Coppa Italia Milan-Novara 2-1: Campanelli d’allarme

MILAN-NOVARA, 2-1 COPPA ITALIA – Se la partita di questa sera fosse dovuta servire unicamente alla vittoria  avremmo raggiunto il nostro obiettivo ma se, invece, l’obiettivo fosse stato quello di provare, testare, scoprire qualcosa di nuovo per intensificare ulteriorimente il gioco di un Milan un po’ arrugginito allora non avremmo ottenuto davvero niente. Qualche bel segnale è arrivato dal piccolo faraone, autore del gol che sblocca la partita al 24′ del primo tempo, seconda rete in rossonero e prima in Coppa Italia, un calcio potente e preciso, ha anche cercato di ripetersi senza successo ma, quanto meno, ha dimostrato di avere le doti e le basi su cui costruire qualcosa di solido per il suo futuro giustamente al Milan. Nonostate le voci di mercato El Shaarawy merita di restare e anche di giocare, Allegri avrà di che pensare a questo punto. Inzaghi, inoltre, ha dimostrato di avere ancora tanta intuizione, senso del gol e spirito di sacrificio, è sempre presente in area, quando arriva la palla lui c’è e colpisce sempre con precisione ma letteralmente placcato da due-tre difensori del Novara ha fatto molta fatica a trovare il suo spazio; oltretutto i compagni non gli hanno dato una mano. Dispiace molto che anche i  ragazzi non abbiano fiducia in lui, dispiace che un Ambrosini preferisca scaricare indietro o tirare a caso piuttosto che crossare per lui, dispiace vedere un piccolo faraone crogiolarsi nella sua bravura e fiducia in sé stesso a sfociare quasi in orgoglio presuntuoso e Inzaghi  resta a congelarsi in area, con solo due occasioni vaghe, fermate inesorabilmente dalla buona difesa novarese. Si è sentita notevolmente l’assenza di Abate, Bonera spettatore non pagante ha sostituito il buon Ignazio in maniera decisamente non convincente a dimostrazione che abbia tutte le qualità per vestire la maglia azzurra nella Nazionale di Prandelli. Al 13′ del secondo tempo, oltretutto, Allegri toglie Pippo per lasciare a Pato una mezzora di tempo utile a ritrovare il ritmo, peccato che alla fine dels econdo tempo supplementare sia costretto a rientrare negli spogliatoi per altri problemi muscolari (ma è davvero il caso di tenerlo?). Il Papero non trova la porta in 3 occasioni su punizione mentre la rete risulta facile per Radovanovic che,dopo aver punito su punizione proprio l’Inter a inizio stagione riesce a segnare il pareggio, un gol che, nonostante il freddo, costringe le due squadre fuori per i tempi supplementari. Allegri si convince a rimettere Abate, il gioco cambia immediatamente e infatti finalmente Pato segna e il Milan è di nuovo in vantaggio, un gol facile per lui che parte veloce sul limite del fuorigioco ma nessuno fischia e la porta finalmente è sua. Direi discretamente bene Merkel, tornato dopo un periodo di crescita al Genoa che sembra aver dato i suoi frutti, il diciannovenne ha messo su un fisico da calciatore maturo, ha molta tenacia, tecnica e decisione, non sempre preciso nei passaggi ma convincente. Ambrosini non è il valido sostituto di Van Bommel, non comprendo molti movimenti laterali che rallentano il gioco e non spingono verso la porta avversaria, in ogni caso la scelta era obbligata. Meno male che Ibrahimovic non è stato chiamato in causa, questa sera San Siro è peggio di una ghiacciaia, sarebbe stato un rischio inutile portarlo in campo. Tornando al discorso di partenza, però, la partita di Coppa Italia contro il Novara sarebbe dovuta servire ad accrescere il morale e dimostrare di essere il Milan favorito per lo scudetto e non il Milan da oratorio. A parte la satira e gli scherzi, questa partita deve servire da allarme, ormai è chiaro che qualche problema è presente all’interno della squadra ma, come dovrebbe sempre essere, non sono i giocatori a doversi accollare tutti i problemi. Ricordo un contratto rinnovato proprio questa settimana, ricordo la diatriba per un aumento di stipendio, ricordo la volontà della società e quella dell’interessato: ora il responso, perché i fatti ci sono e di scusanti nemmeno l’ombra. 2-1 ai supplementari, tra nebbia e un freddo disumano: tempo perso, il Milan di sempre avrebbe vinto 4-0 ma in 90 minuti e con le mani in tasca. Arianna Forni, Direttore – www.milanlive.it Altre News Milan-Novara, Coppa Italia, Allegri: per il momento va bene così, aspettiamo il responso medico per Pato Milan: il rientro di PippoMio in..Coppa Italia Milan-Novara, le probabili formazioni del match di Coppa Italia: tridente inedito! Milan, il report da Milanello in vista del Novara: tre big lavorano a parte Roma-Milan, felicità Nesta: Abbiamo fatto bene ma possiamo fare meglio, non siamo ancora al 100% Video Coppa Italia: Sampdoria-Milan 1-2, rossoneri trascinati da Pato Milan, Amelia: “Abbiamo giocato una grande gara” Milan, Maurizio Ganz emozionato per l’esordio del figlio in Champions Posted by Direttore on gen 18 2012. Filed under Editoriali , News Milan , Primo Piano , Ultime notizie . You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 . Both comments and pings are currently closed.

