni caso, se si risolvessero questi problemi, perchè no? Oggi potremmo fare ‘I ragazzi irresistibili’. Certo, Massimo ha fatto una discreta cavolata ad andarsene…”. Insomma, non resta che incrociare le dita.

Innovativa ed eccentrica cucina moderna in muratura

Innovativa ed eccentrica cucina moderna in muratura, realizzata tenendo conto delle ultimissime novità stilistiche e filosofiche dell’abitare e del vivere comune; realizzata con abilità e maestria da artigiani esperti nella lavorazione del legno. La marcata modernità rappresenta un optional unico, foriero di novità conclamata e subisce l’influsso estetico maggiore della modernità. I colori proposti sono decisamente allegri e risentono dell’effetto legno; moderne ed innovative le forme proposte. Gli elettrodomestici proposti sono di ultima generazione, ultramoderni ed in linea con le recenti e severe direttive dell’Ue. La cucina diviene simbolo regale e sobrio di vita fisica umana nuova e dipana emozioni uniche ed autentiche, foriere di novità conclamata.

Allegri: “Miglioriamo il rendimento in trasferta. Juve prima con merito”

CARNAGO. Le parole di Massimiliano Allegri alla vigilia di Milan-Genoa: “Credo che a Genova sarà una partita difficile per noi, perché il Genoa oltre ad essere una buona squadra, in casa offre sempre ottime prestazioni, soprattutto in questo momento dopo la sconfitta di Cesena. Domani cercherà di fare una partita importante, bisogna essere pronti a capire le difficoltà e a giocare una partita per raccogliere i tre punti. Sicuramente va migliorato il rendimento in trasferta, soprattutto come gol subiti. Ora abbiamo due trasferte e iniziando da domani bisognerà cercare di non prendere gol. Abbiamo già iniziato a Firenze e speriamo di continuare domani. Le squadre di Malesani sono sempre ben organizzate, giocare a Genova è sempre difficile perché il Genoa ha dalla sua la spinta del pubblico e giocherà una partita di grande intensità. Noi domani dovremo essere bravi a giocare bene tecnicamente e a noi servirà la cattiveria agonistica necessaria per vincere la partita”. “Napoli-Juventus ha confermato quello che la Juventus ha fatto nelle prime partite, è ancora l’unica squadra imbattuta, ha rimontato due gol al Napoli, cosa non semplice. Era una delle candidate allo scudetto prima del campionato, dopo questi risultati la sua posizione di è ulteriormente rafforzata. Sta facendo grandi cose. Noi nelle ultime sei vittorie e un pareggio, loro credo che abbiano fatto 4 punti in meno di noi perché dopo la partita di Torino, loro avevano sei punti di vantaggio e ora ne hanno due. Per noi era importante accorciare le distanze e lo abbiamo fatto. Dobbiamo cercare di continuare. Ora dobbiamo fare sempre il massimo per cercare di prenderli, certo se continuano a vincere sarà difficile, ma il campionato è ancora lungo”. RIPRODUZIONE RISERVATA.

Il Ghana a Kevin Prince Boateng: faremo a meno di te

Quella tra il Ghana  e Kevin Prince Boateng può già essere considerata come una storia d’amore finita. Il centrocampista, a soli 24 anni , ha detto di non poter più giocare in nazionale. Il principe ha spiegato che a impedirglielo sono i guai fisici avuti nei mesi scorsi e il fatto che anche i lunghi viaggi in aereo danneggiano il suo corpo. La squadra africana ha incassato la scelta di Kevin e non ha alcuna intenzione di chiedergli passi indietro. Eloquenti le parole del presidente della Federazione calcio del Ghana, Nyantaky : “ Boateng torna in nazionale? Spazzatura della storia e andare avanti. Non ho alcuna  volontà di tornare da lui chiedendogli nuovamente di tornare. Ora abbiamo da pensare a cose più importanti, dobbiamo pensare a vincere la Coppa d’Africa . Faremo a meno di lui e questa storia avrà un avuto un impatto minimo nelle nostre prestazioni “. Per il Milan, indubbiamente, non è una cosa negativa. Il club rossonero, infatti, avrebbe rischiato di perdere l’ex Portsmouth per circa un mese e mezzo e sarebbe stato costretto a intervenire sul mercato a gennaio a caccia di un sostituto. Il Boa, tra l’altro, ha già superato il suo record di gol con la maglia rossonera. Ne ha siglati 6 , di cui 3 in campionato. Articoli correlati: Il Milan pensa ad un doppio colpo: Abidal e Handanovic Milan, malore per Antonio Cassano: è in ospedale You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

