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MILANO.
L’Inter batte il Milan grazie a un gol di Diego Milito e riapre il campionato, inserendosi di prepotenza tra le squadre candidate al titolo. Il derby, si sa, è la partitissima, vincerlo significa tanto e non vale solo tre punti, come aveva detto Claudio Ranieri alla vigilia. Sei vittorie di seguito, una difesa inviolabile, un attacco rinato con Milito davvero regale: ma la chiave di lettura è nel gruppo, forte, compatto, gagliardo come ai tempi che furono. E il coraggio di Ranieri di lasciare in panchina Sneijder e confermare Alvarez, una mossa che ha un precedente da allenatore della Roma, quando escluse clamorosamente le due icone giallorosse, Totti e De Rossi. Il Milan di Allegri, sconquassato dalle polemiche legate al caso Pato chiuso ieri sera da Berlusconi, con il favore del pronostico si è piegato. Ibrahimovic ha trovato la saracinesca chiusa, Pato tanto impegno ma – come spesso gli viene rimproverato – troppi fronzoli alla brasiliana. Boateng è stato arretrato a centrocampo, Emanuelson trequartista. Scelte che – come dice il risultato – non sono state felici. ma i rossoneri ultimamente hanno perso qualcosa in brillantezza e lucidità. I loro rivali invece sono in fase ascendente, carichi, grintosi. La vittoria dell’Inter è stata di misura ma meritata, anche perchè è stato annullata una rete a Thiago Motta per un fuorigioco molto dubbio fischiato da Orsato. I nerazzurri non hanno creato tante palle gol ma hanno saputo aspettare il nemico, non hanno strafatto ma usato l’intelligenza, con Ranieri a guidarli come un direttore d’orchestra. La gioia dell’Inter è stata esplosiva, la fine di un incubo, un incantesimo spezzato: basta un gol per riprendersi il posto che le spetta. La partita è iniziata con il solito copione di striscioni (alcuni avvelenati come quelli contro Gattuso e Cassano) e controstriscioni, San Siro esaurito come si vede di rado, tensione. Ritmi alti in campo e proprio in avvio il gol annullato a Thiago Motta sugli sviluppi di un calcio piazzato. Ci prova Boateng con decisione, poi Pato (che poi uscirà tra i fischi). Argina la difesa interista con uno strepitoso Samuel, un ottimo Maicon, un incredibile Lucio, fra i migliori in campo. Una menzione speciale per Julio Cesar che ha parato l’impossibile. Niente da fare per Ibra che prova in acrobazia, un numero bello ma inutile. Al 36′ Alvarez ha sul piede una palla magica ma calcia di sinistro senza convinzione. Il Milan insiste e sul finire del primo tempo Van Bommel colpisce la traversa, arriva Emanuelson come una furia ma Julio Cesar salva. Il derby svolta nel secondo tempo quando al 9′, con il Milan sbilanciato in avanti, arriva il contropiede ‘capitanatò da Zanetti che vede avanzare Milito e lo cerca con un bel lancio. Abate toppa e spalanca la porta al Principe che controlla di destro e calcia di sinistro. È il gol della partita e lui è l’uomo della provvidenza: criticato a ragione, sbiadito e anemico, è tornato il Milito dell’anno del triplete. Una bella storia con il fiuto del gol tornato come per magia: un segno in una squadra dove tutto girava male e, di colpo, adesso tutto è cambiato. Il Milan tenta di riagguantare la partita ma – si capisce – l’impresa è complicata e i cambi tattici non bastano, anzi complicano. Errori sotto porta, scarsa fantasia, Nocerino mediocre, Robinho buttato nella mischia ma proprio non c’è. I diavoli tentano l’assedio ma la difesa nerazzurra rimane composta e attenta. Di certo, il Milan paga la settimana difficile appena trascorsa, il balletto Tevez sì-Tevez no, un pò di sfortuna con Seedorf che prima della partita non è stato bene. Ma c’è una flessione che va analizzata. L’Inter brinda e festeggia: Ranieri è davvero l’uomo giusto al posto giusto.
Leggo
Post Originale:
Derby all’Inter, Milito riapre il campionato