Il Top e il Flop “Speciale Derby”: Diga Van Bommel, Ibra inesistente

MILANO. IL TOP: VAN BOMMEL. Il Milan perde il derby perchè le sue stelle più luminose si eclissano proprio nella serata più importante e, allora, salgono alla ribalta alcuni “gregari”, i giocatori più di sostanza che di qualità, anche se definire gregario uno come Van Bommel non è esattamente appropriato, visto che si tratta di un campione che ha giocato in squadre fortissime come Barcellona o Bayern Monaco, ha vinto tanto prima di arrivare al Milan nella scorsa stagione e ha subito vinto anche in maglia rossonera, conquistando lo scudetto da assoluto protagonista e da perno del centrocampo, al punto da convincere tutto l’ambiente milanista e l’allenatore Allegri in primis che Pirlo non fosse più così fondamentale ed insostituibile. L’olandese è stato uno dei migliori in campo nel derby, perchè ha dominato a centrocampo, ha recuperato moltissimi palloni, ha fatto ripartire l’azione e ha provato a dirigere la manovra rossonera, lenta e involuta nonostante il possesso palla continuo. Van Bommel è stato anche sfortunato, visto che è stata sua l’occasione più ghiotta e più limpida per segnare, ma il suo tiro allo scadere del primo tempo è andato a schiantarsi sulla stessa traversa (e più o meno nello stesso punto) colpita nel derby dello scorso aprile. In quel momento il derby poteva avere una svolta positiva per il Milan e, invece, sapete tutti come è andata a finire, ad ennesima dimostrazione che il calcio è strano e volubile e singoli episodi possono decidere le partite più che le tattiche e gli schemi inventati dagli allenatori. Purtroppo la sfortuna è una componente fondamentale nel calcio (così come nella vita), ma non bisogna giudicare un giocatore dal fatto che un tiro è finito qualche centimetro più in alto di quanto avrebbe dovuto e, infatti, questo episodio non cambia in negativo il giudizio su Van Bommel, che è stato uno dei pochi a metterci quella grinta e quella determinazione che sarebbero sempre auspicabili in una partita importante e ancor più in un derby, dove ci vogliono i classici “undici leoni”. Intorno all’olandese, invece, c’erano alcune “pecorelle” che hanno giocato molto al di sotto delle proprie possibilità e così anche l’olandese ha potuto fare poco per riuscire a sfondare l’organizzato muro costruito da Ranieri, ma è stato uno dei pochi a salvarsi dalla mediocrità generale e per questo merita la citazione, perchè ha dimostrato ancora una volta di essere uno dei pilastri di questo Milan e, infatti, dopo un avvio di stagione tribolato per lui e per tutta la squadra, la sua presenza come efficace diga frangiflutti davanti alla difesa ha permesso al Milan di ritrovare una retroguardia solida e impenetrabile e di compiere una poderosa rimonta, solo momentaneamente interrotta dall’Inter in una serata storta che, dopo tanti risultati utili, ci può anche stare senza fare drammi. IL FLOP: IBRAHIMOVIC. Dicevo ad inizio articolo che il Milan ha perso il derby perchè molte stelle rossonere hanno scelto la serata sbagliata per eclissarsi improvvisamente e fra questa c’è sicuramente Zlatan Ibrahimovic; lo svedese è sicuramente in buona compagnia, ma la sua latitanza fa più scalpore perchè fino ad ora era stato lui il trascinatore della squadra e aveva incantato il popolo rossonero con i suoi gol, i suoi assist, le sue magie e anche diventando elegante rifinitore lontano dall’area come piace tanto ad Allegri. Nel derby, invece, si è improvvisamente rivisto l’Ibra del passato che scompare nelle partite importanti e decisive, un Ibra mediocre che non riesce a liberarsi della marcatura di difensori di alto livello e non riesce ad essere decisivo come ci si aspetterebbe. La sua partita si riassume in un tiro debole e molle verso la porta, in uno spettacolare tentativo di colpo dello scorpione, in qualche tentativo di dribbling o di assist e in poco altro; un Ibrahimovic decisamente poco incisivo che ha cercato di fare il gioco che Allegri vuole da lui, allargandosi e allontanandosi dall’area, ma non è mai riuscito ad essere decisivo come è di solito; ovviamente insieme alla frustrazione è aumentato anche il nervosismo e Ibra è diventato falloso nel finale di partita, perchè è ovvio che lui era uno degli osservati speciali della serata e avrebbe voluto essere protagonista contro il suo passato, come gli era riuscito egregiamente nel derby di andata dello scorso campionato (rigore procurato e realizzato) e nel derby di Supercoppa a Pechino (gol del provvisorio pareggio). Una serata storta può capitare a tutti, ci mancherebbe e a maggior ragione bisogna giustificare uno che ha trascinato il Milan per molte partite fino alla vetta della classifica, ma dispiace che sia successo proprio nel derby, ben sapendo che ora si tornerà a parlare di Ibrahimovic forte con i deboli e debole con i forti. Lui, ovviamente, ha il carattere e la personalità per non farsi condizionare dai giudizi negativi e, anzi, troverà motivo di ulteriore stimolo in questa serata negativa, sua e di tutta la squadra, per cercare il pronto riscatto e tornare ad essere subito il vero Ibra, giocatore meraviglioso e insostituibile, anche perchè fra un mese ricomincia la Champions League, con le partite secche da “dentro o fuori”, quelle che spesso Ibra ha fallito nella sua carriera, come ha fatto in questo derby e siccome immagino che sia stufo di sentirsi sempre ricordare e rinfacciare questo difetto, lui sa come fare a zittire tutti, ovvero deve sfoderare prestazioni molto diverse da quella del derby, in cui è stato anonimo e quasi inesistente, invece che grande protagonista di una serata che tutti i tifosi rossoneri volevano diversa e più esaltante. RIPRODUZIONE RISERVATA.

