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vi presentiamo Milan-Udinese

Napoli-Milan : un errore di percorso o l’inizio di una crisi ? Tante parole si dicono e si sprecano. Discussioni talvolta costruttive, spesso inutili. Ma per fortuna o sfortuna, dipende dai punti di vista, si torna subito in campo. Quindi orecchie aperte: parla il campo. Si, perché in queste situazioni non c’è niente di meglio che scendere in campo subito. Cercare di resettare tutto e ripartire. A San Siro arriva l’Udinese. Non proprio la più facile delle avversarie. La squadra di Guidolin, infatti, nonostante la diaspora dei suoi uomini migliori, un mercato incentrato sui ritorni e sui giovani e l’eliminazione dai preliminari di Champions è ancora una squadra competitiva. Tre partite dall’inizio stagione e tre vittorie. Dopo la buona figura con l’Arsenal infatti la squadra friulana è andata a vincere 2-0 in casa di un buon Lecce ed ha vinto in casa con Rennes in Europa League e con la Fiorentina Domenica. 3 vittorie, 6 gol fatti e solo 1 subito. Una squadra in salute. E soprattutto una squadra che impone al gioco dei ritmi e degli schemi  che noi in questi anni abbiamo dimostrato di temere e soffrire. La gara dell’anno scorso, con quel pirotecnico 4-4 è li a dimostrarlo… ( continua )

Riflessioni…

L’EDITORIALE – Sette-Uno-Otto. Bastano questi tre numeri per spiegare il momento del Milan. Numeri strettamente correlati tra di loro. Sette sono i gol subiti nelle ultime tre partite tra campionato e Champions: una cosa assolutamente inaspettata. Lo scorso anno, Allegri ha costruito le sue fortune su una difesa inespugnabile, un pacchetto arretrato che ha dato garanzie tali da essere considerato l’assoluta arma vincente dello scorso campionato. Invece, quest’anno, in due partite ha preso un gol in meno di quanti ne abbia subiti nell’intero girone di ritorno della scorsa stagione: allarmante. Soprattutto perchè, in questo momento, sembrano essere fuori giri i tre elementi cardine della difesa, per un motivo o per un altro: Nesta, Thiago e Abbiati. E’ chiaro che non potendo minimamente essere messo in discussione il loro valore, c’è solo da aspettarsi il meglio, ma la speranza che arrivi presto si fa impellente. Uno. Uno come l’unico punto in campionato dopo due giornate… ( continua ) PENSIERI SPARSI – Può una serie trattare un argomento serio come il cancro strappandoci qualche risata e molte riflessioni? Quanti significati può assumere la lettera C? C sta per Cathy, la pacata madre di famiglia interpretata da una travolgente Laura Linney che, dopo aver scoperto di essere malata terminale di cancro, decide di vivere la vita al massimo e senza inibizioni. Ma C sta anche per commedia. Sdrammatizzare una tragedia non è facile; tantomeno lo è rendere questo il fulcro centrale di una comedy di successo e che appassioni i telespettatori. Una grande scommessa, un vero terno al lotto, per designare il lato meno sondato della malattia e dell’animo di chi ne è colpito. Tutto questo è The Big C. Cathy era schiacciata dal peso di una vita monotona, noiosa, divisa tra un marito scansafatiche ed un figlio irrispettoso… ( continua )

