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Milan 2012-13: prime ipotesi

Primi allenamenti, prime prove di trasmissione, prime gare: gli indizi di ordine tattico sono stati raccolti e prendono le mosse dal recente passato. I mezzi d’informazione tradizionali ci dipingono una squadra ancorata ad un solo modulo, noi, che tradizionali non siamo, da tempo tentiamo di sensibilizzare la visione della squadra circa la sostanza, non accontentandoci delle etichette, ricercando “i principi” che la muovono.

Obbedisco! Sissignore!

Garibaldi e Vittorio Emanuele compagni di squadra di Lodetti… Siamo entrati in possesso di alcuni dialoghi tra il “vicepresidente vicario plenipotenziario amministratore delegato ed EX re del mercato” e il nostro presunto allenatore nonchè marionetta telecomandata dalla dirigenza. Si tratta di dialoghi molto drammatici che spiegano bene il momento rossonero e permettono, allo stesso tempo, di individuare il grande carattere del genio della panchina

Chi semina raccoglie

Primi allenamenti e amichevoli : gli staff  delle squadre stanno coltivando ed innaffiando quella base fisica sulla quale poi i team dovranno germogliare in termini di gioco e risultati; la differenza più grande sta nella comunicazione tra tecnici e il nuovo responsabile dei preparatori. Promoveatur ut amoveatur , dicevano quei volponi dei Latini e, la dove si lavorava su binari vicini ma paralleli, determinati dal lungo regno Tognaccini, la comunicazione tra le due componenti che gestiscono quest’anno la preparazione della squadra è certamente meglio concertata

Non è abituato!

il giornalista che aveva fatto la domanda viene frustato… Nervoso, preoccupato, irritato: sono state scintille questa mattina tra Adriano Galliani ed i giornalisti che lo aspettavano davanti all’ingresso degli uffici della Lega di Serie A , in via Rossellini a Milano. Appena arrivato, con l’a.d.

Max Il Mago

Massimiliano Allegri parte di già ad handicap: far le nozze coi fichi secchi la mission , il bel giuoco la Stella Polare da seguire… ci si domanda con quali mezzi, con quali giocatori . Il Milan ad oggi si chiama fuori dalla contesa per lo scudetto, e pure raggiungere la qualificazione per il secondo posto -leggi Champions- pare non essere più determinante, stante le linee strategiche che emergono: si parte con le polveri bagnate

Una stagione fallimentare

Ed eccomi qua a fare il mio sermone, chiedendo scusa a Gian se rubo il suo copyright, da me utilizzato in maniera indegna. Io ritengo che l’aggettivo migliore per descrivere la stagione appena conclusa è, scusate la forse banalità del termine, FALLIMENTARE. Hanno fallito bene o male tutti, sotto diversi punti di vista e nei rispettivi ambiti di competenza. Iniziamo dall’alto, oppure dal basso visto che ormai il suo interesse per la squadra è giunto ai minimi storici, ossia dalla proprietà. Se a cavallo fra gli anni ’80 e ’90 il Milan era diventata la squadra migliore al mondo, rivoluzionaria, scintillante e divertente, lo deve senza ombra di dubbio alla passione ed alle intuizioni di Silvio Berlusconi. Non sto a cimentarmi nel discorso che forse è servito più il Milan a Berlusconi che viceversa e bla bla bla. Mi attengo ai fatti non alle supposizioni. E quindi, la scelta di Arrigo Sacchi in panca, gli acquisti dei migliori giocatori in circolazione (Van Basten, Gullit, Donadoni, Ancelotti, …). Un godimento averli visti giocare. Siccome però non si può ragionare al passato, non si vive di ricordi e le medaglie appuntate sul petto alla fine ingialliscono e prendono polvere, non è lesa maestà sostenere che, oggi come oggi, Berlusconi è diventato non dico la rovina del Milan, ma almeno una palla al piede, un problema da risolvere. Il presidente che tutti sognano non dico debba essere una persona dotata di competenze calcistiche fuori dalla norma, ma che almeno mettesse i soldi quando devono essere messi e limitare le cazzate e gli interventi a cappella. Dei due nessuno.

E siamo ancora qua…

E siamo ancora qua… appesi su un debolissimo filo di speranza (o di utopia?). Speranza che questa sera possa succedere l’insperato e che la Juve si fermi contestualmente ad una nostra vittoria contro la splendida compagine bergamasca. E siamo ancora qua… senza Thiago Silva perché come al solito le prognosi dei medici del Milan non sono state azzeccate e il brasiliano rimarrà fuori per molto più tempo rispetto alle previsioni.