Milan-Inter 0-1, le pagelle: male Pato e Abate, solito Thiago Silva

Il tanto atteso derby di Milano è andato all’Inter. Match equilibrato e molto combattutto, quello del Meazza. Il Milan ha creato qualche occasione in più degli avversari, ma le poche volte in cui ha tirato in porta, ha trovato un grande Julio Cesar. Cinica l’Inter, che con Milito ha approfittato di un grave errore difensivo di Abate. La corsa scudetto, ora, è più aperta che mai. PAGELLE MILAN-INTER 0-1 Zanetti 7,5 : E’ la dimostrazione che si è un campione, ci si allena e si conduce uno stile di vita compatibile con quello di calciatore, si può giocare al top fino a 40 anni. Suo, al termine di una poderosa azione sulla fascia, l’assist per Milito. Lucio 7 : E’ tornato il difensore insuperabile di due stagioni fa. Maicon 7 : Con Zanetti forma una coppia laterale unica al mondo. Altro che guai muscolari, il brasiliano è in grandissima forma. Attacca e difende con grande continuità. Julio Cesar 7 : Salva il punteggio in tre occasioni. Van Bommel 7 : Decisamente il migliore dei suoi. Nel primo tempo colpisce la traversa con un gran tiro da fuori. Lotta su ogni pallone e vince molti duelli. Se continua così, Galliani gli proporrà il rinnovo del contratto. Emanuelson 6,5 : La sua migliore partita da quando è il Milan. Prima a centrocampo, poi in difesa, è quello che mette più spesso in difficoltà coi suoi dribbling. Milito 6,5 : Il gol decisivo. Prima e dopo non si vede. Ma all’Inter va benissimo così. Thiago Silva 6,5 : Il brasiliano non sbaglia praticamente nulla, come ormai gli succede da diverse partite. Boateng 6,5 : Grande quantità, ma meno qualità del solito. Nagatomo 6,5 : Il giapponese preferisce difendere e lo fa molto bene. Nell’unica occasione in cui si spinge in avanti, l’Inter rischia di sbloccare il punteggio. Ibrahimovic 6 : Lotta con grande ardore, specie nel primo tempo. Però non va mai pericolosamente alla conclusione. Pato 5 : E’ il grande atteso e puntualmente delude. Dopo una decina di minuti si divora il gol che potrebbe cambiare l’esito della partita. Poi, lentamente, sparisce dal campo. Un film già visto troppe volte. Al di là dei comunicati ufficiali, nessuno, ormai, dà per scontato che Pato resterà al Milan anche nei prossimi mesi. Abate 5 : Ancora una volta un derby da incubo. Suo il goffo errore che favorisce Milito e dunque il gol dell’Inter. Altrimenti la sua prova sarebbe stata sufficiente. Pazzini 5 : Impalpabile per tutto il match. Nocerino 5 : Incapace di inserirsi come fa di solito. Nel primo tempo sfiora addirittura un clamoroso autogol. Articoli correlati: Maldini: “Hamsik sarebbe un ottimo colpo per il Milan” Calciomercato Milan: acquisti e cessioni, le percentuali You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

