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MD 2011/2012 : appuntamenti e novità

Una nuova stagione con voi! Tutto è pronto… L’estate ci ha consegnato dei numeri che non potevamo assolutamente ignorare. La spinta delle oltre tre milioni di visualizzazioni in tutto il nostro network, in un periodo che in assenza di calcio giocato è fisiologicamente un periodo di bassa audience, merita tutta la nostra attenzione e tutti i nostri sforzi per rendere ancora più appetitosa l’offerta Milan Day in questa stagione che va ad iniziare. Vogliamo anticiparvi le principali novità che vi attendono con “l’avvertenza” che non saranno che le prime e che in corso d’opera, grazie allo splendido lavoro di tutta la nostra redazione, avremo altre importanti iniziative che al momento sono in fase di realizzazione. Ma andiamo con ordine… IL SITO – vedrà la partenza delle sue storiche rubriche dal 5 Settembre prossimo con il debutto, tra queste, di una nuova rubrica “Palla al centro” curata da Francesco Signorile, freschissima new entry nella nostra Redazione. La Home Page riprenderà il canonico aspetto e per questo vi chiediamo scusa sin da ora se nei prossimi giorni dovessero verificarsi imprevisti dovuti al lavoro di ripristino. Salutiamo con affetto una nostra rubrica storica “Terza Pagina” che non verrà ripresa ma che, per meriti conseguiti sul campo, avrà uno spazio tutto suo da sfogliare come memoria storica. StreaMilan riprenderà, con l’inizio del Campionato e della Champions League, a mettere a disposizione di tutti gli utenti registrati al sito la possibilità di seguire in diretta streaming tutte le partite del Milan nelle competizioni ufficiali. MD MOVIES&SERIES darà la possibilità, a tutti gli utenti registrati, di vedere 5 films al mese in contemporanea (la scorsa stagione un film a settimana), oltre che a seguire le serie tv complete più seguite. La sezione download , sempre in esclusiva per gli utenti registrati, vedrà ancora implementata la sezione video e la sezione wallpaper. La nostra personalissima Edicola (utenti registrati) continuerà a mettere a disposizione quotidiani e riviste da tutto il mondo da sfogliare con un semplice click. Stiamo studiando ed allestendo altre importanti novità con un occhio particolare per i sempre più numerosi visitatori esteri. IL BLOG – Sarà sempre più una porta Milan Day aperta a tutti i suoi affezionati lettori che vogliono dire la loro in modo più completo rispetto ad un messaggio sul Forum o sulle nostre pagine nei Social Network. Per tutta la redazione MD sarà anche un modo per esprimere la propria idea, in merito alle più varie tematiche, svincolata e libera dalla linea editoriale di Milan Day. Sarà, sempre più, un portale dove chiunque potrà farsi conoscere, attraverso le proprie idee, senza alcun vincolo di sorta… a parte, naturalmente, l’educazione e la “civiltà” che da sempre contraddistingue Milan Day da altri blog o siti presenti nel web. IL FORUM – Con il nuovo staff sono partite moltissime iniziative che hanno ridato alla nostra Community l’antico splendore. E’ stato inaugurato il CLUB MDF ove avverrano gli eventi più esclusivi della Community. Atra importante novità (per gli appartenenti al Club MDF) sarà Milan Day LIVE dove sarà possibile seguire in diretta streaming la gara più importante della giornata calcistica di Serie A e Champions League extra Milan. Per tutti gli utenti del Forum viene organizzato il FANTACALCIO MILAN DAY dove poter schierare la propria squadra e misurarsi tra gli amici della Community. Altre importanti iniziative, attualmente allo studio, non mancheranno di rendere unica l’appartenenza a questa Comunità. Naturalmente il Froum sarà poi il centro vitale dell’organizzazione e della partecipazione al 5° Raduno MD . RADIO/TV – Mentre la nostra WEBTV , visto l’alto indice di gradimento ricevuto, continuerà nella sua versione on demand, la nostra RADIO avrà, con il tempo, una sempre maggiore programmazione. Faremo sentire sempre più la nostra voce sui temi caldi del calcio, aumenteremo le interviste esclusive con opinionisti professionisti che ci stanno dando sempre più credito e che seguono con interesse il nostro network, cercheremo di dare voce a voi, nostri lettori/ascoltatori, cercando di rendervi protagonisti attivi con vostre domande o facendovi prendere parte ai dibattiti… dopo aver letto migliaia dei vostri commenti, cercheremo di ascoltarli per discuterne insieme. E’ un progetto impegnativo quello della radio fatta così come ve la stiamo descrivendo, ci vorrà tempo, ma se un po’ conoscete Milan Day, saprete che senza ombra di dubbio riusciremo anche in questo. FACEBOOK TWITTER – Da queste pagine arriva la vera e propria “esplosione estiva” di Milan Day. Il nostro Guglielmo Mastroianni, coadiuvato da Massimo Bambara, hanno portato il nostro marchio là dove nemmeno immaginavamo fosse potuto arrivare. Nonostante qualche “incidente” di percorso, le nostre nostre pagine sono in continua e costante crescita. Importanti partner si stanno avvicinando chiedendo la partnership. Quello però che è molto più importante, per l’idea che abbiamo noi sullo stare insieme, è la fidelizzazione ed il senso di appartenenza che è venuto via via crescendo tra i nostri fans page. Presto amplieremo l’offerta anche per queste pagine dando, a chi ci segue, quello che merita… il meglio! MD YOUTUBE MD STORE – Il primo è un nostro canale dove potrete continuare a vedere i nostri lavori. Stiamo studiando una collaborazione con Milan Channel per renderlo ancora più appetitoso. Interessante anche per il fatto di vedere una sorta di trailer dei filmati che vorrete scaricare dalla nostra atrea download del sito. Il secondo , rinnovata la grafica e la navigabilità, ha ampliato notevolmente la gamma di prodotti per i vostri acquisti direttamente dal vostro pc a prezzi veramente imbattibili. Non ci resta che augurarci che tutti i nostri sforzi vi siano graditi. Vivremo un’altra stagione insieme accomunati da una grande passione. Noi siam pronti, e voi? Buon Milan Day a tutti !

Gli è tutto sbagliato, gli è tutto da rifare!

