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Milan, Ancelotti: “Sono un uomo da Milan”

Faccia da Milan MILAN, ANCELOTTI: AL MILAN FORSE, ALL’INTER MAI – Così commenta Carlo Ancelotti riguardo al possibile interessamento verso di lui della società nerazzurra:  “Moratti ha pensato a me? Lo ringrazio per le belle parole, ma io sono un uomo da Milan. Se un giorno arrivasse realmente un’offerta io, educatamente, declinerei l’invito”, parole che possiamo leggere su tuttomercatoweb.com . Immaginando un suo possibile rientro al Milan Ancelotti la pensa in questo modo: “Tornare al Milan? Ora alleno al Chelsea. Ma se Berlusconi o qualcun altro del Milan un giorno chiamasse non esiterei un isante. Certi rapporti e certe vittorie non si dimenticano”. E non si può nemmeno dimenticare l’amore e la passione con cui ha giocato in rossonero e ha allenato il Milan. Sarebbe una bellissima immagine quella di Carletto Ancelotti ancora a Milanello, sarebbe il ritorno di un campione che al Milan ha saputo dare davvero tanto e potrebbe anche lui far parte del progetto Champions di cui tanto stiamo parlando nelle ultime settimane. Arianna Forni, Direttore – www.milanlive.it

Milan, Ancelotti: “Ho detto ad Allegri che quest’anno vincerà lo scudetto”

Ancelotti tifa Milan e crede nello scudetto MILAN, ANCHE ANCELOTTI CREDE NELLO SCUDETTO IN ROSSONERO – Come si può evincere dalla Gazzetta dello Sport a tifare Milan non sono soltanto gli appassionati in Italia ma lo stesso Carlo Ancelotti che, in occasione della festa per i 25 anni di presidenza Berlusconi,ha scambiato qualche parola con il mister Allegri augurandosi e pronosticano la rievocazione dell’era Milan, quando la società rossonera si è guadagnata il titolo di club più titolato al mondo e che ora potrà davvero tornare ai vertici:  ” Gli ho detto che quest’anno vincerà lo scudetto, è un tecnico giovane ma molto preparato e già pronto per il Milan” . A questo punto Allegri non avrebbe potuto fare altro che scommettere anche su un Chelsea vittorioso in Champions, possiamo immaginare quanto l’augurio di Ancelotti sia stato gradito per Allegri e per tutta la squadra. Avere la fiducia e la stima di un grande allenatore non può far altro che infondere sicurezza nei giocatori che d’ora in avanti non potranno davvero più sbagliare. Arianna Forni, Direttore – www.milanlive.it

MIlan, Ancelotti: “Tifo Milan, non potrei mai allenare l’Inter”

se tornasse in Italia non andrebbe mai all'Inter MILAN, ANCELOTTI IN ITALIA? MAI ALL’INTER – Carlo Ancelotti ai microfoni di Milan Channel ha parlato di un suo possibile ritorno in Italia, convinto, però, che non andrebbe mai in nerazzurro.  «Io sono un tifoso milanista e non potrei mai allenare l’Inter» ha detto il tecnico del Chelsea, con riferimento a Leonardo ». L’allenatore del Chelsea si è poi dedicato all’argomento più scottante delle ultime indiscrezioni di mercato: il ritorno di Kakà in rossonero:  «Ricky avrebbe avuto un destino diverso se fos­se venuto da me al Chelsea. Qui ci sono meno tensioni rispetto al Real Madrid» . Tensioni che l’hanno visto più volte scontento della situazione attuale, del suo “gioco” e della sua condizione psicologica. Al Milan stava bene, amato dai tifosi e dai compagni di squadra. Ora, però, il suo arrivo dipende da troppe variabili: la partenza di uno degli attaccanti (Pato? Robinho?) e il presunto arrivo di Balotelli. Il mercato scalpita, non manca molto alla sessione estiva e al centro dei giochi continua ad esserci Mino Raiola. Arianna Forni, Direttore – www.milanlive.it

