Il Milan ha assoluta necessità di rinforzare il numero dei suoi centrocampisti. Quelli della rosa sarebbero più che sufficienti ad affrontare le tre competizioni per le quali i campioni d’Italia lottano. Il problema di Massimiliano Allegri è che, ancora per molte settimane, dovrà fare a meno di Alberto Aquilani (infortunato alla caviglia), Gennaro Gattuso (ha appena iniziato la terapia giusta per risolvere i problemi ottici), Mathieu Flamini (si è operato in estate e non è ancora rientrato nel gruppo). Oltre a ciò vanno considerati i frequenti problemi fisici di Clarence Seedorf, che ha pure 36 anni e dunque non può garantire la continuità di un tempo. Il risultato di questa premessa è che al Milan serve almeno un uomo in mezzo al campo. Il sogno sarebbe Riccardo Montolivo , che però la Fiorentina – già alla prese con una stagione molto difficile – non vuole mollare. Si parla tanto di Sulley Muntari . Qualcosa di vero c’è, ma va ricordato che l’interista è impegnato in Coppa d’Africa col suo Ghana (più probabile che arrivi a giugno). I campioni d’Italia potrebbero così puntare su un giocatore già loro per metà. Si tratta di Alexander Merkel (in foto). Il tedesco, 20 anni, sta ben facendo nel Genoa, ma Preziosi ha detto di essere disponibile a trattare il suo ritorno in rossonero. Articoli correlati: Maldini: “Hamsik sarebbe un ottimo colpo per il Milan” Zlatan Ibrahimovic: la Juventus non era aiutata dagli arbitri, anzi You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.
Ultime notizie
Derby all’Inter, Milito riapre il campionato
MILANO. L’Inter batte il Milan grazie a un gol di Diego Milito e riapre il campionato, inserendosi di prepotenza tra le squadre candidate al titolo. Il derby, si sa, è la partitissima, vincerlo significa tanto e non vale solo tre punti, come aveva detto Claudio Ranieri alla vigilia. Sei vittorie di seguito, una difesa inviolabile, un attacco rinato con Milito davvero regale: ma la chiave di lettura è nel gruppo, forte, compatto, gagliardo come ai tempi che furono. E il coraggio di Ranieri di lasciare in panchina Sneijder e confermare Alvarez, una mossa che ha un precedente da allenatore della Roma, quando escluse clamorosamente le due icone giallorosse, Totti e De Rossi. Il Milan di Allegri, sconquassato dalle polemiche legate al caso Pato chiuso ieri sera da Berlusconi, con il favore del pronostico si è piegato. Ibrahimovic ha trovato la saracinesca chiusa, Pato tanto impegno ma – come spesso gli viene rimproverato – troppi fronzoli alla brasiliana. Boateng è stato arretrato a centrocampo, Emanuelson trequartista. Scelte che – come dice il risultato – non sono state felici. ma i rossoneri ultimamente hanno perso qualcosa in brillantezza e lucidità. I loro rivali invece sono in fase ascendente, carichi, grintosi. La vittoria dell’Inter è stata di misura ma meritata, anche perchè è stato annullata una rete a Thiago Motta per un fuorigioco molto dubbio fischiato da Orsato. I nerazzurri non hanno creato tante palle gol ma hanno saputo aspettare il nemico, non hanno strafatto ma usato l’intelligenza, con Ranieri a guidarli come un direttore d’orchestra. La gioia dell’Inter è stata esplosiva, la fine di un incubo, un incantesimo spezzato: basta un gol per riprendersi il posto che le spetta. La partita è iniziata con il solito copione di striscioni (alcuni avvelenati come quelli contro Gattuso e Cassano) e controstriscioni, San Siro esaurito come si vede di rado, tensione. Ritmi alti in campo e proprio in avvio il gol annullato a Thiago Motta sugli sviluppi di un calcio piazzato. Ci prova Boateng con decisione, poi Pato (che poi uscirà tra i fischi). Argina la difesa interista con uno strepitoso Samuel, un ottimo Maicon, un incredibile Lucio, fra i migliori in campo. Una menzione speciale per Julio Cesar che ha parato l’impossibile. Niente da fare per Ibra che prova in acrobazia, un numero bello ma inutile. Al 36′ Alvarez ha sul piede una palla magica ma calcia di sinistro senza convinzione. Il Milan insiste e sul finire del primo tempo Van Bommel colpisce la traversa, arriva Emanuelson come una furia ma Julio Cesar salva. Il derby svolta nel secondo tempo quando al 9′, con il Milan sbilanciato in avanti, arriva il contropiede ‘capitanatò da Zanetti che vede avanzare Milito e lo cerca con un bel lancio. Abate toppa e spalanca la porta al Principe che controlla di destro e calcia di sinistro. È il gol della partita e lui è l’uomo della provvidenza: criticato a ragione, sbiadito e anemico, è tornato il Milito dell’anno del triplete. Una bella storia con il fiuto del gol tornato come per magia: un segno in una squadra dove tutto girava male e, di colpo, adesso tutto è cambiato. Il Milan tenta di riagguantare la partita ma – si capisce – l’impresa è complicata e i cambi tattici non bastano, anzi complicano. Errori sotto porta, scarsa fantasia, Nocerino mediocre, Robinho buttato nella mischia ma proprio non c’è. I diavoli tentano l’assedio ma la difesa nerazzurra rimane composta e attenta. Di certo, il Milan paga la settimana difficile appena trascorsa, il balletto Tevez sì-Tevez no, un pò di sfortuna con Seedorf che prima della partita non è stato bene. Ma c’è una flessione che va analizzata. L’Inter brinda e festeggia: Ranieri è davvero l’uomo giusto al posto giusto. Leggo
