Rossonerosémper
Stadio Olimpico, ore 20.45. A soli sei giorni dalla sfida di coppa Italia, il Milan torna in campo per il penultimo turno infrasettimanale di serie A contro quella Lazio battuta a San Siro per tre reti a una. Lo fa nel big-match della 2° di ritorno, che per fortuna dei -3 °C con conseguenti nevicate di questo periodo qui a Milano si gioca in trasferta all’olimpico di Roma. Dopo il rinvio per neve di Parma – Juventus di ieri sera sono infatti a rischio anche le gare di Bologna e Siena mentre a San Siro si giocherà in condizioni quasi estreme (si, non c’è solo il tanto decantato Juventus stadium con le serpentine sotto al campo – a Milano si è già giocato in passato in condizioni ben peggiori). Paradossalmente dalla volontà della società bianconera di non scendere in campo ieri a Parma, nonostante sia la squadra di casa sia la prefettura fossero d’accordo nel disputare la partita, facendo accadere al Tardini lo stesso episodio di non più di tre mesi fa in quel di Napoli – stavolta a vantaggio degli uomini di Conte, ci può portare un discreto vantaggio. In primis vincendo stasera torneremmo da soli in testa alla classifica, successivamente permetterebbe in caso di disastri tra Lazio e Napoli di restare comunque in scia ai bianconeri: se è vero che la forza di questa Juve – dato l’esiguo tasso tecnico – è l’entusiasmo, una Juventus che non scappa lo avrà decisamente minore.
Le brutte notizie arrivano invece dalla formazione: il Milan scenderà infatti nuovamente in campo con Urby Emanuelson nel ruolo di trequartista dietro a Robinho e Ibrahimovic. Ambrosini, Van Bommel e Nocerino completeranno il reparto mediano mentre in difesa torna, dopo due gare di assenza, Thiago Silva in coppia con Nesta mentre le fasce laterali saranno affidate ad Abate e Mesbah. E’ in particolare sulla difesa che vorrei soffermarmi: siamo partiti con 14 gol presi nelle prime 9 giornate – mentre nelle successive 11 gare abbiamo incassato solamente tre gol: i due a Bologna e quello di Milito nel derby, riuscendo non solo a concludere il girone di andata con gli stessi gol presi lo scorso anno e un miglior attacco, ma riuscendo a superare la già fortissima difesa dello scorso anno nella prima di ritorno non prendendo gol nella gara col Cagliari. Potrebbe essere questo il punto di svolta della stagione nella lotta scudetto? Lo scopriremo probabilmente una volta finito questo giro di big-match
Il Febbraio che ci aspetta è, infatti, di fuoco: dopo la Lazio avremo Napoli, Juventus in coppa Italia, Udinese, Arsenal e il solo Cesena per “riposarci” prima della sfida scudetto contro i bianconeri. Nelle prossime sei partite si deciderà la nostra stagione e le premesse non sono delle migliori per quanto riguarda il centrocampo che con gli infortuni di Boateng, Aquilani, Merkel, Gattuso e Flamini perde cinque dei suoi migliori uomini. L’organico che scenderà in campo non sarà comunque inferiore a quello delle avversarie – ma accuserà solamente la stanchezza dei doppi impegni ravvicinati contro squadre di alto livello con cui non si potrà sperare solamente nella giocata di Ibrahimovic ma bisognerà costruire tale giocata attraverso un gioco all’interno della squadra – in parole povere queste gare saranno la prova del nove per Allegri che non potendo usufruire del grande vantaggio tecnico avuto lo scorso anno nei big-match a livello di organico dovrà vincerli dimostrando di essere tatticamente all’altezza dell’allenatore avversario. Ce la farà?
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Lazio – Milan: una settimana dopo