Milan-Napoli: i precedenti “vincenti” del Milan

I precedenti di Milan.-Napoli parlano chiaro: Milan in vantaggio sui numeri MILAN-NAPOLI, I PRECEDENTI, PER IL MILAN SPESSO VINCENTI – Sono ben 125 le sfide in campionato disputate finora tra Milan e Napoli. Il bilancio parla di una supremazia rossonera con 52 vittorie rossonere contro le 33 del Napoli mentre 40 volte la sfida è finita in parità. A San Siro il Napoli ha conseguito nella sua storia 11 vittorie e non vince da 25 anni. Nel 1986 finì 2-1 con i gol di Giordano, Maradona per gli azzurri e Di Bartolomei per il Milan. L’ultima vittoria rossonera è invece più recente e risale al 2008 quando il Milan di Ancelotti riuscì ad avere la meglio nei minuti finali grazie alla punizione di Ronaldinho deviata nella sua porta da Denis. Lo scorso anno l’ultima pareggio tra le due squadre, Campagnaro e Inzaghi inchiodarono il risultato sull’1-1. Marco Cornacchia – www.milanlive.it

Calciomercato: Milan interessato a Drogba

Mercato, anche Drogba nel mirino MILAN, DROGBA NEL MIRINO – Secondo il tabloid britannico The Mail si prospetta un’interessante duello di mercato tra Milan e Inter per la prossima estate. Entrambe le squadre milanesi stanno infatti sondando il terreno in caso di addio al Chelsea di Didier Drogba. Con l’arrivo di Fernando Torres e le scelte tecniche di Ancelotti che gli preferisce spesso Anelka, l’attaccante ivoriano è finito in panchina nelle ultime quattro partite e starebbe pensando di cambiare aria a fine stagione. Drogba, 33 anni, è al Chelsea dal 2004 e un suo addio ai blues è tutt’altro che improbabile. Certamente in caso di partenza saranno molte, oltre alle due milanesi, le squadre interessate ad uno degli attaccanti più forti del panorama europeo. Marco Cornacchia – www.milanlive.it

Chievo-Milan, Allegri: “Abbiamo il dovere di arrivare in fondo in tutte le competizioni”