MD ESTATE NEWS   Quando eravamo bambini se c’era una cosa certa come l’esistenza del sole, era la partita di calcio domenicale alle due e trenta del pomeriggio e con altrettanta certezza arrivava, puntuale come una cambiale, il “la Stok di Trieste vi invita all’ascolto di tutto il calcio minuto per minuto”, alle tre e mezza del pomeriggio tutti gli sportivi italiani, accendendo le radioline, conoscevano i risultati dei primi tempi e si accingevano a seguire la parte restante di tutte le partite. Oggi? Uno spezzatino indecente e persino una domanda inquietante su una delle poche certezze di questo mondo… giocheranno? La A.I.C. e la Lega Calcio, dopo mesi e mesi a disposizione per trovare un accordo, danno vita ad uno sciopero last minute che, oltre a far saltare la prima di campionato, ci copre di ridicolo agli occhi del mondo calcistico. Tutti a piangere sulle diverse fiscalità che penalizzano il calcio nostrano rispetto all’estero, sugli stadi fatiscenti, sugli scudetti cartonati, sul fatto che lasciamo uscire Campioni dal nostro calcio ed importiamo Bidoni… Ma al di là del piangere, perchè non ci diciamo una sacrosanta verità e non vi poniamo rimedio? L’organo dirigente del nostro calcio (F.I.G.C.) è in mano ad incompetenti! D’altra parte lo hanno, recentemente, dichiarato loro stessi sulla revoca dello scudetto all’Inter. Questa federcalcio, nel pieno dei suoi poteri, si dichiara incompetente su un provvedimento preso da una federcalcio commissariata che, proprio per la sua natura, aveva meno poteri di questa. Il baraccone calcio sta affondando se è vero come è vero che nemmeno una solenne protesta dei tifosi dell’Inter si è levata per la lettera di commiato scritta (ma chi ci crede l’abbia scritta lui?) da Eto’o dove si fa il “santino” di un presidente che, per affari mercantili di famiglia, non esita a saccheggiare la propria squadra : ” Mi sembrano giusti e doverosi alcuni ringraziamenti a persone che mi hanno dato molto in questi due anni fantastici che ho trascorso nell’Inter. Vorrei, innanzitutto, rivolgere un sentito ringraziamento e il mio saluto più cordiale al Presidente Massimo Moratti, e alla sua famiglia per tutto quanto ha fatto e per la disponibilità dimostrata nei miei confronti e dei miei cari. Rimarrò sempre legato a Moratti per la stima e l’affetto che mi ha dimostrato in questi splendidi anni. Per poi passare a tutti i compagni di squadra, consapevole che – senza il loro incoraggiamento e aiuto in campo – l’Inter non sarebbe riuscita ad ottenere numerose ed importanti vittorie sia a livello nazionale che internazionale. Un particolarissimo saluto – anche – a tutti i calciatori italiani e stranieri che mi hanno permesso di essere migliore di partita in partita. Un sentito ringraziamento anche agli allenatori dell’Inter di questi anni e, soprattutto, a Mister Josè Mourinho che mi ha voluto fortemente, per l’opportunità che mi ha dato portandomi a Milano. Un caro saluto anche a Marco Branca, direttore dell’area tecnica, al direttore sportivo, Piero Ausilio, al team manager, Andrea Butti, e a tutto il personale di F.C. Internazionale e del centro sportivo Angelo Moratti di Appiano Gentile: medici e fisioterapisti, accompagnatori, cuochi e camerieri, magazzinieri e giardinieri e a tutti le persone di Inter Channel. Non dimenticherò mai l’affetto dei tifosi interisti (Mauro il più grande di tutti) che mi hanno fatto sentire uno di loro e che mi hanno sempre sostenuto e aiutato. Così come a tutti i giornalisti che ho avuto il piacere di conoscere. Sento, altresì, il dovere di ringraziare la mia mamma italiana – Ciacia Guzzetti – per il suo aiuto e il mio Super Manager – Claudio Vigorelli – per l’impegno e la professionalità che ha dimostrato. Grazie a un interista doc mi sono sentito italiano: Marco Materazzi. Grazie fratellone mio. Sperando di non aver dimenticato nessuno, ancora grazie a Voi tutti ” -Samuel Eto’o- (alias fcInter) …e noi, poveri tifosi beoni, ci facciamo regolarmente prendere per il culo da tutta questa gente… perchè si sa, oggi siamo incazzati e indignati ma aspettate che si dia il calcio d’inizio e… Gli è tutto sbagliato, gli è tutto da rifare!

SQUALLOR

MD ESTATE NEWS   Eh già, io sono ancora qua !!! Qualcuno di voi amici estivi della zanzara ancora invorniti dalla canicola, ricorderà un vecchio motivo di quasi mezzo secolo fa che recitiva circa: “ Era il 38 luglio, faceva molto caldo ed era scoppiata l’afa …”. Il gruppo, esilarante e sfidante per le menti sfilaccciate di noi cinquantenni, era quello degli Squallor. Mi sento un po’ così, come quel 38 luglio,come l’elettrotecnico che si faceva passare sopra un camion con rimorchio, mentre provo ad aprire i lavori da scribano per la stagione calcistica 2011/12. Una giostra “squallor” mentre scorrono davanti a me i sottotitoli di quanto ci ha buttato nella cesta questa funesta estate. E’ dura davvero parlar di palla  mentre brucia il mondo in ogni dove. Libia, Sudan, Egitto, Lampedusa, Somalia, Giappone, Norvegia…  mille i motivi. Fame,libertà da riprendere, un pazzo che spara, uno tsunami, barche di uomini che affondano, una centrale nucleare sulle nostre teste che fa boom.. mentre noi facciamo di tutto per farci male…. Crisi finanziaria da sopravvalutazione, danari che vanno a sparire, uomini politici irridenti e miseri, statisti (?) che impoveriscono nelle camere da letto ma si arricchiscono nei salotti del malaffare. SQUALLOR. Eppure siccome sono un portatore sano degli orgasmi a compartimenti, utilizzo come il mio antenato elettrotecnico un piede di porco a pila per non farmi male ed apro la porta di questa nuova stagione di football.. Intanto, come minaccia infuocata, vi confermo, se l’editore vorrà , la mia collaborazione con questa testata dopo la appagante avventura chiusa con la profumata festa del 4 giugno a Milano. Oggetto di discussione e di lavorazione con il nostro Direttore , Dott. Sabato, alcune modifiche alla  rubrica dello scorso anno. Circondato da decine di articolisti preparatissimi su casa Allegri e più di me (per motivi noti) milanistissimi doc, si pensava intanto di continuare con un edotoriale misto, dove , a seconda dei momenti, il calcio farà da centro o da periferia. La miscela quest’anno verrà integrata fondamentalmente da 2 passaggi sistematici: 1) una rubrica in cui porremmo a confronto attraverso la lettura dei quotidiani, il sistema di informazione e le rocambolesche diversità nel commentare faziosamente  lo stesso avvenimento, sportivo ma anche no dei giornalisti. 2) Visto l’eccellente livello raggiunto in questo giornale nel sezionare il calcio italiano, mi sono proposto, con l’aiuto di nu po’ di stanpa “made in Spain”, di aprire una finestra estera sul campionato più elettrico del mondo : la Spagna. Non più Casa Mourinho ma una globale e feroce  analisi settimanale dello sport nel paese che sta vincendo tutto. Mentre è allo studio l’idea di un maggior dialogo fra lettori e “creatori” del nostro giornale, con tavoli di discussione spietati e senza limiti di colpi, vi invio il poco che  ho capito ,per ora,di quanto accadrà da sabato 27 agosto fino a maggio Visione dall’alto di quanto proposto dal mercatino estivo: Usciti dai nostri campi 3 delle primissime scelte (Sanchez,Eto’o, Pastore). In uscita dal Bel Paese e fra rimpianti da capire più in là, seconde linee ma non troppo: Criscito. F.Melo, Muslera, Menez,. In possibile area di partenza qualche fuoriclasse o buonissimo giocatore(Snejider,Iilicic, De Rossi, Hernanes, Montolivo, Borriello), mentre rimangono ben in sella vecchi  campioni più o meno cotti con un bell’annetto in più sulla groppa: Totti, Del Piero, Di Vaio, Pellisier, Mutu, Buffon, Pirlo, Cambiasso, Zanetti, Maicon , Gattuso. In compenso arrivano pimpanti un’ondata di brasiliani ed argentini freschi freschi dei fallimenti con nazionali sbattute fuori da ogni dove. A dar lustro ai nostri club di punta ecco Alvarez e Castaignos per l’Inter, Vidal per la Juve, Klose per la Lazio, Taiwo per il Milan, Fernandez per il Napoli, Cetto per il Palermo, Lamela ed Heinze per la Roma, Danilo per l’Udinese. Magari un’ondata di fuoriclasse fra un anno o magari la spiegazione ante del perché dovremo collegarci anche quest’anno con la Spagna , l’Inghilterra e la Germania per godere di calcio in salotto quando la moglie dorme. Ciò premesso e riservandomi aggiornamenti quando riusciremo nel reimpatrio di eccellenti falliti (Kakà ,  Balotelli , Aquilani) , o di sapere chi è quel coglione che si comprerà Tevez (mezza idea ce l’ho) vi giro la netta sensazione di una ripezione accentuata della stagione scorsa. Il Milan era più forte perché più organizzato . Il Milan è ancora più forte di una campagna acquisti ben distribuita nei bisogni, di cessione che chiudono vecchie e noiose strade (Pirlo), di un tecnico con un anno in più ma già grande. Io , per quello che conta, non avrei acquistato né Mexes né Aquilani. Ma considerando che li vedremo al lavoro solo quando Nesta, Seedorf, Van Bommel (che bravo) Emanuelson, T.Silva avranno amici a cena, il problema si ridimensiona. Fra questo Milan ed il gruppo si è aperto maggior forbice salvo verificare la tenuta del Napoli che ha allungato la panca ed ha preso il centrocampista che adoro, vale a dire Inler. Avesse avuto il coraggio di vendere Lavezzi e comprarsi una seconda punta di ruolo, sarebbe da scudetto. Insieme ai partenopei accorcia le distanze dal vertice quella che penso una sorpresa  senza limiti, la Lazio. Beffata lo scorso anno e fatta esperienza, si è liberata di Muslera e da metacampo in su è la squadra che più mi incuriosisce. Hernanes, Cissè, Mauri, Ledesma e Klose, forse Zarate, sono un pacchetto senza vuoto a perdere. Globalmente una squadra attrezzatissima.Con un esterno di metà campio in più (es.:Parolo, Fortissimo), può fare un sogno grande. Esce dal lotto l’Inter, indebolita oltre misura da partenze, invecchiamenti ed acquisti di nani e nanetti arruffoni e disordinati . Se gli anni peseranno su Samuel e Lucio come dovrebbe, non è da primi 3 posti. Rientra nelle possibili 3 invece la Juve. C’è più criterio, perlomeno uomini dove ci vogliono, forse anche entusiasmo. Sa di buono il pacchetto davanti (Vucinic tanto bravo) con molte soluzioni al di là di un modulo che spaventa solo a pronunciarlo (4 2 4 ?? boh). Scommetto su Vidal. Palla bassa, incursioni a più sbocchi, passo rapido Finalmente. Lui questo lo sa fare. Tocca al capitano in regia panchinara la rotazione senza paura, l’umiltà di cercare cose semplici per cervelli che non possono imparare cose difficili (Pepe, Krasic, De Ceglie). E magari un ultimo sforzo: prendere Bonucci, caricarlo sul primo volo di solo andata e conprare un nuovo centrale. In un campionato smorto un po’ di Juve fa bene. Dai. Dalle squadre di fascia media non mi aspetto nulla, la miglior differenza punti da un anno all’altro la può fare il Parma se la sorte gli regalerà una punta (Amauri). C’è spazio anche per la zona Europa League. Fra penalizzazioni e rinforzi tenui, le tre promosse(Novara, Siena, Atalanta) possono solo sperare che sia confermata la debolezza del Lecce per tenersi una speranza di salvezza. Stop per ora. Che fatica. Forza amici della zanzara, vi voglio incazzati e voglio sentire la vostra voce. Intanto, a collaudo di quanto vi aspetta, 2 assaggi delle rubriche citate all’inizio. 1) Sabato 20 agosto a voce Alessandro Vocatelli il Corriere dello Sport indica la Juve come favorita per lo scudetto (toccarsi, ultimo suo pronostico azzeccato quando indovinò il sesso del proprio figlio). Domenica 21 la Gazzetta sputa veleno sulla Juve e sulla campagna acquisti, ironizzando sul mestiere di alcuni (Vidal, Lichtsteiner), Vedremo. Vi guardo 2) Mercoledi 10 agosto il Giornale di Sallusti o di Feltri o di Bel Pietro o di Sallusti o di … boh.. diciamo ex Montanelli, tanto ex, intervista il “mini-stro” Brunetta(battuta rubata a Travaglio) in piena tempesta finanziaria da fine del mondo: “Italia a posto in tre mesi”. Parte la stecca: meno 76 giorni. Caro Nobel per l’economia attento, il 10 novembre la zanzara è a casa tua. Buon campionato fedeli amici notturni ed un preavviso. Entra in organico MondoMilan un amico interista, che lo scorso anno ha azzeccato tutti i pronostici. La prossima settimana vi invierò la sua sintesi. Finalmente anche noi avremo il nostro polipo Paul. Per fortuna italiano, per fortuna ironico e sapiente. Uno di quelli che sanno che ogni giorno è “il 38 luglio e che è dura, molto dura”