Palla al centro

INFO DI SERVIZIO – sul nostro canale youtube è possibile vedere i gol di Napoli-Milan con commento Mauro Suma   Cosa avrebbe mai fatto questo grande Barcellona contro il mio Milan più caro, il Milan più forte della Storia, quello di Sacchi? E’ la domanda che mi facevo a occhi sbarrati mentre le continue ondate di quella marea straripante di centrocampisti si abbattevano fragorose sulla nostra difesa, martedì sera, lasciandomi come tifoso spettatore un senso latente di impotenza, credo condiviso con milioni di appassionati che, come me, seguivano l’epica sfida in televisione. Dopo l’immediato vantaggio di Pato, e pur dopo un decoroso inizio, culminato in almeno altre due o tre azioni pericolosissime (con anche la segnalazione di un paio di fuorigioco perlomeno dubbi), l’infortunio e la conseguente uscita di Boateng avevano ormai disassato completamente il nostro schieramento perché Ambrosini non è visibilmente ancora entrato in condizione e Seedorf, magnifico da centrocampista laterale, era sparito da trequartista, nella nuova posizione ritagliatagli da Allegri al posto di Prince, così come Cassano, mai entrato veramente in partita, consentendo al gioco blaugrana di impossessarsi completamente della nostra metacampo e di cominciare a giocare a calcetto su uno spazio ridotto della metà, come preferisce. Una lenta, perentoria asfissia, che senza quasi accorgercene costringeva i nostri a non tenere più un pallone che fosse uno, ed in più di una circostanza sembrava sul punto di sommergerci, soprattutto dopo il pareggio di Pedrito, lasciato colpevolmente solo davanti ad Abbiati da un poco attento Zambrotta dopo una veloce e ficcante incursione a sinistra della Pulce, Lionel Messi,  ai limiti della nostra area piccola, vanamente contrastato dal pur encomiabile Abate, ormai il più forte terzino destro italiano, con buona pace di Prandelli…. Come tutti voi, fratelli milanisti, ho temuto il diluvio, dopo aver visto il lieve tocco sotto porta di Pedro, e quando poi, appena cominciato il secondo tempo, la nostra rete si è gonfiata una seconda volta grazie alla punizione di Villa, graziosamente concessa da un arbitro che dicevano inglese, ma che tale non sembrava visto il suo modo di condurre le danze, per un fallo inesistente di Cassano sul quell’attore da recita parrocchiale che è Bousquets, non nuovo a simili prodezze, ho seriamente temuto di prendere l’imbarcata: già m’immaginavo i sorrisini di compatimento di amici e conoscenti interisti, ancora ben lontani dal pensare che soltanto ventiquattr’ore dopo avrebbero passato momenti ben peggiori nella sfida interna col Trasponder (cit. Fiorello)… ( continua )

un big match da capogiro

INFO DI SERVIZIO – Questa sera, su Milan Day, sarà possibile seguire la DIRETTA STREAMING di Napoli-Milan ( esclusiva riservata a tutti gli utenti registrati MD ) Una sfida da brividi. Una sfida entusiasmante. Una sfida che darà risposte importanti ad un campionato che vede Inter e Roma in difficoltà e una Juve nuova che ancora deve dimostrare tutto. Andrà in scena al San Paolo un big match dalle mille aspettative. Il pubblico sarà quello delle grandi occasioni: 60.000 mila spettatori previsti. In campo scenderanno talenti allo stato puro come Cavani, Hamsik, Cassano e Pato. In panchina si confronteranno allenatori con metodi diversi, ma vincenti allo stesso modo. In sintesi, questo sarà Napoli – Milan. Si parla già di sfida – scudetto. Si parla di sfida ad alto livello, come non si vedeva dagli anni ’80. Ed è lo stesso Adriano Galliani a Radio Kiss Kiss a parlarne.  “La Champions al Milan e lo scudetto al Napoli? Firmo tutta la vita…”. Prosegue elogiando la squadra di Mazzarri: “ Il Napoli è tornato finalmente ai suoi livelli, ricordo le grandi sfide negli anni Ottanta, partite fantastiche, con Maradona, Careca, Giordano, Gullit, Van Basten e Baresi: sfide memorabili. Il calcio italiano ha bisogno del Napoli, tornato finalmente ai vertici assoluti”. Insomma assolute parole di elogio per la squadra di Mazzarri. A questa sfida mancheranno al Milan due pedine importanti: Ibrahimovic e Boateng. Al loro posto saranno schierati due degni giocatori, come Pato e Seedorf. Per il resto la formazione è fatta, con l’unico ballottaggio tra Zambrotta e Antonini, ma sembra in netto vantaggio il primo. Dopo la buona prova contro il Cesena in campionato e contro il Manchester City di Mancini in Champions League, ora per il Napoli è il momento di dimostrare realmente se è in grado di competere con tutte le squadre, ma soprattutto se è in grado di gestire il doppio impegno (Coppa-Campionato). In conferenza stampa Mazzarri dice:  “Vorrei una prestazione come quella del secondo tempo a Manchester, senza timori reverenziali come li abbiamo avuti nei primi 45′ in Champions”. Niente paura, quindi. Certo, con il Milan la differenza c’è ma, come sottolinea lo stesso tecnico, rispetto allo scorso anno il Napoli si rinforzato.  “Il gap con loro si è ridotto rispetto al passato, soprattutto per quanto riguarda la mentalità” … ( continua )