CHIEVO MILAN CONFERENZA ALLEGRI – Massimiliano Allegri ha parlato di diversi temi alla vigilia della gara contro il Chievo, fondamentale per il prosieguo della squadra rossonera in questo campionato. Ecco le dichiarazioni del tecnico rossonero riportate dal sito ufficiale del Milan ‘www.acmilan.com’: “ Rispetto al Milan-Chievo dell’andata, quando vincemmo 3-1 con due assist di Ibra a Pato, sono cambiati gli interpeti. Quest’anno Pirlo non l’abbiamo quasi mai avuto e per noi lui era ed è fondamentale . Ronaldinho è stato ceduto a Gennaio. Rispetto a quel periodo, la squadra è cresciuta, ha una diversa fisionomia. In ogni caso, in questo momento, in Campionato noi non dobbiamo ripartire, dobbiamo continuare. C’è stato dispiacere per la sconfitta di Champions anche immeritata, ma del Tottenham parleremo solo il mattino dopo Juventus-Milan. Gattuso? No, non ho mai pensato di togliergli la fascia di capitano perchè si è assunto la responsabilità. Ha sbagliato ma la sua carriera dimostra che giocatore è e che uomo è. Dopo la partita ha chiesto scusa alla società, a me, e ai compagni di squadra; ricordo anche che ha finito la gara con 12 punti di sutura al ginocchio: Rino la fascia la merita “. Ecco poi le risposte del tecnico del Milan alle domande sui 25 anni di Milan di Silvio Berlusconi: “ Ripetere i cicli di Sacchi, Capello e Ancelotti non è semplice. Il Milan è pronto per ricominciare a vincere di nuovo, e noi vorremmo farlo quest’anno anche in coincidenza con il 25esimo anniversario della Presidenza. Ho sentito ieri il presidente Berlusconi per un saluto e come sempre ha incoraggiato me e la squadra a proseguire nel nostro lavoro. Per me già è una fortuna essere allenatore del Milan e solo i risultati dirannno se potrò rimanere per più anni, sarebbe il massimo. Però adesso stiamo pensando solo a quest’anno e a provare a vincere qualcosa quest’anno. Io? Assomiglio solo a me stesso e tanti allenatori mi sono stati di insegnamento. I tre grandi nomi della storia del Milan sono Franco Baresi, Paolo Maldini e Marco Van Basten. Più attuali? Dal punto di vista tecnico Ronaldinho e poi Ibrahimovic che sta facendo la miglior stagione della sua carriera “. Sul Chievo: “ E’ una squadra che con le grandi esalta le proprie qualità, capovolge l’azione molto velocemente e ha ottimi giocatori come Pellissier, Moscardelli e Constant. E’ una squadra giovane, con buone gambe. Boateng? Se non succederà nulla di nuovo nell’ultimo allenamento, farà parte dei convocati per Verona. Domani saranno titolari Abbiati, Nesta, Thiago Silva, Van Bommel e Ibrahimovic “. Su Pato: “ Nel calcio non c’è mai niente di scontato, ci sono stati periodi in cui sono stati fuori altri giocatori, siamo una rosa di 31 giocatori e alcuni vanno in tribuna. Pato è un giocatore straordinario, fisicamente sta bene, mentalmente però non è semplice tornare a giocare dopo diversi mesi di inattività. Con lui parlo come con gli altri giocatori, però quando un giocatore sta fuori per più giornate mi sembra ridicolo andare ogni volta a spiegare. Ogni formazione è di fatto una scelta tecnica “. Gli altri temi: “ Ibrahimovic non ha detto che il Milan non è pronto per la Champions; Il Milan con la rosa di cui dispone ha comunque il dovere di andare in fondo in tutte le competizioni , siamo in testa alla classifica, in Semifinale di Coppa Italia e con una situazione aperta negli Ottavi di Champions. Contro il Tottenham nel finale Amelia ha sbagliato e gli è stato detto, la qualificazione è comunque ancora aperta e ne riparleremo. L’Inter? Io non amo fare i conti, in ogni caso mancano ancora 13 partite con 39 punti in palio e la nostra prima inseguitrice è il Napoli . Il Campionato dipenderà molto dagli scontri diretti “. La redazione di www.milanlive.it

