Strana storia, quella di Paolo Maldini. Non parliamo, naturalmente, della carriera di calciatore, che è stata a dir poco entusiasmante. In un quarto di secolo, Maldini ha vinto praticamente tutto e lo ha fatto solo con la sua squadra del cuore. Nel 2009, a 41 anni suonati, il ritiro dall’attività agonistica. Facile, per l’ex terzino sinistro più forte del mondo, prevedere una carriera di dirigente o allenatore del Milan. Il club di via Turati, si sa, ha sempre un occhio di riguardo verso i suoi campioni del passato. Chiedere a Baresi, Tassotti, Ancelotti, Massaro, ecc. Ma con Paolo Maldini non c’è stato verso di trovare un accordo. L’ex difensore guarda spesso allo stadio le partite del suo Milan, ma non ha alcun incarico. Per questo si è fatto sotto il Psg pigliatutto. La squadra francese, allenata da Carlo Ancelotti, vorrebbe Maldini come allenatore dei difensori. Ufficialmente i parigini negano, però qualcosa sotto c’è. D’altronde, erano i primi a smentire che ci fosse interesse per Alexandre Pato. Poi invece…

Intanto sull’argomento è intervenuto il papà di Paolo, Cesare, anch’egli bandiera del Milan: “So che è stato ospite di
Leonardo a Parigi qualche tempo fa e che si sente spesso con Carlo Ancelotti – ha spiegato l’ex ct dell nazionale italiana ai microfoni di Sky Sport . – Non so cosa farà mio figlio, ma non credo che andrà a Parigi per allenare i difensori. Si può far tutto nella vita, ma non credo sia questa l’aspirazione di Paolo. A me piacerebbe vedere mio figlio lavorare al Milan, perché, come me, ha vestito per tutta la vita la maglia rossonera. Il Milan in casa Maldini è un simbolo“.

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