il nostro giovedì

L’EDITORIALE – Lo stato del calcio italiano è disastroso, su questo non ci sono dubbi. La Nazionale è reduce dalla più grande debacle della propria storia (eliminati al primo turno del mondiale sudafricano per mano di Slovacchia e Nuova Zelanda), ed ancor peggiore è la situazione per le nostre squadre di club. Siamo in caduta libera nel ranking Uefa, abbiamo appena perso il diritto di avere una quarta squadra nella Champions League a partire dal prossimo anno ed abbiamo subìto due fresche eliminazioni in Europa League (Palermo e Roma) per mano del Thun e dello Slovan Bratislava. Da ben 12 anni un nostro club non arriva in una finale della Coppa Uefa/Europa League (il Parma nel 1999 contro il Marsiglia). Ed ancora: sono due anni consecutivi che la quarta squadra italiana qualificata per i preliminari di Champions viene eliminata e quindi esclusa dalla fase finale a gironi (Sampdoria ed Udinese). Se a tutto questo ci aggiungiamo la solita questione degli stadi di proprietà che ha aumentato il gap finanziario con le big (e non solo) europee, allora il quadro è veramente desolante. La migliore squadra italiana attualmente è indiscutibilmente il Milan, ma tutti, tifosi rossoneri compresi, sono concordi nell’affermare che la squadra di Allegri non è ancora al livello delle migliori squadre europee (Barcellona, Real Madrid e Manchester United su tutte). Questa convinzione è talmente radicata, che il tormentone-quiz della vigilia della gara di Barcellona era: “quanti gol segneranno i Marziani catalani al povero Diavolo milanista?”. Ma tra tutte le cose che erano state dette prima della partita di martedì ce n’era sfuggita una: il Milan aveva il compito di riuscire in quello che non riesce a nessuna squadra del mondo da almeno 5 anni, e cioè presentarsi al Camp Nou, affrontare alla pari ed a viso aperto il Barcellona e mettere in serie difficoltà, sul piano del gioco, la super squadra di Guardiola! Con somma sorpresa, dopo la partita… ( continua ) IL TOCCO ROSA – Archiviata la seconda…diventata prima per uno sciopero assurdo ed incomprensibile…che è passata, in 24 ore, da quasi negativa a quasi positiva…perché si è pareggiato in rimonta, dimostrando che comunque la squadra c’è, perché l’avversario era tosto, perché c’è chi ha fatto peggio di noi e…dalla Sicilia con amore…note lieti hanno addolcito questa notte settembrina vestita d’agosto. Ora è tempo di emozioni forti e consone alla nostra storia…quell’Europa che tante volte ci ha visti protagonisti, che accende passioni uniche da vivere col fiato sospeso e l’entusiasmo a mille, perché ogni attimo si trasforma in soffi di vita che ti coinvolgono totalmente ed il solo ascoltare quella musichetta mette i brividi. Io i brividi ed il fiato sospeso ho cominciato ad averli fin dal sorteggio…timore e speranza che da quella boccia di vetro uscisse quel nome…il primo per un giusto rispetto che si deve ad una grande e la seconda per l’eventuale affascinante trasferta da programmare… ed ecco che il destino…beffardo e benevolo…sornione e divertito…ha voluto regalarmi la possibilità di viverla per davvero quest’esaltante esperienza… ( continua )