Milan: Berlusconi e i suoi 25 anni

25 anni al Milan MILAN, BERLUSCONI E I SUOI 25 ANNI –  25 anni alla guida del Milan e il Presidente del Consiglio autogra una maglia per celebrare questo momento. Domenica pomeriggio a Verona, nella sfida contro il Chievo, i rossoneri indosseranno una divisa speciale per ricordare che Silvio Berlusconi è patron del club di via Turati da un quarto di secolo. Il 20 febbraio del 1986 ha avuto inizio una storia magnifica che continua ancora oggi, a riprova del fatto che le storie d’amore possono durare. Secondo quanto anticipato dal quotidiano La Repubblica, i ragazzi di Allegri vestiranno la classica divisa impreziosita dalla firma, in filo rosso, di Berlusconi proprio sotto la scritta celebrativa “20 febbraio 1986-20 febbraio 2011″ , posizionata tra il marchio dello sponsor tecnico e lo stemma della società. Nei 25 anni di Berlusconi il Milan ha messo in bacheca cinque Champions League (prima Coppe dei Campioni) – sulle sette conquistate dal club nella sua storia – sette scudetti, tre Mondiali per Club, una Coppa Italia, cinque Supercoppe europee e cinque Supercoppe di Lega. Non è bastato nemmeno il coinvolgimento in Calciopoli, al termine del campionato 2005-’06 (con penalizzazione di 30 punti e un’ulteriore penalizzazione di otto da scontare nel campionato successivo) per scalfire la passione del Cavaliere, promettendo, proprio qualche anno fa: «Sarò il presidente del Milan per altri 25 anni». Ambizione, concretezza, fiducia e passione possono portare al raggiungimento di grandi obiettivi. Solo queste caratteristiche possono descrivere il progetto seguito e coltivato da Silvio Berlusconi insieme al Milan, da ben 25 anni a questa parte. Una lunga storia che sarebbe potuta essere raccontata nel dettaglio solo da una grande bandiera rossonera: Demetrio Albertini, con la maglia del Milan (indossata dal 1988 al 2002) ha vinto cinque scudetti, tre Coppe dei Campioni, una Coppa Intercontinentale e quattro Supercoppe Italiane. Albertini ha esordito a soli 17 anni, il suo album dei ricordi è colmo di immense soddisfazioni, e il suo palmares ne è la dimostrazione. «Quello che Berlusconi ha dato al Milan – spiega Albertini all’ANSA – è l’ambizione di essere al top. Quando è arrivato, un anno dopo lo spareggio per la Coppa Uefa, disse che il Milan doveva diventare la squadra più forte del mondo. Questa volontà ferrea spiega tante cose. L’intera organizzazione della società e del gruppo è stata costruita non solo per vincere, ma per raggiungere l’obbiettivo che Berlusconi aveva in testa». L’ex capitano non vuole pensare nemmeno per un secondo alle malelingue che vedono un cinico business calcistico dietro la grande passione e l’amore che il Cavaliere nutre per il Milan. «No, non è vero – asserisce – al contrario la gestione economica è sempre stata avveduta. Ha prevalso invece la cultura del lavoro e dell’appartenenza. La gran parte del gruppo in quegli anni proveniva da Milano. L’attaccamento alla maglia era quasi spasmodico ». «Quello che è vero – aggiunge l’attuale vicepresidente della Figc – era la presenza forte e costante di Berlusconi a Milanello, dove veniva ogni sabato. Dispensava consigli, formulava osservazioni, esprimeva pareri di ogni tipo. Ad esempio, una volta quando ero molto giovane, stavo percorrendo il tragitto che dallo spogliatoio porta alla foresteria ma – vista l’alta temperatura – avevo rinunciato a mettermi le calze. Berlusconi notò questo dettaglio e mi fece presente come la vita di un giocatore sia lunga e vada preservata dai malanni. Dunque sarebbe stato più saggio indossare un paio di calzettoni. Ma riconobbe anche di essere un rompic…». «Berlusconi – è il ritratto tracciato da Albertini – iniziava a parlare di un argomento e poi alla fine si buttava sulla tattica. Potrei definirlo un allenatore politico. Le teorie le spiegava molto bene, poi in campo Š sempre un’altra musica…» . «Con me – sottolinea – è sempre stato corretto, riservandomi parole equilibrate e consigliandomi quando ero appena un ragazzo. Non siamo rimasti in contatto costante, ma quando capita di vederci, ci salutiamo sempre con affetto» . Nella bacheca rossonera sono arrivate un’altra Champions League (2003) a quasi dieci anni dall’ultimo trionfo continentale e la prima Coppa Italia dell’era Berlusconi. Nel 2003-2004, invece, il diciassettesimo scudetto e la quarta Supercoppa europea. Ancelotti ha chiuso la sua parentesi nel 2009, lasciando spazio al brasiliano Leonardo. Il verdeoro ha detto addio dopo una sola annata caratterizzata dal rapporto “vivace” con il presidente che ha deciso di puntare sul toscano Massimiliano Allegri (all’epoca alla guida del Cagliari). E sarà proprio Allegri ad avere l’onore di vedere i suoi ragazzi in campo con quella maglia autografata dal Presidente del Consiglio, questa domenica 20 febbraio, al Bentagodi. Sarà un giorno importante per il mondo calcistico ma anche per una grande società: una somma di grandi risultati a dimostrazione del fatto che un buon lavoro e tanta passione servono davvero al mondo dello sport. Arianna Forni, Direttore – www.milanlive.it

Milan-Parma: a San Siro storiche emozioni, ma i numeri sono sempre rossoneri.

