Nonostante la sconfitta nel Derby, Allegri promuove il suo Milan

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Nonostante la sconfitta nel derby contro l’Inter, Massimiliano Allegri ha trovato dei validi motivi per non perdere il buon umore. A fine gara ai microfoni di Sky Sport, il tecnico rossonero ha preferito guardare più alla prova positiva dei suoi giocatori piuttosto che al deludente risultato. Evidentemente in questa occasione, con la solita emergenza a centrocampo amplificata dall’attacco febbrile che ha colpito Seedorf nel pomeriggio e dall’infortunio di Aquilani, Allegri non si aspettava nulla di meglio dalla sua squadra. Effettivamente i ragazzi non hanno certo giocato una partita splendida, ma allo stesso tempo neanche l’Inter ha sfoderato una prestazione impeccabile. Probabilmente senza quella leggerezza di Abate che ha consentito a Milito di segnare il gol vittoria, la partita sarebbe terminata con uno 0-0 all’insegna della noia. Insomma per Allegri, fresco di rinnovo, non è il caso di allarmarsi, anche se l’Inter grazie a questo successo ha fatto un grosso passo in avanti in classifica che legittima nuovamente le ambizioni da Scudetto dei nerazzurri. Queste la parole di mister Allegri a Sky Sport.

Cosa ridimensiona la sconfitta di stasera?

Credo che non ridimensioni assolutamente niente. Oggi è stata una giornata in cui le prime tre della classifica hanno fatto solo un punto e quindi la classifica è rimasta invariata. L’unica cosa è che abbiamo perso il derby e che l’Inter è rientrata nel giro scudetto.

Dove sentite di averlo perso questo derby?

Credo che la squadra abbia giocato. Ora non ho visto i numeri, ma credo che la partita l’abbiamo fatta noi. Loro hanno giocato aspettando un nostro errore, giocando di contropiede, così è stato, sono stati molto bravi a non darci profondità. Noi non abbiamo creato molto, non era facile perché l’Inter quando gioca in dieci a tenere la palla è una squadra fisica e quindi avevamo la bravura e la fortuna di andare in vantaggio, altrimenti sarebbe stata una partita difficile.

Si può dire che non è stata esattamente la settimana ideale per preparare un derby?

Credo che sia stata una settimana movimentata, ci voleva un bel risultato nel derby. Fino a oggi eravamo in testa alla classifica e da questa settimana è sembrato che il Milan avesse un miliardo e mezzo di problemi. Il Milan problemi non ne ha, alla fine lotterà per lo scudetto come è giusto che sia e non è una partita come quella di oggi che può ridimensionare assolutamente il Milan.

Gol di Milito.

E’ stato molto bravo Milito perché l’unica parte della porta dove poteva entrare la palla era quella lì, lui su questo ha delle qualità importanti. Purtroppo, era uno sviluppo dell’azione offensivo che, se si faceva in modo giusto, poteva creare i presupposti per far fare gol a noi. Invece, abbiamo beccato una ripartenza contro la nostra ripartenza.

Le mancanze sono state davanti?

Abbiamo fatto un buon primo tempo. Ripeto: la forza dell’Inter, soprattutto quando gioca vicino all’area, è quella di giocare con giocatori fisici perché Maicon, Lucio, Samuel, Zanetti stesso, Cambiasso, Thiago Motta, son più giocatori che più hanno spazi stretti e più si difendono meglio. Così è stato. Già nel primo tempo avevamo preso un paio di ripartenze senza che poi succedesse niente. Però, da come è ripartita la gara, l’andamento era quello. Dovevamo stare attenti e non commettere questo errore.

Robinho.

Forse, vista la partita, l’ho potuto mettere nel secondo tempo, però la squadra stava facendo bene. Emanuelson oggi ha fatto una buona partita da trequartista e l’ha finita bene anche da terzino. Poi, Pato, con le sue qualità, contro Samuel e Lucio, magari nell’uno contro uno, poteva sicuramente creare dei problemi. Pato, soprattutto, ha fatto un buon primo tempo. Poi abbiamo avuto anche un paio di occasioni per pareggiare e non siamo stati lucidi. E’ stato bravo il portiere, andata così.

Il Milan non è riuscito a giocare bene perché di fronte c’era l’Inter?

Innanzitutto, c’era di fronte l’Inter e quindi era più difficile, poi credo che il Milan stasera forse abbia avuto un dominio territoriale creando meno di quanto si crea di solito. Ma ci sono anche molti meriti dell’Inter. La partita si era incanalata sullo 0-0 e sarebbe stata brutta magari, fino alla fine, con poche occasioni. Purtroppo noi cercavamo di costruire e loro difendevano e ripartivano. Quindi, non era assolutamente facile giocare bene, poi le partite diventano belle quando le sblocchi. Quando stanno sullo 0-0, partite come queste è difficile che siano belle.

Alla fine Pato è rimasto. Lei ha subito la decisione di Berlusconi?

No, non ho subito alcuna decisione perché è stata, innanzitutto, una scelta societaria come ha detto il presidente. Io non ho mai detto di voler mandare via Pato, anche perché avevamo già perso una attaccante che era Cassano, quindi Tevez doveva andare a rimpiazzarlo.

Non è finita per Tevez?

Questo non lo so, dovete andare a chiederlo alla società, io devo rimettere apposto i cocci, visto che domenica abbiamo anche Boateng squalificato e non ho più centrocampisti a disposizione. Li abbiamo quasi finiti.

Prestazione.

Sono contento della prestazione della squadra, mi aspettavo una partita così. Sono soltanto preoccupato di questa possibilità di errore e di questo sviluppo di ripartenze che poteva fare l’Inter.

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