Facciamo il punto

Ad una settimana esatta dall’inizio della stagione 2011-2012 (Super Coppa Italiana esclusa) abbiamo già moltissimi argomenti di cui discutere, su cui confrontarci e scambiare idee e opinioni. La Squadra SuperCampione d’Italia, infatti, è reduce da una sfida magnifica, contro un avversario straordinariamente forte e in un’atmosfera magica, come solo le Notti di Champions League sanno essere. Martedì sera siamo scesi in campo contro la squadra che, con i fatti, è al momento la più forte al mondo di gran lunga su tutte le altre. Lo abbiamo fatto, peraltro, in casa loro, davanti a circa 100.000 spettatori festosi e felici di accogliere ed incitare i Super Campioni d’Europa e di Spagna all’esordio nella massima competizione continentale. La formazione Rossonera, peraltro, si è presentata a questo appuntamento priva di pezzi importantissimi nello scacchiere tattico di Mister Allegri, su tutti Zlatan Ibrahimovic costretto a rimanere a Milano dopo il problema all’adduttore rimediato nella seduta di rifinitura. Da tutte le parti, a tutte le latitudini e in ogni salsa ci siamo sentiti dire fino all’ossessione, fino a poche ore prima del match, frasi del tipo “facile vittoria del Barça”, o “stasera vi asfaltano” oppure ancora “siete pronti alla manita??”. Frasi che possono sicuramente starci, visto il valore e la forza del nostro avversario. Anche Noi sapevamo benissimo che uscire dal Camp Nou con un risultato positivo era davvero un’impresa, ma… ( continua )

l’ EDITORIALE del Giovedì

Lo stato del cal cio italiano è disastroso, su questo non ci sono dubbi. La Nazionale è reduce dalla più grande debacle della propria storia (eliminati al primo turno del mondiale sudafricano per mano di Slovacchia e Nuova Zelanda), ed ancor peggiore è la situazione per le nostre squadre di club. Siamo in caduta libera nel ranking Uefa, abbiamo appena perso il diritto di avere una quarta squadra nella Champions League a partire dal prossimo anno ed abbiamo subìto due fresche eliminazioni in Europa League (Palermo e Roma) per mano del Thun e dello Slovan Bratislava. Da ben 12 anni un nostro club non arriva in una finale della Coppa Uefa/Europa League (il Parma nel 1999 contro il Marsiglia). Ed ancora: sono due anni consecutivi che la quarta squadra italiana qualificata per i preliminari di Champions viene eliminata e quindi esclusa dalla fase finale a gironi (Sampdoria ed Udinese). Se a tutto questo ci aggiungiamo la solita questione degli stadi di proprietà che ha aumentato il gap finanziario con le big (e non solo) europee, allora il quadro è veramente desolante. La migliore squadra italiana attualmente è indiscutibilmente il Milan, ma tutti, tifosi rossoneri compresi, sono concordi nell’affermare che la squadra di Allegri non è ancora al livello delle migliori squadre europee (Barcellona, Real Madrid e Manchester United su tutte). Questa convinzione è talmente radicata, che il tormentone-quiz della vigilia della gara di Barcellona era… ( continua )