Se torniamo al recentissimo passato è chiaro che Milan-Parma a campi ovviamente invertiti, sarà ricordata per la bordata di Andrea Pirlo che regalò tre punti importantissimi ai rossoneri(era il girone di andata). Domani però va in scena la sfida in quel di San Siro, il ritorno, ma anche il remake di una sfida che negli anni ha segnato una pagina storica del calcio italiano per le emozioni e i numeri che ha esplicato. Ultima sfida nella scorsa stagione al “Meazza”, positiva per il diavolo che si impose 2-0 grazie ad una doppietta di Marco Borriello, ora centravanti della Roma di Ranieri. Milan-Parma è andata in scena 19 volte; 11 sono state le vittorie, 6 i pareggi e 2 sole le vittorie dei ducali. I rossoneri hanno al loro attivo 34 reti; la metà (17) quelle realizzate dal Parma. L’ultima vittoria del Parma in casa Milan risale alla stagione 96-97, quando sulla panchina ducale siedeva un certo Carletto Ancelotti. L’ incontro terminò 1-0 frutto della rete croata di Mario Stanic. Da allora sempre vittorie rossonere, intervallate due anni fa dal pari (1-1), reti di Seedorf e Pisanu. Preme ricordare una storica vittoria del Parma al Meazza, targata 1993, che terminò col risultato di 1-0 grazie alla rete del colombiano Faustino Asprilla. In quell’occasione il Milan terminò una striscia di 58 risultati utili consecutivi. Gennaro Manolio

Milan Parma, i precedenti

Milan e Parma, si sono incontrate a San Siro 19 volte : sono ben 11 le vittorie rossonere , 2 le sconfitte , 6 i pareggi. Il diavolo ha siglato in totale 34 reti mentre il Parma solo la metà, 17 . L’ultimo precedente a San Siro tra Milan e Parma, risale alla scorsa stagione, quando all’11’ giornata, una doppietta di Marco Borriello regalò la vittoria ai rossoneri. Per l’ultimo successo dei ducali bisogna tornare indietro di quasi 15 anni, alla stagione 1996-1997, quando ad allenarli c’era, udite udite, Carlo Ancelotti. Si imposero per 1-0 con rete di Stanic. Due stagioni fa, invece, ci fu l’ultimo pareggio : al vantaggio di Seedorf al 53’ rispose Pisanu al 73’. E’ storica la sconfitta riportata dal Milan nel 1993 perché interruppe la striscia positiva rossonera di 58 risultati utili consecutivi. La partita terminò 0-1 con gol di Asprilla. Valentina Ligas

Milan-Parma, solo due le vittorie dei ducali a San Siro

MILAN – PARMA: I PRECEDENTI – Metabolizzato il pareggio esterno contro il Genoa, il Milan incontra sul suo cammino il Parma. La partita si giocherà Sabato alle 18 al Meazza. Le due squadre si sono affrontate 19 volte a San Siro, con 11 vittorie rossonere, 6 pareggi e 2 vittorie gialloblu. L’ultima vittoria parmense a Milano risale al lontano 1996 quando Mario Stanic regalò i tre punti alla squadra allora allenata da Ancelotti. L’ultima vittoria rossonera è della stagione scorsa grazie alla doppietta di Borriello. All’andata il Milan trionfò per 1 a 0 con gol da cineteca di Pirlo. Per i nostalgici Milan – Parma è una partita ricca di significato, da ricordare sicuramente l’addio di Arrigo Sacchi nel campionato del 1990. Alessandro Oggionni – www.milanlive.it