Qui Londra, a voi Italia!

MD ESTATE NEWS     Facciamo partire il countdown… Tra una settimana finirà questo estenuante calciomercato. Si potrebbero trarre mille conclusioni negative ma siccome, come detto, manca ancora qualche giorno, aspettiamo a parlare, anche perché la nostra dirigenza più di una volta ci ha sorpreso con grandi acquisti dell’ultima ora. Quest’anno però la musica sembra diversa, grano nelle tasche di Galliani per piazzare il colpo ne sembra girare poco, la dimostrazione è che per prendere Alberto Aquilani (avessi detto Xavi…) stiamo provando a tirarla per le lunghe sperando in uno maxisconto dell’ultimo minuto. Qualcosa dev’essere comunque girato storto quest’estate anche perché se hai 40 milioni da dare all’Arsenal per Fabregas poi, saltato il catalano ti devi buttare su un altro top player. Noi stiamo offrendo pochi penny al Liverpool, peraltro da pagare dilazionati aggiungendoci magari dei buoni pasto e dei bollini della IP… La vittoria sulla Juventus nel Trofeo Berlusconi ha dimostrato come i rossoneri siano la squadra da battere in Italia. Un Milan largamente incompleto non ha poi faticato molto a battere una Juve invece praticamente in formazione tipo. I bianconeri hanno un ottimo potenziale offensivo ma hanno ancora molte lacune nel reparto difensivo, resta poi da capire come Andrea Pirlo possa reggere nel 4-2-4 ma magari verrò smentito. Nota stonata della serata i numerosi infortuni e, diciamo la verità, uno slittamento dell’inizio del campionato ci agevolerebbe molto. Qui in Premier, invece, siamo già alla seconda giornata e il Manchester United fa già vedere che è la squadra da battere, nel consueto monday night asfalta il Tottenham 3-0 e manda un chiaro avvertimento alle avversarie. A mio parere l’antagonista principale dei red devils sarà il City di Roberto Mancini che passa sull’ostico campo del Bolton per 3-2 ma che si divora almeno altre sei palle gol. Uomo ovunque del Manchester City è senza dubbio Silva, lo spagnolo gioca a tutto campo, copre, rifinisce e si scopre anche goleador. Fatica tantissimo invece il nuovo Chelsea targato Villas Boas, vince 2-1 a Stamford Bridge contro il West Bromwich di Roy Hodgson che passa addirittura in vantaggio con Long (da tenere d’occhio) ma poi si fa rimontare dai blues che segnano con Anelka e Malouda. Match clou del weekend era Arsenal-Liverpool, la partita è stata abbastanza deludente, i gunners sembrano depressi, anche i loro migliori giocatori come Van Persie e Arshavin danno la sensazione di essere tramortiti e la mancanza di Fabregas si fa sentire, mentre Dalglish, manager del Liverpool, decide di iniziare l’incontro tenendo in panchina Suarez, roba da strappargli il patentino di allenatore sulla faccia. A venti dalla fine King Kenny si ricorda che di calcio qualcosa ne capisce e fa entrare Suarez che causa l’autorete e segna il secondo gol. Ha destato sorpresa la vittoria del QPR sul terreno dell’Everton ma mi permetto di segnalarvi un diciassettenne niente male, Ross Barkley. David Moyes, manager dell’Everton l’ha schierato interno sinistro e il ragazzino ha mostrato grandissima personalità, senso tattico e grande facilità di calcio. Tenetelo d’occhio! In conclusione, come sempre, il punto sui miei Saints… incredibile… neopromossi in championship e quarta vittoria nelle prime quattro partite, primi in classifica in compagnia del Derby County, nessuno si aspettava un inizio del genere. Prossima partita? Durissima, a Leicester contro i blues di Sven Goran Eriksson, che, in caso di risultato negativo, rischierà la panchina. Sorry Sven ma spero che da domenica tu sia libero di cercarti un’altra squadra! Speak soon!