La Zanzara

INFO DI SERVIZIO – nella nostra pagina web partners (Milan Channel) è possibile vedere il video del commento ai gol del Milan da Mauro Suma. Per accedere al video clicca QUA     Quando ho visto, alle 20,45 del 9 settembre 2011, la palla fare il suo primo giro sul prato di San Siro, me ne stavo arrampicato su un trespolo , spalle al muro e sorseggiavo il mio irrinunciabile “negroni aperitivo” settimanale. Coprivo con lo sguardo tutto il mio solito bar ed a stento distinguevo il gioco. Ma perché un tossico del pallone si fa sorprendere fuori posto al via del campionato, oltretutto con un succulento Milan – Lazio ? Ci sono decine di risposte. Doveri, sovrapposizioni di eventi, figli, fidanzate nervose … Ma forse e come sempre è la storia che risponde. Cioè, come si è trasformato l’evento in discussione, come ci arriva, come lo viviamo nella fantasia che lo prepara. E la storia risponde. Fino a metà anni settanta il quadro, per tutti era questo. Ore 14,30 della domenica inizio delle partite. Ritrovo sul verde di un campetto espropriato per l’occasione. Una radiolina da condividere. Ma non penserete mica che alle 14,25 un noioso radiocronista si collegasse e provasse a dare formazioni ed andamento. No, no. Tutto rinviato alle ore 15,15, quando da uno studio metallico la voce Roberto Bortoluzzi fermava i respiri dopo che Stock 84 (l’isolato sponsor) osava reclamizzare che in caso di sconfitta ci si poteva sempre consolare con un bicchierino. Ma va là !!! A quel punto, dopo un tempo senza una sola notizia, eri pronto per tuffarti in 30 secondi su tutti i campi della serie A e giocarti il cuore. “Tutto il calcio minuto per minuto” ti portava sugli 8 campi (ah già, la serie A a 16 squadre, eh già) . “Per i soli primi tempi, linea a Verona, Enrico Ameri”. Pausa di un attimo “Verona tre, Milan uno”, A te Sandro Ciotti, Olimpico di Roma” Roma uno, Juventus zero”… pausa o vuoto nella mente e poi linea a Napoli e poi linea a Bologna e chissà dove … Si, anche l’ultima giornata di campionato la dovevi consumare così, al buio e poi dentro al match in un attimo, quando questo poteva anche essere già finito. C’era chi scappava con la radio, chi incazzato la buttava, chi si isolava per soffrire da solo o meglio non farsi prendere per il culo. Da quello scenario nasceva la nostra vita , in quegli attimi, ogni domenica, ci sembrava di essere vivi solo per questo. Chi meno anni ha consumato, non può sapere. Va bene Sky, collegamenti ore prima, immagini in diretta meravigliose. Finestre sui gol di tutti fosse anche il campo del prete. Tutto documentato, a costo di inventarsi metà delle notizie come usa fare Massimo Marianella o di raccontare di partite strepitose mentre sei già da mezz’ora nel sonno della totale noia. Tutto questo va bene. Tecnologia vero ? Ma provare a distinguere nel fruscio della radio un rumore di ambiente di un gol che non sai da chi è stato segnato, i racconti fedeli e precisi di Sandro Ciotti, l’entusiasmo di Enrico Ameri urlante “Scusa Sandro, rete di Boninsegna “… ( continua )

da Londra

INFO DI SERVIZIO – nella nostra pagina web partners (Milan Channel) è possibile vedere il video del commento ai gol del Milan da Mauro Suma. Per accedere al video clicca QUA     La prima giornata di campionato ci ha subito fatto capire come questo campionato sia di una mediocrità assoluta e non vincerlo sarebbe pura follia. La Lazio presentatasi a San Siro ha segnato due reti nella prima mezzora con Klose e Cissè, che sono due ottimi attaccanti, vero, ma sono stati aiutati da due dormite di Nesta. I romani hanno fatto una partita onesta ma il Milan è superiore e doveva partire meglio. Abbiamo recuperato le due reti molto velocemente ed è giusto dire che nel secondo tempo ci abbiamo provato in tutti i modi e siamo stati anche sfortunati. Sono comunque parecchie le cose che non mi sono piaciute. A sinistra discreto il debutto di Aquilani ma che con Antonini lasciava squarci per le ripartenze della Lazio, a volte ripartivano e avevano davanti a loro cinquanta metri di campo. Non ho capito molto le sostituzioni, non tanto negli uomini quanto nel modulo, Cassano trequartista supportato da tre cagnacci…bah… Poi alla fine cerchiamo sempre la palla per Ibra, non sempre ti può andare bene…. ( continua )