Stregati dal ghiaccio
MILANO. Dalla pioggia di Catania, quella che ha fatto sospendere la partita contro la Roma , che verrà ripresa dal risultato di 1-1, al ghiaccio di San Siro della domenica sera. Passando nel mezzo della giornata,di ghiaccio è l’espressione dei tifosi viola all’Artemio Franchi di Firenze, dove la fiorentina perde in casa con il Lecce 0-1. All’ora di pranzo la Lazio batte l’Atalanta per 2-0, nel pomeriggio Parma, Cesena e Chievo battono Siena, Novara e Palermo rispettivamente 3-1,3-1 e 1-0. È ancora pomeriggio e il ghiaccio lo ritroviamo nelle facce dei tifosi di Juventus e Udinese , dove la prima inciampa contro il Cagliari 1-1, mentre l’Udinese perde a Marassi contro il Genoa per 3-2. In serata il ghiaccio lo troviamo anche in campo, quello del Meazza, dove va in scena il derby di Milano. Un campo che nel corso della partita darà problemi alle due squadre, terreno che proviene per la seconda volta da Bordeaux e per la seconda volta si conferma pessimo per un palco scenico così prestigioso come San Siro. Le squadre in campo sono bloccate, c’è un buon equilibrio e la percezione che si ha guardando la partita è che per sbloccare la gara si deve commettere un errore tattico o tecnico. L’errore infatti avviene nella ripresa dove l’Inter riesce a sfruttare uno sbaglio del terzino rossonero Abate e fa il gol che poi deciderà la partita. Qualunque sia il punto di vista , la fede e il tifo ,il derby non è stato come lo aspettavamo, anche questa volta l’espressione ghiaccio è giusta. È sembrato privo di emozioni e freddo dal punto di vista caratteriale , spento e bloccato dal punto di vista tecnico. Il risultato finale vede vincente l’Inter, che riesce a recuperare terreno in classifica sia sul Milan che sulla Juventus, che nonostante il pareggio interno ,riesce a tenersi stretto il primato in classifica. Tutto ancora fermo, stregati dal ghiaccio,aspettando anche il Monday night in stile premier che vede protagonisti Napoli e Bologna al San Paolo. Aspettando un ritorno di campionato da seguire e da vivere ,ancora emozionante. RIPRODUZIONE RISERVATA.
Milan, e se la medicina fosse tedesca?
MILANO. La sconfitta di ieri sera nel derby sembra abbia fatto riflettere non poco la dirigenza rossonera: la squadra ha infatti manifestato un problema che non è passato inosservato agli attenti occhi di Galliani: complice anche l’assenza di Aquilani e il forfait di Seedorf, il quale è potuto scendere in campo solo nel finale per via di un attacco influenzale, il Milan ha prodotto un possesso di palla sterile e senza idee, attaccando l’Inter per vie centrali e producendo una manovra compassata, e facilitando così il compito di una squadra molto brava a difendersi ordinatamente. Ecco che quindi, guardando la carta d’identità di Seedorf, e costretto a rinunciare ad Aquilani per almeno un mese causa infortunio, pare che nelle ore immediatamente successive al Derby Galliani abbia ripreso i contatti, per la verità mai interrotti, con il presidente del Genoa Enrico Preziosi; sul tavolo l’ipotesi di un ritorno già a Gennaio di Alexander Merkel in maglia rossonera: il giovane Kazako-Tedesco molto apprezzato da Allegri era stato mandato alla corte del Grifone in estate per “farsi le ossa”, ma gli è bastato un mese per prendere posto nello scacchiere tattico genoano e diventarne elemento imprescindibile, dimostrando di essere già pronto per il palcoscenico della serie A. Preziosi, fino ad ora molto restio ad avviare un discorso sul giovane, nelle ultime ore ha promesso di ascoltare la volontà di Merkel, che quindi verrà lasciato libero di decidere se rimanere al Genoa o tentare subito il ritorno a Milano: probabile che nella trattativa rientri anche Stephan El Shaarawy, il quale ha in questo momento bisogno di un minutaggio decisamente maggiore per crescere, ma che il Milan non riesce a concedergli. L’affare dunque, con buona pace dei giocatori, potrebbe essere concluso sulla base dello scambio delle comproprietà già esistenti sui due giocatori, con ogni discorso sulle acquisizioni definitive dei due rimandato al mercato estivo. RIPRODUZIONE RISERVATA.