Milan-Inter, tutti gli uomini del derby

MILANO. Correva l’anno 1908 quando, da una costola del club di via Turati, nasceva l’Inter; la leggenda vuole per colpa di alcuni soci dissidenti che non erano d’accordo con la politica decisa a riguardo dei tesseramenti dei giocatori stranieri. Da allora è passato più di un secolo, un secolo nel quale le due squadre sono diventate grandi, e come tra due atleti in gara tra loro, si sfidano e risfidano, sul mercato o sul campo, per decidere quale è la più forte tra le due. La rivalità cittadina è così sentita che nel corso di questa lunga storia, moltissimi sono stati gli uomini contesi dalle due società, sia sul mercato, sia a livello di campo; i trasferimenti da Milan a Inter o viceversa sono infatti molteplici nella storia del calcio; ripercorriamone qualcuno a ritroso. L’ultimo in ordine di tempo, e ancora insoluto, porta il nome di Carlos Tevez: su di lui molto probabilmente qualcosa dirà anche il derby di stasera: infatti il presidente Moratti ha rimandato qualsiasi discorso sull’argentino a dopo il derby, se l’inter tornasse in gioco per lo scudetto probabile che il presidente apra il portafogli per rinforzare la squadra e aiutarla nella corsa per il titolo; argentino che però continua a manifestare la volontà di giocare con Ibra e compagni. Molto probabilmente dovremo aspettare sino a fine Gennaio per saperne qualcosa. Altro derby di mercato è quello che ha visto protagonista qualche estate fa David Suazo: qui i cugini nerazzurri, forti di un preaccordo con il giocatore, riuscirono a spuntarla e si assicurarono le prestazioni dell’Honduregno il quale però, dopo un avvio promettente in precampionato, non rispettò le attese finendo ai margini del progetto. Ma il piatto forte di questa storia sono i “tradimenti”; quei giocatori che, da idoli passano ad essere nemici giurati, rei di essersi venduti al nemico più grande. L’ultimo di questi è tuttora in attività, e stasera sarà in campo a guidare le sorti del Milan: Zlatan Ibrahimovic ha però disputato due anni in maglia nerazzurra, portando nella bacheca di palazzo Durini due campionati e nel proprio palmares un titolo di capocannoniere. Tornando indietro possiamo ricordare Ronaldo, vera e propria icona interista degli ultimi anni ’90, e protagonista con il Milan per un breve periodo. Il Derby giocato dal fenomeno è stato uno dei più accesi, con gli interisti muniti di fischietto, pronti a fischiare qualsiasi movimento del giocatore, e ammutoliti dal suo gol del momentaneo vantaggio [il derby però quella volta finì 2 a 1 per l’Inter]. Oltre a Ronaldo riavvolgendo il nastro della storia troviamo Bobo Vieri [sei mesi al Milan e il grosso della carriera nell’Inter], i trasferimenti di Seedorf e Pirlo, i quali da oggetti misteriosi in casa nerazzurra sono diventati la chiave dei successi rossoneri del Milan Ancelottiano, Maurizio Ganz, il temibile “el segna semper lu” e molti altri, fino ad arrivare a nomi veramente suggestivi che hanno fatto la storia del calcio italiano e del Derby milanese, tanto da meritarsi l’immortalità attraverso l’intitolazione di uno stadio: Giuseppe Meazza. E meno male che almeno su un nome si è tutti d’accordo. RIPRODUZIONE RISERVATA.