Calciomercato Milan, Andrea Pirlo conteso tra Chelsea e Real Madrid

Andrea Pirlo, Metronomo Rossonero CALCIOMERCATO MILAN, CHELSEA MILAN REAL MADRID PIRLO – Mentre in casa Milan le trattative per i rinnovi dei “senatori” latitano, cominciano a profilarsi nuovi e importanti scenari di mercato per Andrea Pirlo , una delle colonne del Diavolo e della Nazionale . Il metronomo rossonero, che tra poco rientrerà dall’ennesimo infortunio stagionale, secondo il portale britannico “ imscouting.com ”, sarebbe infatti entrato nelle mire di Chelsea e Real Madrid . Il club londinese,  già in passato molto vicino al calciatore, voluto fortemente in estate dal mentore Carlo Ancelotti , avrebbe una corsia preferenziale verso il giocatore, che potrebbe dunque tentare l’esperienza all’estero. Resta da vedere se il Milan si muoverà per cercare di trattenere il regista ex Inter. Paolo Pietro Giannetti – www.milanlive.it

Milan: contro il Lecce rinascerà il Milan, con Nesta in campo

Milan che recupera, contro il Lecce Nesta in campo  MILAN, NESTA SARA’ IN CAMPO CONTRO IL LECCE, INTANTO GALLIANI CERCA RINFORZI PER LA SUA SQUADRA – Già nella partita d’andata, la prima di questa stagione, il Milan si era mostrato vincente, come ha saputo confermare aggiudicandosi il titolo di campione d’inverno. Massimiliano Allegri aveva esordito, sulla panchina del Milan, proprio contro il Lecce, vedendo segnare ben quattro gol, contro lo zero del Lecce di De Canio, da parte di Pato (doppietta), Thiago Silva e Inzaghi. Anche senza Ibrahimovic e Robinho in campo Allegri ha saputo vincere sbaragliando gli avversari. Domenica, invece, ci saranno sia lo svedese che il brasiliano a mettere ancora più pressione alla squadra leccese. Un rientro importante per Allegri, però, sarà soprattutto quello di Alessandro Nesta che non ha partecipato alle ultime due partite per un risentimento muscolare al polpaccio. Il difensore è guarito nel migliore dei modi e domenica 16 gennaio, alle 20.45, giocherà in coppia con Thiago Silva (autore di un gol nella partita di andata). Ancora problemi per Christian Abbiati, costretto, causa dolori muscolari proprio al polpaccio, a restare ancora fermo lasciando il posto tra i pali a Marco Amelia. L’infermeria di Milanello è in via di svuotamento: anche Mathieu Flamini ha risolto il suo problema al ginocchio e potrebbe partire titolare nel centrocampo che vedrà il rientro di Ambrosini dopo la squalifica. Allegri avrà quasi tutta la rosa a disposizione, addirittura Andrea Pirlo, contro il Lecce, rischia di rimanere in panchina a guardare. Lo stato di forma di Pirlo non è dei migliori, causa lo stop di un mese dall’infortunio alla coscia nella gara, persa, contro la Roma. A Lecce si vedrà un Milan più compatto e meno improvvisato di quello artefice del pareggio al Meazza contro l’Udinese sabato scorso. «Inter e Lazio non mi preoccupano – ha detto Robinho a Sportmediaset – se facciamo le cose bene vinciamo noi». Fuori casa, dopo la sconfitta nella prima trasferta di Cesena, in campionato la squadra di Allegri non ha mai più perso infilando otto risultati utili consecutivi con sei vittorie e due pareggi. Domani sarà il giorno di Antonio Cassano che verrà presentato a Milanello dall’amministratore delegato Adriano Galliani che, nel frattempo, si sta guardando intorno per dare ad Allegri ancora qualche rinforzo. L’ultimo nome fatto in Inghilterra dal Daily Mail è quello del portoghese del Chelsea Jose Bosingwa  , difensore esterno che coprirebbe la lacuna principale della rosa del Milan. Acquistato nell’estate 2008 per 18 milioni di euro, Bosingwa, 28 anni, è in scadenza di contratto a giugno e il club di Ancelotti non pare intenzionato a trattenerlo. In Brasile, dove hanno mangiato spesso insieme, Galliani e Enrico Preziosi hanno forse parlato anche di Domenico Criscito ma il presidente del Genoa è pronto a cederlo solo per parecchi soldi e difficilmente il Milan sarà disposto ad accontentarlo. L’amministratore delegato rossonero ha per ora escluso dalla rosa dei potenziali acquisti a centrocampo Mark Van Bommel, causa l’età forse troppo alta dell’olandese. Probabilmente trascorreranno ancora alcuni giorni prima di sapere con certezza quali saranno i possibili, e realistici, investimenti della società di Via Turati. Non è detto che il nome di Van Bommel non possa tornare attuale. Arianna Forni, Direttore – www.milanlive.it