Cassano, l’Inter e Della Valle

MD ESTATE NEWS   L’Inter perde tre derby ufficiali consecutivi, perde il campionato e la Supercoppa contro il Milan, prende sberle in Europa da una modesta squadra tedesca, vince “solo” la Coppa Italia e trionfa nel Torneo Tim: la serata barese dell’altro ieri conferma che il calcio italiano sta lentamente tornando alla normalità dopo una parentesi “anomala” durata un quadriennio. E’ questo l’aspetto più interessante scaturito dal mini-torneo andato in scena al San Nicola di Bari. Per i colori rossoneri la serata non è stata molto significativa, non fosse altro per le numerose ed importanti assenze registrate dal team di mister Allegri. Queste occasioni, al di là dei risultati, servono per mettere in evidenza qualche individualità ed, eventualmente, a scoprire qualche giovane ragazzino. Ma se da quest’ultimo punto di vista la serata non ci ha offerto nessuno spunto degno di nota, non così si può dire sul discorso dei singoli. Il nome più attesa in casa rossonera era quello di Antonio Cassano, ed il ragazzo di Bari vecchia non ha deluso le attese neanche questa volta (dopo l’amichevole in maglia azzurra contro la Spagna e la partita di Malmoe). Diciamoci una sacrosanta verità. Prima che mandasse gentilmente “affanculo” il vecchio Garrone, Antonio Cassano era considerato all’unanimità uno dei più grandi talenti del nostro calcio. Al di là delle “periodiche cassanate”, ogni squadra che affrontasse la Sampdoria di Mazzarri prima e Del Neri poi si imbatteva nell’incubo che il talento barese potesse, da un momento all’altro della partita, sfoderare il colpo del k.o. sotto forma di gol o di assist decisivo per i compagni (Pazzini su tuttti). I seguaci della Nazionale italiana si dividevano tra coloro che lo volevano titolare ad ogni costo e coloro che lo ritenevano non “affidabile” per la sua testa, ma nessuno osava metterne in discussione le qualità e la classe. Lo scorso anno, pur reduce da una lunga inattività, era riuscito a dare il suo determinante contributo alla conquista del diciottesimo tricolore rossonero: forse non proprio al meglio delle sue potenzialità, ma sicuramente importante! Nonostante questo, dalla fine dello scorso torneo è cominciato il tormentone-Cassano. C’è chi sostiene che se non vuole perdere i prossimi Europei deve andare a giocare titolare altrove, c’è chi dice che dovrebbe essere sacrificato per prendere un vice-Ibra, c’è chi spinge per mandarlo via sognando al suo posto il ritorno di Kakà. Noi ci permettiamo di non essere d’accordo con nessuna di queste tesi, e confidiamo caldamente che le parole di Galliani ed Allegri (“Cassano resta con noi, a meno che non ce lo chieda lui”) vengano confermate dai fatti. Nonostante qualche “etto” di troppo, la risposta più pronta e decisa la sta fornendo lo stesso Antonio: vuole a tutti i costi restare al Milan, mettere in difficoltà l’allenatore, dimostrare che può giocarsela con chiunque e tenersi così anche il posto in Nazionale. Qualcuno ha scritto che questa serie di gare era l’ultima occasione a disposizione di Fantantonio per dimostrare che lui è “un giocatore da Milan”. Ebbene, non c’è dubbio che Cassano questa occasione l’ha colta al volo. Un giocatore così motivato e determinato può solo fare il gioco del Milan. La squadra di Allegri ha bisogno di aumentare il tasso di qualità della propria rosa, e non è quindi proprio il caso di andare a privarsi di uno dei calciatori di maggior classe attualmente presente in squadra. Che senso ha privarsi di Cassano per prendere Kakà? Nessuno! Che senso ha privarsi di Cassano per andare a prendere un attaccante che sostituisca eventualmente Ibra? Nessuno! Mister Allegri ha già capito che in caso di assenza di Zlatan, la prima punta la farà Pato, e che Antonio e Robinho possono ricoprire il ruolo di mezza punta. Non è neanche da escludere la possibilità di utilizzare il barese come trequartista arretrando come mezz’ala Boateng. Insomma, non esiste nessun motivo perché il Milan debba privarsi della classe di Cassano e lo rimpiazzi con qualcun altro. L’importante è che lui comici la stagione convinto e determinato: un giocatore della sua classe non può non pensare che se fa tutte le cose per bene non riuscirà a ritagliarsi nel Milan un ruolo da protagonista. Galliani a gennaio scorso ha portato a termine una operazione che per qualità-prezzo è stato un capolavoro: sostituire in rosa un elemento come Cassano con un altro giocatore dalle stesse potenzialità non è semplice. Dobbiamo solo sperare che sia lui il primo a credere in se stesso! L’ultima considerazione della giornata la voglio rivolgere al patron della Fiorentina Diego Della Valle. E’ assolutamente encomiabile la perseveranza con cui il signor Tod’s sta incalzando l’accattone presidente Moratti sulla vicenda di Calciopoli. In un mondo di ipocriti personaggi che non prendono una posizione netta nei confronti del patron nerazzurro per garantire quel “quieto vivere” che fa da colonna sonora a tutte le vicende del calcio italico, il fatto che esista qualcuno (tra l‘altro ex consigliere di amministrazione dell’Inter FC) che richiami alle proprie responsabilità chi con una perenne “faccia da culo” continua a replicare con delle battute a chi gli chiede spiegazioni sulle malefatte del passato è sicuramente un fatto degno di nota e di ammirazione. Speriamo solo che Don Diego vada avanti in questa battaglia e sputtani definitivamente chi continua “ a fare battute di scarso profilo all’uscita dei propri uffici o seduti al bar di una spiaggia della toscana” (mai espressione fu più azzeccata di questa!). Caro Della Valle, siamo tutti con te!

Milan : che T’IMporta ?

MD ESTATE NEWS   Sconfitta (doppia) indolore in quel di Bari per il Milan di Allegri, che di certo non deve far preoccupare nessuno. Nessun campanello d’allarme, Nessun isterismo, quindi. Niente di niente. Solo un buon allenamento, e come in ogni allenamento, qualche buon appunto e qualche aspetto negativo. Quando Abbiati, Nesta, Yepes, Thiago Silva, Seedorf, El Shaarawy, Robinho, Ibrahimovic, Pato, Inzaghi non è la formazione iniziale ma la lista degli assenti, allora gli alibi ci sono tutti, a maggior ragione se ci troviamo ad Agosto, benché vicini alla partenza del Campionato. Anche se dispiace perdere, giudicare questa doppia mini-sfida poco più di un allenamento a Milanello, come detto, è un offesa all’intelligenza. Tuttavia qualche spunto lo si può comunque trarre. Innanzitutto Cassano. Secondo gol consecutivo e 3 gara positiva. Dopo la Nazionale, sempre a Bari, e Malmoe, arriva la buona prestazione nel Tim. Antonio ha sentito la responsabilità su di se’, e vuole cogliere l’occasione di dimostrare quanto vale ora che ne ha l’opportunità. E in campo ci mette tanta voglia e tanta classe, quella che francamente latita nella compagine rossonera. Gol e occasioni importanti nella sfida con la Juve, buoni fraseggi , e una palla deliziosa sprecata da Emanuelson, in quella con l’inter. Mette a disposizione la sua qualità e si impegna. Questo deve fare. E l’esultanza energica e convinta dopo il gol, lancia un segnale:” io voglio restare! “ E una domanda dovrebbero farsi i detrattori, chissà perché, poi, di Cassano: il Milan che ha bisogno di qualità come il pane, fa bene a cedere forse quello che ne ha di piu’ in squadra per prendere un ariete, o peggio, un incompiuto, tatticamente e a livello comportamentale come Balotelli ? Per l resto, come detto, tutto rimane sulla soglia dell’incommentabile. Piacciono i due ragazzini Ganz e Boateng in avanti: si muovono bene, fanno a sportellate, dialogano. Futuro assicurato. Discorso Taiwo: il ragazzone stenta un po’ a decollare. Certamente la preparazione pesante, con quel fisico, lo blocca. Certamente passare dal più che mediocre, in tutto, campionato francese al Milan è un triplo salto mortale. Certo, saper dire almeno buongiorno e buonasera in italiano non guasterebbe. Per cui le attenuanti ci sono. L’impressione, del tutto personale, è che lo si stia troppo ingabbiando in movimenti e meccanismi difensivi, facendogli perdere la sua naturale spinta offensiva. Lo si sta limitando. O forse è lui che lo fa di sua spontanea volontà ? Questo perché è arrivato con l’etichetta di quello che “spinge ma in difesa non sa muoversi”. In queste amichevoli a me è parso il contrario. Se non sapessi e se non avessi visto quello che sa fare, penserei ad un terzino bloccato. Un consiglio allo staff tecnico: mollate le briglie al cavallo e lasciategli fare quello che sa fare. Correre e spingere! Lascia un po’ preoccupati i tifosi le situazioni difesa e attacco in vista di Cagliari. Il reparto arretrato rischia di essere orfano di Thiago Silva, Yepes e Mexes. Quello offensivo di Pato, Robinho, Ibra, Inzaghi ed El sHaarawy. Vedremo come argineranno l’emergenza Allegri e la Società. Un appunto che, credo, si sentono di fare tutti i tifosi rossoneri: chi è il genio che prepara e studia gli schemi offensivi sui calci piazzati !? da manicomio… Per favore, torniamo a batterli come si deve o a trovare soluzione più interessanti di “palla a Gattuso che la ridà al compagno”. Basta! Capitolo “avversari”. L’unica partita degna di nota è stata la prima, quella tra Juventus ed Inter. E a mio parere è apparsa chiara ed evidente la differenza tra una squadra con un progetto tecnico chiaro d evidente ed una davvero in confusione, con l’equivoco difesa a 3 o 4 che permane, con difficoltà in ogni reparto, e , scusate se è poco, un Eto’o da sostituire in fretta. La Juventus è apparsa in discreta forma. Ha dominato la prima partitina. Occasioni importanti, sfruttate e non sfruttate, movimenti discreti e una parvenza di progetto tattico che comincia a venire fuori. Il 4-4-2, chiamiamolo col suo nome, altro che 4-2-4 spregiudicato, di Conte sembra funzionare. Marchisio e Pirlo garantiscono, per ora, discreto filtro e sicuramente hanno la qualità per trasformare velocemente l’azione da difensiva in offensiva. Ecco, magari qualche lezione di contropiede a Del Piero & Soci non guasterebbe. Sono riusciti a buttare via un 4 vs 2 e addirittura un 6 vs 3: incredibile! Fa rimanere perplessi la difesa. Ziegler e De Ceglie non sembrano degni della Juventus. Bonucci è quanto di peggio si possa vedere. Alex o Lugano servono, e alla svelta. Sull’’Inter, che dire. Una squadra con poche idee, spezzata totalmente a metà(parlo sempre e solo della prima partitina). Con l’eterno equivoco del modulo. Difesa a 3 o 4 ? e l’attacco: a 3 in linea, col trequartista o com’altro ? Per non parlare di Sneijder: Gasperini chiarisca il suo ruolo in questa squadra. Gli esterni, compreso il gemello povero di Maicon (separati alla nascita quei due!), spingono poco. Pazzini fa poco movimento e i due incursori, che dovevano essere Pandev e Sneijder, si vedono poco. Si salvano sul gioco aereo e sui calci da fermo: li rimangono maestri. Il mercato, inoltre, non fa dormire sonni tranquilli. La prospettiva di sostituire Eto’o con Lavezzi e Forlan fa inorridire. L’immobilismo su un centrocampo logoro, pure. Contenti loro… Per la cronaca : il trofeo Tim lo vince l’Inter, con 5 punti contro i 4 bianconeri e gli 0 milanisti. C’è chi vince la sua settima (Champions) e chi il suo settimo(trofeo Tim). Questione di dettagli E tutti regolari questi eh, non c’è che dire. Complimenti!