Champions League, Henry: Con il Milan voglio esserci!

CHAMPIONS LEAGUE HENRY – Ha fatto la storia dell’ Arsenal . Tante stagioni con i Gunners, tanti gol, poi ognuno per la sua strada. Ora è tornato a Londra ed è stato acclamato da tutti. Alla prima apparizione è risultato subito decisivo ed ha permesso all’Arsenal di andare avanti in FA Cup. Ma Thierry Henry è rimasto un grande professionista e non si è affatto montato la testa: “E’ vero, ho fatto gol, ma non vi aspettate che segnerò in ogni partita. Amo l’Arsenal e mi renderò disponibile anche per giocare 30 secondi o solo un minuto. Sto con i miei compagni e cercherò di aiutarli nello spogliatoio quanto posso”. ‘Titì’ parla poi delle sue possibilità di impiego nel derby con il Tottenham, affermando di voler prender parte anche alla sfida di Champions League con il Milan : “Sarebbe splendido far parte della squadra per giocare contro il Tottenham, dipenderà da fino a quando mi sarà concesso di rimanere. Non dimentichiamo che sono un giocatore dei New York Red Bulls e come capitano ho dei doveri. Ci sarò ancora sicuramente per la sfida con il Manchester United, poi mi piacerebbe essere coinvolto nel match di Champions League con il Milan”. Mauro Nardone – Milanlive.it Posted by Redazione2 on gen 14 2012. Filed under Champions League , News Milan , Parlano i protagonisti , Ultime notizie . You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 . You can leave a response or trackback to this entry

Calciomercato Milan: Di Marzio Shock: “E’ saltato il trasferimento di Tevez”

Clamorosa notizia da Sky Sport 24: E’ saltata la trattativa per portare Tevez in rossonero. L’ha annunciato Gianluca Di Marzio in collegamento telefonico con il tg sportivo di Sky dopo aver ricevuto la notizia direttamente da Adriano Galliani. L’esperto di calciomercato di Sky ha raccontato il retroscena della vicenda; Galliani era a Londra a trattare con il City l’acquisto di Tevez, ma tutto è saltato quando lo stesso Pato ha telefonato all’amministratore delegato per annunciargli la sua intenzione di restare in rossonero. Il Milan si è ritirato ufficialmente dalla corsa a Tevez che a questo punto potrebbe finire all’ Inter oppure allo stesso Psg. Articoli correlati: Galliani: “Berlusconi non lascerà mai il Milan. Cassano? Resterà con noi” Calciomercato Milan, Galliani: “Mister X potrebbe non arrivare”. Intanto si avvicina Monto… You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