il nostro Martedì

INFO DI SERVIZIO – da questo sito, questa sera, sarà possibile seguire in diretta streming l’incontro di Champions League Barcellona-Milan … stay tuned   PENSIERI SPARSI – «Abbiamo una colpa cui vorrei rispondere con un silenzio di vergogna. Avverto in modo netto la superiorità morale dei cattolici, nonostante io sia in polemica feroce verso la Chiesa per molti altri aspetti. La generosità al di fuori della fede la vedo sempre meno, nella nostra epoca i soli valori sono successo e competizione, necessariamente in contrasto con la solida­rietà. Che poi è un termine già di per sé sbagliato. La vita di dieci milioni di per­sone non è questione di solidarietà ma di diritto assoluto. Se nego il quale, non è che sono egoista, sono ladro. Ladro di vite, e quindi assassino» ( Piero Sansonetti ) In Somalia la carestia si tocca con mano. Più di 3.7 milioni di somali, metà dell’intera popolazione del paese, necessitano di assistenza umanitaria: in alcune aree del Centro-Sud più della metà della popolazione è denutrita e più di un quarto è in condizioni di grave malnutrizione. Si tratta di più del doppio rispetto alla soglia di emergenza umanitaria e il più alto tasso di malnutrizione a livello mondiale… ( continua ) DUE PASSI NELLA STORIA – Mi sarebbe piaciuto iniziare questo editoriale parlando del fascino di una sfida che non ha eguali nel mondo. Barcellona-Milan è, allo stato attuale, il confronto fra i due club più vincenti in Europa. Un vero e proprio derby dei successi, visto che in campo a giocare scende la storia. Per quanto possa dirne qualche tifoso dall’esigenza zelante. E’ anche però un confronto tra una squadra che ormai spadroneggia nello scacchiere europeo, e un’altra che fatica a tornare ai fasti che l’hanno resa protagonista sulla scena continentale fino a 4 anni fa. Purtroppo però i discorsi di campo devono lasciare spazio a due grossi interrogativi che si sono aperti sul fronte rossonero nelle ultime ore. Due interrogativi con nome e cognome: Robson da Sousa Robinho e Zlatan Ibrahimovic. Andiamo con ordine… ( continua )

vi presentiamo Barcellona-Milan

Torna La Champions. Fino a qualche anno fa potevamo dire senza timore di smentita : si torna a casa nostra! La novità, che poi novità non è, è che da questa casa siamo stati sfrattati. Ora ci abita un inquilino più bello, più bravo e più stimato. Ora ci abita il Barcellona: la squadra più forte del Mondo. E proprio per uno strano gioco del destino, nell’anno in cui il Milan decide di tornare a puntare alcune delle sue fiches importanti sulla Champions, ci si deve subito confrontare contro chi in questi 3 anni ha fatto la storia di questa competizione. 2 vittorie ed una semifinale quanto mai sfortunata. La squadra del pallone d’oro Messi e di chi quel pallone luccicante lo meriterebbe forse di più, Xavi ed Iniesta. Ma non solo: un gioco spettacolare e al tempo stesso quanto mai vincente ed efficace. Il metro di paragone del calcio moderno. Si, ok, imbattibili : ma allora che ci andiamo a fare a Barcellona ? Bhe è proprio qui che entra in scena la mentalità rossonera. La mentalità vincente che Silvio Berlusconi e Adriano Galliani inculcano da più di 25 anni nelle menti dei rossoneri. Perché se il Barcellona si aspetta che il Milan vada al Nou Camp a fare una allegra scampagnata come sono soliti fare i suoi abituali avversari settimanali si sbaglia di grosso. Ohh se si sbaglia. Ma Pep Guardiola, che non è un pirla, LUI no, lo sa e se lo aspetta. Non a caso ha tenuto più di metà squadra titolare in panchina nella partita di Sabato sera a San Sebastian… ( continua )