Scusi può ripetere?

MD ESTATE NEWS   C’era obbiettivamente un po’ di emozione mentre varcavo quella porta. Forse perché da almeno 15 anni non accadeva, forse perché non sapevo cosa c’era di là, forse perché stavo per diventare,con questo gesto, adulto. E’ un torrido venerdi pomeriggio di piena estate quando decido di far visita ad un negozio di prodotti tecnologici. Ma nel mio intimo sono tranquillo, io non sono come loro, sono qui per acquistare un oggetto semplice, che troverò su uno scaffale, che non prevede colloqui. Entro e penso di avere sbagliato negozio. All’epoca ci si infilava in una doppia corsia con uno spavaldo insieme di elettrodomestici (frigo, lavatrici,fornelli vari)a destra e dalla parte opposta  un’ umile fila di picccola tecnologia a base di stereo, primi telefonini (anzi telefononi), compuiter sullo sfondo, come su un desk(ahi ahi, parlo già come loro) , un muro di tv con tanto di coda , mai sotto i 10 kg. Quando avevi culo una colonna di cd a ricordarti che la musica è vita. Anno 2011: tribuna di destra per la telefonia, migliaia di micro cellulari pubblicizzati in tutto fuorchè nel servizio del telefono; curva Sud, ultimissima generazione di i.phone, i.pod, micro cuffie per ascolto (credo). . Curva nord , quasi a nasconderli, umili televisori, ultra piatti, migliaia di servizi, peso irrisorio e puoi vedere anche , in esclusiva, quando tua moglie ti tradisce. Ma era la tribuna di sinistra destabilizzante: notebook, mp3, consolle, games, lcd. Vacca boia !!!! Principio di disturbo, non vedo il mio oggetto, forse perché è l’unico che ha un nome in italiano e quindi da nascondere sdegnosamente. Dai coraggio, cè una commessa , piccola, bassa, brutta e vestita di arancione e giallo. Fai una domanda facile e lei ti da per soli 15/20 euro quella cosa che ti rende uguale a tutti gli esseri del mondo civile, dai, è facile:  Nella fase di riscaldamento a questo acquisto mi ero fatto l’idea che ciò che mi serviva fosse un banale pezzo di ferro coperto di plastica che serviva per sempre e senza ulteriori esborsi a collegarsi (ohibò .. navigare !!) in internet Mentre attendo nervosissimo in fila mi appare alle spalle, minaccioso, un minuscolo compiuter con targhetta annessa che recita: tipo cpu + dvd , windows 7 home, inter core p3, usb. Unica parola alla mia portata “inter” e già è un problema. “Prego signore, dica”.Tocca a me, vai. “Salve. Vorrei una chiavetta per navigare in internet”. Il mostro parte e senza mai fermarsi spiega e chiede : “Che compiuter hai, che sistema utilizzi, quante ore al giorno mese anno, che gestore vuoi, dove abiti, quanto sono grandi i muri (giuro), lo usi per lavoro o per goduria,abbonamento ad ore o MB …” Panico, lei non mi sta guardando e non vede che sono impallidito ed, interrotta solo da un giovane minorenne,pallidissimo, che chiede una cosa inesistente nella mia natura e nella mia fantasia più malata, sciorina i mille vantaggi di un abbonamento di euro 99 (2 giorni di lavoro) in mezzo a decine di parole senza vocali i.phone, usb, wireless, file, internet,lcd, seven… A quel punto mi torna come un pugno nello stomaco  la storia vissuta dal vivo di una vecchietta che si reca allo sportello della Banca dove lavoravo quando ero una persona normale, per consegnare il rinnovo di un banalissimo bot a 3 mesi che si era fatta preparare il tutto dal figlio su carta per non ricevere domande imbarazzanti. Il collega psicopatico , bisognoso di vendergli una gestione patrimoniale in fondi, al di là di un vetro che non permette nemmeno di vedere se uno sviene, figuriamoci di capire un ragionamento, spara nella mente della vecchietta, in 10 minuti questa raffica: gestione specializzata, fondi coperti rischio cambi, yen, futures, covered warrant, benchmark, dublino, dollaro australiano, vendita a termine, options, fed,put, dont…… Al decimo minuto, visto che non riusciva a svenire per finta, la nonnina lo ferma e gli sussura: “Scusi può ripetere ?”. E lui, che ancora non ovviamente non ascoltava, alza le mani e ribatte:”grazie”. Ecco , io sono quella vecchietta ma non posso regalare a questa sfigata la battuta sopra, perché corro il rischio che mi insegua fino a casa e mi ripeta tutto davvero, mescolando i termini ed i concetti a caso, tanto nulla vuol dire anche per lei.Umiliante stratagemma del compratore di pentole:”Grazie, ci penso un attimo” Esco sconfitto, la chiavetta non esiste forse perché non si può tradurre in cinese. Appena fuori cerco un ambulante che, parlando solo in dialetto, con una birra  (italiana) in mano, mi riacquisti il compiuter. Ripresomi a stento sono tornato nel salotto della mia  casetta piano terra con bano che perde, senza i.phone, senza tv piatta, senza telecomando per il cancello e mi sono messo a guardare Juve-Betis, amichevole a valore zero ma capace di vincere l’astinenza estiva da palla che rotola (ormai 100 giorni). La Juve di quest’anno merita di essere guardata, non so dove andrà a parare ma c’è più logica delle ultime sciagure. Mi è capitato di leggere che il nuovo condottiero (Conte) faccia un uso indiscriminato della tecnologia. Registra allenamenti , movimenti ed in modo ossessivo li infila per ore nelle camere e nello spogliatoio della Juve. Io non ho diritto di parola non avendo nemmeno trovato una chivetta da compiuter, ma caro Antonio, torna contadino perché se pensi che cervelli come quelli di Pepe o di Krasic possano mai capire in tv un incrocio,uno schema o digerire un inadeguato modulo a 4 punte, pentiti, quelli ti ammazzano prima. Ma cos’è sta favola che trova cultori (preso dal Corriere) esasperati in allenatori come Sannino, Ficcadenti, Tesser e chissà chi ancora che il calcio si insegna al compiuter. Dice il Maestro (ciao Mourinho  ):”Ho conquistato i miei giocatori con il corpo, ero sempre con loro. Ti giudicano e ti seguono per come li guardi e li capisci.Persino se ti presenti grasso in ritiro ti ascoltano meno. La tattica la insegno con gli occhi”. Mio Dio che leggerezza. Al Barca stanno sul campo 10 ore al giorno mille bambini, giocando prima con il solo compito di non fare cross da lontano e poi guardando cosa fanno i grandi. Gli schemi Guardiola li scrive ancora sulla lavagna con il gesso. Dio come  mi sento vecchio adesso. Già lo ero quando rifiutavo la prima tv a colori, il primo compiuter sul lavoro, i primi telefonini, i primi i. pod. Già lo ero quando vedevo mia figlia andare al mare e salutare il compiuter come una volta si salutava il cane o il gatto, con la lacrima. Ho pagato caro , in soldi (sul lavoro) ed in considerazione (nella vita) la mia lontananza dal virtuale tecnologico. Ma mi piace pensare che Nereo Rocco, Trapattoni, Bagnoli, Bianchi, Bearzot, Fergusson, Michels,Happel non avrebbero  mai portato sta robaccia in uno spogliatoio. Mi piace pensare che uomini e donne si incrociano con le parole a 10 centimetri dal viso e dal cuore  e non masturbandosi davanti ad un video alle 2 di notte. Mi piace pensare che ha ragione Massimo Fini (giornalista superbo) quando dice:”Possibile che sia così difficile capire che non possiamo più crescere ma dobbiamo decrescere, che non dobbiamo modernizzare ma smodernizzare. Crollato il sistema del denaro ci accorgeremo che non possiamo mangiare petrolio e tecnologia e la gente si riverserà nelle campagne dove si saranno rifugiati i più previdenti , provvedendosi dell’autosufficienza alimentare. Ed armandosi di Kalashnikov per respingere le masse disperate armate di petrolio ed i. phone”. In fondo bastava la vecchietta di trent’anni fa,che in quelle campagne si è già senz’altro rifugiata e  che consigliebbe a tutti di fare un passo indietro, Antonio Conte compreso. Ci stava insegnando la strada per non morire. Noi non abbiamo capito ma grazie lo stesso,non hai colpa, perchè non poteva bastare dire a delle menti malate e boriose come le nostre “scusi può ripetere”. (Mi scuso per i sicuri errori di trascrizione dei termini ad alto contenuto tecno. Li ho rubati nel cesso del negozio)