Serie B: il Padova risorge a Sassuolo

Si ferma a dieci la striscia di gare utili del Sassuolo: i neroverdi cadono in casa contro il Padova due mesi e mezzo dopo lo stop imposto sempre al Braglia dal Bari. Un brutto passo indietro per Pea non solo dal punto di vista della classifica, vista la nuova fuga del Torino ed il riavvicinamento del Verona oltre che dello stesso Padova, quanto da quello del gioco : ma si tratta forse di una parabola inevitabile, che arriva al culmine di un periodo poco brillante degli emiliani. Così tre settimane dopo aver esaltato la solidità della squadra nello 0-0 contro il Toro, il Sassuolo mostra l’altra faccia della medaglia del nuovo 3-5-2 voluto da Pea: tanto gioco a centrocampo ma attaccanti troppo isolati se i due terzini non riescono a spingere con continuità. Preoccupa infatti la mancanza di idee e di azioni pericolose dopo il gol-partita firmato da Osuji al 6’ della ripresa: l’ex varesino riceve da Italiano e, poco dentro l’area sulla destra, lascia partire un diagonale imprendibile per Pomini. Da quel momento il Sassuolo attaccherà ma senza mai concludere in porta, eccetto un tiro alto di Cofie: tanta lentezza e tanti errori di passaggio nonostante il ritorno al 3-4-3. Dall’altra parte occorre registrare la resurrezione del Padova: e se nelle settimane precedenti si era insistito nel sottolineare le colpe di Dal Canto , ora va detto che c’è tanto dell ’allenatore in questo ritorno alla vittoria in trasferta atteso da quasi due mesi (1° ottobre ad Empoli). Pur non abbandonando il 4-3-3, infatti, i biancoscudati sono tornati solidi ed autoritari come ai bei tempi: merito proprio di Osuji, “finto” attaccante di destra in quello che a tratti è sembrato un 4-2-3-1. Tanto possesso palla per il Padova, capace di non perdere mai il controllo del centrocampo ma anche di non fornire punti di riferimento in avanti grazie al continuo movimento tanto di Ruopolo che di Hallenius , schierato a sorpresa al centro dell ’attacco al posto di Cacia ed autore di una prestazione generosa benché non premiata dal gol, nonostante l’occasionissima nel primo tempo sventata da Pomini. Gerarchie ristabilite, quindi? E’ ancora presto per dirlo, ma il Padova si è svegliato appena in tempo: sabato all’Euganeo arriva il Torino . Ed il risultato finale non è affatto scontato… Sassuolo-Padova 0-1 Marcatore : 52’ Osuji Sassuolo : Pomini; Marzoratti, Piccioni, Terranova; Laverone, Magnanelli, Cofie, T. Bianchi (62’ Boakye), Longhi (46’ Consolini); E. Marchi (81’ Bruno), G. Sansone. (Bassi, P. Bianco, Cappelletti, Falcinelli). All.: F. Pea. Padova : Perin; Legati, Schiavi, Trevisan, Renzetti; Jidayi, Italiano (72’ Milanetto), Marcolini; Osuji (83’ Franco), Hallenius (80’ Cacia), Ruopolo. (Cano, Drame, Lazarevic, Jelenic). All.: A. Dal Canto. Arbitro : Ciampi (Roma) Ammoniti : Longhi, Schiavi, Jidayi, Boakye, Marzoratti. Espulso : Marzoratti al 90’ per doppia ammonizione.