Milan, niente interviste a Mediaset nella settimana del Derby

A causa dell’acceso diverbio tra Allegri e il duo Pistocchi-Paparesta di domenica scorsa sul rigore solare concesso al Milan, la società rossonera ha deciso di non rilasciare interviste a Mediaset in questa settimana pre Derby . Questa la nota del cdr di Mediaset: “Con grande rammarico l’assemblea dei giornalisti di SportMediaset deve segnalare pubblicamente un episodio preoccupante sul fronte dei rapporti sport-comunicazione: nella settimana che precede il derby calcistico di Milano, l’Ufficio stampa del Milan ha fatto sapere alla redazione di Sport Mediaset che quest’ultima, contrariamente alla consuetudine, non potrà in questi giorni avere a disposizione interviste a tesserati del club dopo le divergenti valutazioni sul rigore concesso in Atalanta-Milan emerse durante il dibattito televisivo post partita tra l’allenatore rossonero e gli ospiti presenti nello studio di Premium Calcio. L’episodio si qualifica da sé e purtroppo sono sempre più frequenti le ritorsioni delle società di calcio nei confronti dei media che esprimono opinioni non gradite”. Commenta l’articolo nel Forum di Canale Milan URL breve : http://www.canalemilan.it/?p=33442 Scritto da Leonardo Pippa il gen 11 2012. Registrato sotto News .

Top e flop di Inter-Lecce

Top: Diego Milito stavolta lascia l’ormai abituale casella dei flop e si iscrive in quella dei top. Certo, non è più il giocatore di un anno e mezzo fa, quello che trascinava l’Inter alla più bella stagione della sua storia, però, almeno stavolta riesce a buttarla dentro. E se è vero che per gli attaccanti l’aspetto psicologico è importantissimo, più ancora della condizione tecnica, questa rete potrebbe diventare un tassello essenziale nella rinascita dell’ex genoano. Resta solo da vedere se è ormai troppo tardi per tornare ad essere il trascinatore del Triplete e se la società se la sentirà di lasciarlo partire. Quello che tutti, in casa Inter, si augurano, è che la sua carriera riprenda la fase ascensionale e che il Milito dell’ultimo periodo, lasci il posto al grande attaccante di sempre, a Milano o altrove. Flop: in una serata del genere, sembra ingeneroso dover consegnare una onorificenza così scomoda. Quattro reti e quattro pali, era da molto che non si vedevano e in molti si erano ormai assuefatti ad una squadra sparagnina, preda delle amnesie offensive e del logorio dei suoi attempati centrocampisti. Suona perciò abbastanza stonato dover stabilire chi non è stato all’altezza della situazione. Stavolta, a steccare è la coppia centrale formata da Samuel e Lucio, troppo spesso in difficoltà sulle avanzate leccesi, di Muriel in particolare, i quali consentono in più di una occasione agli attaccanti avversari di arrivare a tu per tu con Julio Cesar. E buon per l’Inter che gli avanti giallorossi decidano di fare in anticipo il regalo di Natale, sbagliando facili occasioni che potrebbero complicare non poco la gara di Zanetti e compagni.

Allegri: “Subiamo troppi gol, ma se arriva Tevez…”