Fumo di Londra

MD ESTATE NEWS   E’ finita, non se ne poteva più…Lo dicono i tifosi del Barcellona, lo dicono i tifosi dell’Arsenal e lo diciamo anche noi tifosi del Milan. La vicenda Fabregas è andata come doveva andare: è tornato in blaugrana. Da mesi, continuavo a ribadire la mia convinzione per la quale Cesc sarebbe tornato in Spagna, anche io come gli altri ragazzi di Milan Day avevo le mie fonti e molto spesso coincidevano con le loro. Era vero, il Milan era forte sul giocatore, l’offerta era valida e Mino Raiola stava lavorando da mesi a questa trattativa. Non è bastato, il ragazzo da almeno tre anni premeva per tornare in Spagna e non ha mai preso in seria considerazione altre offerte. La volontà del giocatore vince sempre, ce ne siamo accorti noi quando Dinho o Ibra hanno scelto il Milan, alla fine il giocatore viene sempre accontentato. Vivendo a Londra avevo percepito bene il volere di Fabregas e l’essere a contatto quotidianamente con tifosi gunners mi aveva fatto capire che per Cesc ci sarebbe stata solo una destinazione. Non c’è assolutamente da strapparsi i capelli, non se li sono strappati i fans dell’Arsenal che hanno più paura di perdere Nasri e che lo hanno già sostiuito nei loro cuori con Jack Wilshere, a maggior ragione non dobbiamo farne un dramma noi. Cesc Fabregas era sicuramente il migliore sulla piazza in questo momento, ma non certo un fenomeno, i fenomeni di solito giocano titolari nelle loro nazionali… e a mio avviso saranno molte le gare che, al Camp Nou e non solo, il ragazzo vedrà dalla panca. Xavi e Iniesta sono due spanne superiori a lui e Busquets deve coprire la difesa, Cesc quel ruolo ho i miei dubbi possa farlo. C’è poi Thiago Alkantara che io farei pazzie per comprare, non ci dimentichiamo che noi dobbiamo sostituire Andrea Pirlo. Adriano Galliani ha sempre detto:” via un big, arriva un altro big”, ora caro Galliani dimmi che non possiamo fare grandi acquisti e me ne sto in silenzio ma non farmi passare Montolivo e Aquilani per due big. Sia bene inteso i due ragazzi sono buoni giocatori ma non ti possono far fare quel salto di qualità, anche nel caso arrivassero entrambi il titolare sarebbe ancora Clarence Seedorf. Diverso il discorso per Kakà il quale, a mio avviso, dovrebbe arrivare l’ultimo giorno di mercato. Capriccio presidenziale e niente più, non ne faccio questioni d’orgoglio, sono molto dubbioso sulle condizioni fisiche del ragazzo. Certo è che qualcuno a centrocampo si dovrà trovare, e qualcuno che dia del tu al pallone perché per ora abbiamo una linea mediana che quando andremo a giocare in Europa farà molta fatica. In Italia invece siamo ancora la squadra da battere, anche così. Staremo a vedere ma sinceramente non capisco la nostra strategia, avevamo in pugno Hamsik, si dice mollato per Fabregas, avevamo in pugno Pastore, si dice mollato per Kakà e ora aspettiamo i saldi addirittura per Montolivo e Aquilani. Ti può andare bene una volta di fare il botto a fine agosto, come l’anno scorso con Ibra, ma non è sempre così, anche perché le squadre vanno fatte prima e soprattutto prima dell’inizio del campionato. Non ci resta che attendere per sapere chi sarà questo benedetto Mister x, magari ci sorprenderanno, nel caso contrario ci sarà ben più di un tifoso che la X la vorra’ scrivere con un pennarello sulla pelata di Adriano Galliani. Dalla prossima settimana, basta Fabregas, tornerò a raccontarvi la Premier, ah, tra l’altro è iniziata…lo United e il City sono partiti forte e questo sarà il duello per tutta la stagione a mio avviso. Due righe sui Saints, come sempre dovete concedermele. Seconda partita e seconda vittoria! Stavolta 0-1 a Barnsley! Ora cominceranno i veri esami e si vedrà dove potremo arrivare… Speak soon!