Mercato Milan: in arrivo un terzino, forse Bosingwa, dal Chelsea

Bosingwa, forse nuovo terzino del Milan MERCATO MILAN, SI PARLA DI BOSINGWA COME NUOVO TERZINO – Jose Bosingwa, il portoghese atualmente del Chelsea, potrebbe essere la soluzione ai problemi del Milan per completare la linea difensiva. E’ da qualche tempo che Allegri si è messo alla ricerca di un terzino di valore e, forse, Bosinguwa è la soluzione più adatta ai rossoneri. È quanto scrive oggi il Daily Mail, secondo cui i dirigenti inglesi, a conoscenza dell’interessamento rossonero, sarebbero propensi a lasciar partire il nazionale del Portogallo. Acquistato nell’estate 2008 per 18 milioni di euro, Bosingwa, 28 anni, è in scadenza di contratto proprio a giugno e il club di Stamford Bridge non pare intenzionato al rinnovo. Da qui l’inserimento del Milan che potrebbe approfittarne per assicurarsi il cartellino del portoghese a costi ridotti. La provenienza da una squadra come il Chelsea fa di questo giocatore una carta di sicura valenza nel mondo del calcio, non resta che trovare un accordo tra le due società e capire se Ancelotti deciderà di tenersi il suo terzino fino a scadenza oppure cederlo già adesso. Arianna Forni, Direttore – www.milanlive.it

Berlusconi saluta Ronaldinho

Era il pupillo del presidente ma anche lui si è dovuto rassegnare a perderlo Silvio Berlusconi ha salutato Ronaldinho e dato, invece, il benvenuto ad Antonio Cassano al Milan. “ Mi dispiace per Ronaldinho che è il più grande giocatore al mondo per quanto riguarda la rapidità di pensiero ed esecuzione, ma è stata sua la scelta di tornare in Brasile. Sono molto contento per l’arrivo di Cassano, che è il piu’ grande talento italiano ”. Prosegue: “ Ronaldinho è anche un’ottima persona. Gli auguriamo, se deciderà di riconsegnarsi alla fatica e all’allenamento, cosa che negli ultimi tempi aveva dismesso di fare, di continuare fino a 35 anni “. Come si era già capito quando Ancelotti era ct del Milan il Gaucho ha sempre faticato ad allenarsi con costanza. Valentina Ligas

Milan: Leo “Un sogno che si avvera”….ma

MILAN LEONARDO ANCELOTTI GALLIANI-Quando ha sostituto Carlo Ancelotti, Leo un uomo fortemente voluto dai dirigenti rossoneri ed in particolar modo da Galliani, l’ormai allenatore nerazzurro aveva pronunciato anche nell’occasione della presentazione in rossonero le fatidiche parole: “Un sogno che si avvera”. E’ difficile capire, per i rossoneri e non solo, la scelta a dir poco incoerente di Leo. Come può essere “Un giorno speciale” la presentazione come allenatore del Milan,  e pronunciare con lo stesso entusiasmo(se non di più) le medesime parole nel giorno della conferenza stampa ad Appiano ? Difficile capire come si riesca a provare tutto quell’affetto(stando alle sue dichiarazioni) per il Milan e provarlo allo stesso tempo anche per l’Inter, rivale storica ? Vincenzo Miluccio-www.milanlive.it