Torna il campionato e per il Milan c’è subito l’insidiosa trasferta di Bologna: gli emiliani, reduci dalla sconfitta in Coppa Italia contro la Juventus, hanno evidenziato però una crescita di prestazioni che non può far dormire sonni tranquilli al Milan, alle prese con delle distrazioni difensive evidenziate in Champions League e per nulla piaciute a Massimiliano Allegri . “ E’ chiaro che non si possono subire certi goal, soprattutto nel finale di partita. Speriamo che questi errori non si ripetano e che possa essere di buon auspicio per il match di domani contro il Bologna. Anche nel primo tempo non siamo stati freddissimi, abbiamo avuto l’occasione per segnare altre reti oltre a quelle di Pato e Robinho. Pato? Quando si fanno certi errori non c’è mai la colpa di un solo giocatore. Credo comunque che domani abbia buone possibilità di scendere in campo “, ha dichiarato in conferenza stampa il tecnico rossonero. Le ultime giornate hanno detto che la Juventus non è intenzionata a cedere il passo: “ Da qui alla sosta abbiamo a disposizione tre partite, cioè 9 punti, dobbiamo cercare di fare il massimo. Sono sicuro che per lo scudetto, oltre alla Juventus, che lotterà sino alla fine, ci saranno anche Napoli e Udinese. L’anno scorso abbiamo vinto alla terz’ultima, quest’anno mi accontenterei anche alla penultima. Sappiamo che il Bologna è una buona squadra, lo si è visto anche contro la Juventus”. Viste le continue voci, Allegri non poteva non soffermarsi anche sul mercato: “Sono un allenatore, il Milan ha due professori: Galliani e Braida. La cosa più importante è parlare delle partite che ci aspettano: durante la sosta valuteremo insieme alla società. Abbiamo le idee ben chiare, se non arriverà io sono a posto così. I campioni è sempre meglio averli insieme che contro: se arriverà Tevez andrà a rafforzare un reparto a livello mondiale. Se arriverà avremo un attacco primo al mondo”. Per quel che riguarda la formazione anti-Bologna, poi, allegri non ha nulla da nascondere la annuncia con largo anticipo, escludendo il portiere: “ Abate, Thiago, Yepes, Antonini, Van Bommel, Aquilani, Seedorf, Boateng, Pato, Ibrahimovic “. Articoli correlati: Lippi: “Per lo scudetto vedo Milan e Napoli in pole position” Classifica Serie A e prossimo turno: Milan a -4 dalla vetta You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

Calciomercato Milan: doccia gelata Paulinho

CALCIOMERCATO MILAN – Niente Paulinho per il Milan o almeno stando a quando spiega uno degli agenti del centrocampista brasiliano del Corinthians, neo campione del Brasileirao: “ Per Paulinho niente di concreto – ha detto il procuratore intervistato da Terra Esportes – solo dei sondaggi. Il Milan è interessato, ma non ha i soldi per acquistarlo, e anche la Roma è sulle sue tracce” . I rossoneri avrebbero presentato un’offerta da circa 10 milioni di euro, 3 subito per il prestito oneroso e 7 a giugno per il riscatto, ma a quanto pare tale cifra messa sul piatto non sembra bastare. La redazione di Milanlive.it Posted by Redazione2 on dic 8 2011. Filed under Calciomercato , Mercato Milan , News Milan , Ultime notizie . You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 . You can leave a response or trackback to this entry

Inzaghi ha deciso: via dal Milan a gennaio

Si chiuderà a gennaio l’avventura al Milan di Filippo Inzaghi . Ad inizio stagione nessuno avrebbe potuto pronosticarlo, ma ormai il rapporto tra il bomber e l’ambiente rossonero è compromesso definitivamente e, come riporta ‘Il Corriere dello Sport’, Superpippo approfitterà della finestra di gennaio per lasciare Milano e andare a caccia dei record di Raul. Un rapporto deterioratosi alla velocità della luce negli ultimi tre mesi: tutto ebbe inizio con l’esclusione dalla lista Champions, che aveva fatto arrabbiare e non poco Inzaghi, che per il bene della causa, però, aveva accettato il compromesso e si era messo al servizio della squadra. Da lì in poi, però, tante tribune, qualche panchina e pochissimi minuti giocati. L’infortunio di Cassano sembrava potesse riaprire qualche varco per Superpippo, ma Allegri continua a non vederlo e i rossoneri cercano insistentemente Tevez e Maxi Lopez per rafforzare l’attacco. Chiaro segnale che per Inzaghi non c’è più posto in questo Milan: proprio la voglia di contendere all’ex madri dista Raul i primati di gol nelle coppe, spingerà l’attaccante rossonero a preferire le mete continentali piuttosto che i soldi offerti da America, Emirati o Giappone. Non prima, però, di un faccia a faccia con Allegri : prima di andare via da Milano, Pippo vuole capire perché è stato trattato così. Lui che si sentiva, e si sente ancora, una bandiera. Articoli correlati: Calciomercato Milan: a gennaio possibile l’accoppiata Amauri – Montolivo Milan, infortunio Nesta è serio: 2011 già finito You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