VOLTA & GABBANA

MD ESTATE NEWS   Maggio 2009 da un blog : Kakà, il giocatore simbolo del Milan, è stato venduto al Real Madrid. Non è ancora ufficiale, ma l’accordo è praticamente fatto. La morale di tutta questa favola è che Silvio Berlusconi si è stufato del giocattolo Milan. Si è stufato di cacciare i soldi (tanti, tantissimi soldi). E’ legittimo, per carità. Però non lo ammette. Il Milan, d’ora in poi, sarà una società in amministrazione controllata: il “gestore” Leonardo dovrà garantire il quarto posto in campionato e andare avanti il più possibile i Champions. Niente di più, niente di meno. Finisce una grande avventura, quella della squadra più forte – e più titolata – del mondo. Ma Berlusconi ce lo deve dire. Perchè il tentativo di scaricare le colpe sul giocatore è indegno. “Difficile trattenere chi vuole andare via” è esattamente il contrario della verità. E’ una bugia. Una menzogna. Grande come San Siro. Il giocatore vuole rimanere (“io voglio restare, io“), ma la società vuole i soldi. E quindi lo vende. Tra l’altro lo vende come si vende un aspirapolvere: a domicilio. Non sono i compratori a bussare alla porta del Milan in Via Turati, ma è il Milan ad andare là. A vendere. commenti : silvio vendi il milan, non kakà! NON SI VENDE KAKA’! – SABATO E DOMENICA NON VOTATE SINISTRA!! NEANKE DESTRA!! VOTATE KAKA’.. – SENZA KAKA’? SAN SIRO A META’ questioni di cuore,Silvio – KI VENDE KAKA’ CE LA PAGHERA’!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! vogliamo il riky uomo fantastico prima che il riky giocatore…i sentimenti non hanno prezzo!!!!!!!!! – VENDI KAKA, DO YOU RINCO??? 00000 ABBONAMENTI!!!!!!!!!!!!!!! ANDRAI ALLO STADIO TU E IL PELATO! BUONA VISIONE! – BASTAAAAAAAA!!!!! Ci avete delusi,deriso,offeso!!!!!Troppe,troppe bugie!!!!!Non si prendono per il culo i tifosi in questo modo!!!!!!Andate a farvi f………… tuttiiiiiii!!!!!!!!! – galliani e berlusconi fuori dai coglioni ci avete rotto oil cazzo con le vostre bugie sono 3 anni ke ci prendete x il culo ora basta facciamoci sentire occupiamo la sede di via turati non devono entrare più i traditori del milan ke hanno venduto KAKA Agosto 2011 commenti : Se ripigliano kakà vuol dire he l’anno scorso è stato il canto del cigno altro che nuovo ciclo(dati i rinnovi di massa era intuibile,rinnovava pure pirlo che facevamo?)…sta società sa solo guardare indietro,poi non capisco sta passione ossessiva per i cavalli di ritorno..e nel caso di kakà la cosa grave sarebbe che si parla di un giocatore rotto da due anni che pure se te lo danno gratis e stipendio dimezzato ti costa più di 10 mln – No all’ennesima mummia inutile e strapagata.. Kakà we can’t!!!!!!!!!!! – galliani non va a malmo ma in spagna sullo yacht di preziosi…quale migliore occasione per trattare il patetico ritorno di I belong to money??? – Messaggio per la dirigenza:è più dignitoso dire che non ci possiamo più permettere un top player che presentarsi con l’ennesimo bollito scarto dei top club spagnoli e presentarlo come acquistone… No a Kakà!!! – il bambino d’oro batteva cassa ogni sei mesi..ora che è uno scarto sta necessità di ripigliarlo per rianimarlo non la vedo proprio… Chi scrive è sempre stato del partito ” se n’è andato ” e rispetto tutti quelli che oggi, come nel 2009, hanno sempre lo stesso atteggiamento sull’argomento. Non ho mai condiviso le petizioni pro o contro Berlusconi/Kakà e nemmeno le pagine nate sull’onda di quel… tradimento? Cessione? Decidete voi. Ma in questi giorni dove sembra più che probabile il ritorno di Kakà al Milan, non posso non farmi delle domande sulla piega che prende l’argomento nel tifo rossonero. Ci eravamo lasciati (2009) “Silvio vendi il Milan, non Kakà!”… e allora OGGI che pare ritorni perchè non scrivere “Grazie Silvio che riporti a casa Kakà” ? “senza Kakà? San Siro a metà”… è per questo che, visto il ritorno, la campagna abbonamenti di quest’anno sta andando benone ? “questioni di cuore”… ma se è così, perchè adesso dovrebbe essere questione di interesse ? “chi vende Kakà ce la pagherà”… decidetevi, la pagerà perchè lo vende o perchè o riporta a casa ? “vogliamo il Riky uomo fantastico prima che il Riky giocatore…i sentimenti non hanno prezzo”… perchè oggi è diventato un “patetico ritorno di I belong to money” ? “Ci avete delusi,deriso,offeso!”… e allora perchè oggi “sta società sa solo guardare indietro” ? “occupiamo la sede di via Turati non devono entrare più i traditori del Milan che hanno venduto Kakà”… perchè oggi la dovremmo occupare per impedire il suo ritorno ? E’ il male di oggi… il riciclo ! Il sapersi riciclare a seconda di dove tira il vento e a seconda della convenienza, coperti da un bel nick che garantisce l’anonimato è un’arte. Un arte, si, perchè ci vuole una gran faccia per guardarsi tutte le mattine allo specchio e non arrossire. La cosa confortante è vedere come la maggioranza silenziosa del tifo Milanista “premia” questi Volta & Gabbana. Nei social network, mare magno dell’opinione pubblica, i casi più disperati non riescono a toccare quota 1000, i più “famosi” non superano i 2000 “fans”, mentre gruppi seri nati da appena un anno (Canale Milan) stanno volando verso i 16.000. Milan Day? Avremo vita più facile se ci “adattassimo” al vento che tira ma, i nostri numeri, ci sconsigliano vivamente di aderire al partito dei Volta&Gabbana per non dimenticare…

Polveroni a Holloway

MD ESTATE NEWS     Si sta facendo confusione attorno al nome di Fabregas . Troppa. Alcuni addirittura lo fanno ad arte, la buttano in caciara. Noi, nel limiti del possibile, facciamo un piccolo riepilogo, rapido e indolore. A quanto ci risulta, e nonostante tutto il frastuono delle ultime ore, la trattativa tra Barcellona e Arsenal per il trasferimento in Catalogna del capitano dei Gunners, è tutto fuorchè definita . Abbiamo ricevuto chiari segnali sul fatto che il club del presidente Rosell non abbia intenzione di procedere con l’acquisto , considerato oneroso e poco utile, vista l’ampia copertura a centrocampo di cui già dispone Guardiola . Quest’ultimo sarebbe il vero motivo per cui il Barcellona è ancora sulle tracce di Fabregas: vuole fortemente il catalano. Capirne il perchè, è assai complicato, visto che la penuria di difensori centrali a cui è soggetta la sua rosa consiglierebbe ben altri obiettivi. Ma tant’è. D’altro canto, è lo stesso Fabregas a guadagnare tempo, ad aspettare . Non si registrano dichiarazioni di Fabregas da settimane. Il suo desiderio di tornare a casa è noto anche a chi di calcio non capisce nulla, eppure, in un momento come questo, in cui magari una sua dichiarazione sarebbe potuta servire a spingere con le spalle al muro l’Arsenal, non parla, non dice, non commenta. Sarebbe bastato anche un diplomatico: “sto bene a Londra, l’Arsenal è nel mio cuore, ma se devo andare via voglio solo tornare a Barcellona”. Non avrebbe spostato chissà quali equilibri, una frase del genere. Allora evidentemente deve esserci qualcosa che blocca questo matrimonio tanto promesso da essere ormai quasi diventato barzelletta . E quel qualcosa, per quanto ne sappiamo, è Mino Raiola . Che spinge su Fabregas, su Wenger, perchè il centrocampista venga a Milano . Lo ribadiamo: noi sappiamo che c’è già accordo su tutto, cartellino e ingaggio, per il suo arrivo in rossonero. Il costo sarà sicuramente riveduto e corretto grazie all’inserimento di eventuali contropartite tecniche. E spingiamo, in questo senso, sul nome di Urby Emanuelson , giocatore con caratteristiche diverse rispetto a quelle degli uomini già a disposizione di Wenger. E la copertura finanziaria, come già abbiamo avuto modo di scrivere settimane fa, potrebbe essere facilitata dall’intervento di Fly Emirates , che non ci tiene a vedere uno dei suoi giocatori di punta, finire in un club sponsorizzato dalla compagnia aerea rivale. Questo abbiamo scritto finora, negli ultimi 3 mesi, e questo continuiamo a scrivere. Come andrà a finire non ci è dato saperlo, ovviamente. Se a Barcellona attivano l’ennesimo prestito e prendono il giocatore, possiamo farci poco o nulla. E’ un fatto, tuttavia, che su Milan Day si parli della trattativa fin dai tempi in cui non ne parlava nessuno . E vedere un articolo sul Corriere della Sera che racconta di un Milan sulle tracce di Fabregas, è per noi già una soddisfazione. Com’è una soddisfazione vedere che Kakà e Balotelli, nomi da noi per primi accostati al Milan, stiano facendo capolino un po’ ovunque. A questo punto, non resta che aspettare che passi il fine settimana svedese. Noi ci siamo, e continueremo a metterci la faccia. Con tutta la serietà che ci è consentita. E siamo FIDUCIOSI . Sempre. E se proprio Fabregas non dovesse arrivare…. ce ne faremo una ragione !

QUI LONDRA

ULTIM’ORA MD – Per festeggiare degnamente la Super Coppa Italiana , la nostra Roberta Carannante ha creato, per Milan Day, uno speciale wall paper scaricabile gratuitamente QUA ( solo utenti registrati ) MD ESTATE NEWS   (ndr) dal nostro corrispondente a Londra Finalmente si ritorna al calcio giocato… Dopo due mesi di pausa nel weekend è ripresa la stagione calcistica anche qui in Inghilterra con il Community Shield. A Wembley, si affrontavano il Manchester United, campione d’Inghilterra, e il Manchester City trionfatore nella scorsa FA Cup. Nel primo tempo i gol di Lescott e Dzeko avevano illuso il City ma lo United è la squadra mentalmente più forte che ci sia al mondo, moltissime volte hanno recuperato e ribaltato due gol di differenza e anche domenica hanno compiuto l’impresa rovesciando il match grazie ai gol di Smalling e alla doppietta di Nani. Il gol decisivo, segnato all’ultimo minuto di recupero dal portoghese, è però un errore madornale di Kompany che  tutto solo a centrocampo va troppo soft sul pallone e se lo fa soffiare da Nani che, si invola verso Hart, lo dribbla e deposita in rete. Questo match ha dimostrato ancora una volta che lo United è una squadra, il City un insieme di gran bei giocatori, almeno per il momento… La vittoria di Pechino ha evidenziato la nostra superiorità nei confronti dell’Inter ma certamente ha palesato come il nostro centrocampo necessiti di Mister x e se posso permettermi almeno anche di Mister y. Capisco l’idea di Allegri di avere un centrocampo muscolare ma uno che non calci per terra e sappia smistare il pallone con dolcezza serve come il pane. Vanno benissimo Montolivo e Aquilani purché siano accompagnati dall’acquisto di un giocatore di caratura mondiale. I tifosi del Milan chiedono a gran voce Cesc Fabregas e direi che come calciatore si integrerebbe alla perfezione nei nostri meccanismi di gioco. Oramai sanno tutti che il Milan lo tratta da mesi ma il ragazzo ha in testa solo il Barcellona. La volontà del calciatore è tornare a casa e, sperando di sbagliarmi, alla fine l’affare si dovrebbe concludere. In questo determinato caso però c’è da sottolineare la testardaggine e la stupidità di Fabregas che vuole ritornare a tutti i costi in Spagna nonostante i blaugrana non gli garantiscano un posto da titolare  e nonostante non ne abbiano fatto una priorità, in tal caso  avrebbero acquistato prima lui e poi Sanchez. Mi risulta che, il Barcellona inteso come società, non impazzisca ad avere Fabregas ma Guardiola lo vuole fortemente. La posizione del Milan è chiara, aspetta e spera. Se la questione si protrarrà fino alla fine del mese sono sicuro cercheremo di dare la zampata ma è certo che sarà molto dura portare il catalano a Milano. Nel fine settimana i miei Saints hanno fatto l’esordio da neopromossi nella Championship, avversario il Leeds, una delle favorite del torneo: risultato? 3-1 per noi, gol di Hammond, Lallana e Connolly. Una partita giocata a ritmi altissimi che fa ben sperare per il futuro. Proprio in queste ore è stato completato il trasferimento di Chamberlain all’Arsenal ed i soldi ricavati andranno ben spesi per cercare quei 2-3 giocatori di categoria che ci facciano fare il salto di qualità. Conosco bene Alex Chamberlain avendolo visto molte volte dal vivo, gran bel giocatore, classica ala destra, bravo a puntare l’uomo e a saltarlo. Il ragazzo può essere paragonato a Walcott tanto per capire, e non andrà certo a sosituire Fabregas, quel calciatore, avendo intuito le idee di Wenger, sarà Ramsey. Speak soon!!

Urge la ciliegina sulla torta!

MD ESTATE NEWS     Si conclude con la conquista del primo obiettivo della stagione la prima parte della preparazione estiva del Milan. Vincere un trofeo ufficiale procura sempre una grande soddisfazione, farlo contro il rivale più odiato quella soddisfazione la aumenta a dismisura! La partita metteva in palio qualcosa in più della Supercoppa Italiana: c’era da confermare una superiorità nei confronti dell’Inter e dimostrare a qualcuno che quella superiorità apparsa evidente per tutta la scorsa stagione non era riconducibile solamente “a tre maledetti giorni di black-out nerazzurro”. Da questo punto di vista l’obiettivo è stato perfettamente centrato. Il Milan, con 55 minuti di grande intensità, ha messo in chiaro chi, attualmente, comanda in città. E’ vero che l’Inter era priva di alcuni dei suoi sudamericani reduci dalla Coppa America, ma è risultato abbastanza evidente che quella di Allegri oggi è una squadra ben collaudata a differenza di quella di Gasperini che sembra un cantiere ancora aperto. Le sorti del neo tecnico interista dipenderanno moltissimo da come si evolverà il chiacchieratissimo mercato nerazzurro: avere o non avere gente come Sneijder e/o Eto’o non è proprio la stessa cosa. Il Milan di Allegri è invece una squadra in continuo progresso. Al di là degli aspetti tecnici o tattici, quello che oggi piace è il fatto che la squadra ha acquisito una mentalità vincente, una consapevolezza nei propri mezzi che gli permette di venire fuori dalle situazioni più complicate. Come diceva sempre il buon Zaccheroni “vincere aiuta a vincere”, e non c’è dubbio che la conquista del diciottesimo scudetto ha aumentato non poco l’autostima dei rossoneri. Non è un caso che quella contro l’Inter a Pechino è stata la prima rimonta vittoriosa della squadra di Allegri in un anno e passa di gestione, la conferma che oggi il Milan “sente” di essere la squadra più forte, almeno in Italia. Oltre a questo, non si può non sottolineare che forse oggi il Milan ha in squadra i due migliori interpreti, a livello planetario, del ruolo del difensore e dell’attaccante, e cioè Thiago Silva e Zlatan Ibrahimovic. Tuttavia, nell’euforia del post vittoria, bisogna sottolineare che non sono solo rose e fiori. Al di là del fatto che la squadra ha approcciato la gara con una “mollezza” che poteva risultare fatale nel contesto della sfida “dentro o fuori”, per lunghi tratti le caratteristiche del nostro centrocampo sono sembrate rappresentare un freno alla manovra. Oggi nella rosa dei centrocampisti abbiamo un solo giocatore con doti di palleggiatore, e cioè Clarence Seedorf, giocatore che non ha nella continuità la sua arma migliore (continuità sia nel corso della stessa partita sia, soprattutto, nel corso di un’intera stagione). Con gente dalle caratteristiche di Van Bommel, Ambrosini, Gattuso e Flamini la squadra spesso tende a recuperare il pallone troppo nella nostra metà campo senza avere le doti per cambi di gioco che permettano di rilanciare con velocità l’azione d’attacco. Si predilige il tocco breve in orizzontale che rappresenta un handicap per le caratteristiche dei nostri attaccanti. La chiave della partita di Pechino è stato il coraggio con cui il Milan ha interpretato il secondo tempo, spingendo i suoi mastini ad un pressing adeguato nella metà campo avversaria e favorendo così gli attacchi con la difesa avversaria spesso non schierata. Il Milan oggi è una squadra di ottimo livello, ma per il decisivo salto di qualità è necessario aumentare il livello della qualità a metà campo. Lo hanno capito tutti, anche tecnico e dirigenti che sono alla ricerca della famosa mezz’ala di cui abbiamo tanto bisogno. La speranza è che la difficoltà nell’ingaggiare un top player unita all’euforia dei successi non spinga la società a pensare definitivamente “che stiamo bene così”: sarebbe un delitto non provare a mettere la famosa ciliegina sulla torta che ci permetterebbe di cominciare a guardare dritto negli occhi anche gli avversari più blasonati in campo europeo