Gli Urlautori invadono la città

È stato un contest ricco di colpi di scena quello che ha animato Palermo questa settimana. Il Gatto nero pub ha visto alternarsi sul palco ben 12 band, tra nuove promesse, gruppi ben rodati e dilettanti allo sbaraglio. Vari generi sull’onda del rock hanno fatto vibrare la città. Un evento seguito anche da radio e tv locali, in una settimana che ha visto una serata intera dedicata al metal, una sperimentale ed un’altra dedicata interamente a freddie mercury. Il contest del Nicko’s studio si è basato sul giudizio del pubblico e di tre giurie tecniche composte da musicisti più esperti della scena palermitani. Il sistema di voto non ha aiutato alcune delle band in gara, ma la giuria tecnica si è trovata concorde nel premiare gli Urlautori. Venerdì a partire dalle 21:00 potrete ascoltare in anteprima la loro intervista sui 101.4 o sul sito di rock revolution, il programma radiofonico di crm radio. Da sabato potrete ascoltare e scaricare l’intervista anche da qui.

Come alleviare il mal di gola con il tè caldo

Il tè caldo è un ottimo modo naturale per alleviare il mal di gola e sentirvi meglio. Istruzioni 1 Fate scaldare dell ’acqua. Meglio se avete un bollitore, ma va bene anche una pentola. 2 Aggiungete circa uno o due cucchiaini di miele in una tazza. Versatevi l’acqua calda e mescolate per farlo sciogliere. Il miele è un ottimo modo per avere un sollievo. 3 Ponete in infusione una bustina di tè verde per 3-5 minuti. Potete anche usare il tè nero o il tè rosso.

Come decorare la ringhiera esterna con il tulle per un matrimonio

Anche se i matrimoni e i ricevimenti all’esterno possono usufruire delle decorazioni naturali, nessuna sposa vuole vedere del legno o del metallo spogli di un recinto, di un portico o di un balcone nelle fotografie del suo matrimonio. Decorare questi spazi con del tulle, non solo coprirà le ringhiere, ma aggiungerà un’atmosfera romantica ed elegante alla festa. Mischiate tulle con sfumature che riprendano i colori nuziali a tulle di colore classico, come il bianco e l’avorio. Con un po’di immaginazione e creatività, sarà relativamente facile decorare le ringhiere esterne per un matrimonio. Istruzioni 1 Misurate le ringhiere che dovranno essere decorate e moltiplicate le misure per quattro, per ottenere la quantità di tulle necessaria per completare il progetto. 2 Aggiungete un grande fiocco di tulle al cancello o all’ingresso della location nella quale si terrà la cerimonia nuziale. Lasciate cadere le lunghe code del fiocco, in modo che coprano le parti metalliche. 3 Avvolgete del tulle intorno alle ringhiere di scale o passerelle. Lasciare parti di ringhiere curate scoperte, aggiungerà più naturalezza alle decorazioni. 4 Avvolgete del tulle anche intorno a qualsiasi trave che considerate inguardabile. 5 Drappeggiate il tessuto anche intorno alle ringhiere dei balconi e dei piani. 6 Attaccate il tulle dalle ringhiere fino al centro del tetto e qui concentrate una maggiore quantità di tessuto. Appendete palloncini, una sfera o dei fiori al centro. 7 Rivestite con il tulle anche eventuali staccionate; fate un fiocco su ciascun paletto, usando del nastro di un colore abbinato al resto. Forse potreste anche aggiungere dei fiori al centro di ogni fiocco.