Milano nel bene e nel male
MILANO. E’ stata una domenica sportiva segnata nel nome di Milano quella appena trascorsa, dal sapore agrodolce ma dalle emozioni intense. Decisamente più sanguigne quelle che hanno visto contrapposto Biella a Milano nel basket, più urticanti quelle tra le due compagini di Milano in ambito calcistico. In tutte e due però fondamentale è l’abbrivio come ci si approccia all’evento. Forum che ribolle di passione, la voglia di spingere di un territorio che vede nella pallacanestro non solo uno sport ma anche la cartina tornasole di un territorio e della sua voglia di emergere. Biella è gemellata con Milano, le due tifoserie si cercano e scandiscono il nome della squadra avversaria ma rispettata. La partenza è sprint Milano avanti con un parziale di venti a zero, pronto a descrivere un’altra sconfitta, sarebbe la sesta. Ma per fortuna il basket è diverso, una squadra può anche andare sotto ma può risorgere mettendoci grinta passione e voglia. L’angelico è questo sera, Milano non può nulla, l’inerzia della partita è tutta per Biella, pareggio al ventesimo, più sette al 30’ e più otto alla fine. Il Forum è una bolgia, un fiume in piena, non è la vittoria di una squadra e il trionfo di un territorio. A seguire ci sarebbe il derby di Milano, i presupposti sono buoni la squadra di Venaria ha pareggiato, la seconda di Milano sembra una squadretta di provincia, provocano la grande squadra sul mercato, la stuzzicano e sul campo si comportano come una provinciale vecchia maniera modello nereo rocco. Noi non ci siamo, più fumo che arrosto, se non tiri è difficile vincere. Pato dimostra ancora una volta che è vittima del suo destino, forse è meglio che vada a Parigi, e noi prendiamo gente più convinta, anche lo stesso robinho dimostra di esserci di più. Nulla è perduto e per fortuna si gioca già mercoledì e francamente non credo che Nagatomo alzi qualche trofeo quest’anno. RIPRODUZIONE RISERVATA.
Classifica marcatori Serie A: Zlatan Ibrahimovic perde la vetta
In un sol colpo il Milan perde non solo la vetta della classifica della Serie A , ma anche quella dei marcatori. Ieri, nel derby, Zlatan Ibrahimovic è rimasto a secco con tutta la squadra. Antonio Di Natale è invece inarrestabile . Nonostante la sconfitta dell’Udinese, l’attaccante italiano è andato ancora a segno e si è portato in vetta solitaria con 13 gol. Ibra e Denis lo seguono a quota 12. Edinson Cavani (che gioca stasera) viene ripreso da Miroslav Klose: l’uruguayano e il tedesco hanno realizzato 10 reti. Tornano al gol dopo molto tempo Giovinco (8) e Palacio (7). Per Diego Milito continua il momento magico. L’interista, dopo un pessimo inizio, ora è a quota 7 gol. Con 6 gol Antonio Nocerino è sempre il più prolifico tra i centrocampisti della Serie A. CLASSIFICA MARCATORI SERIE A (18.a giornata) 13 GOL: Antonio Di Natale (Udinese, 3); 12: German Gustavo Denis (Atalanta, 3), Zlatan Ibrahimovic (Milan, 6); 10: Miroslav Klose (Lazio), Edinson Cavani (Napoli); 9: Stefan Jovetic (Fiorentina, 2); 8: Sebastian Giovinco (Parma, 3); 7: Diego Milito (Inter, 7), Pablo Osvaldo (Roma), Rodrigo Palacio (Genoa, 1), Alessandro Matri (Juventus), Emanuele Calaiò (Siena, 2). Articoli correlati: Classifica Serie A e prossimo turno: Milan a -4 dalla vetta Calciomercato, Pato tra Milan e Psg: parla l’agente del brasiliano You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.
Calciomercato Milan: se Tevez sbarca in Italia è solo per i rossoneri, garantisce Preziosi
“Tevez? Vedremo, ora l’Inter ha un suo equilibrio” , dichiara alla fine del derby vinto ieri sera Claudio Ranieri . Una conferma alle voci dell’ultim’ora secondo cui il passaggio in nerazzurro dell’attaccante argentino sia tutt’altro che definito. E il Milan non è assolutamente tagliato fuori. Ne è convinto anche Enrico Preziosi , il presidente del Genoa che nei giorni scorsi pare sia stato coinvolto nell’affare dall’ad rossonero Galliani : “Io non darei per scontato l’arrivo di lui all’Inter – ha dichiarato Preziosi ai microfoni di Radio anch’io lo sport -, continuo a pensare che se verrà in Italia sarà al Milan. Il mio ruolo comunque non è aiutare le altre società a comprare i giocatori”. Articoli correlati: Calciomercato Milan: si tenta l’accoppiata Kakà – Schweinsteiger Calciomercato Milan: Le principali novità di oggi – 29 Giugno 2011 You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.
Classifica e prossimo turno Serie A: Inter ormai vicina al Milan
La giornata di ieri ha completamente riaperto la corsa per lo scudetto. La Juventus non è andata oltre il pari contro il Cagliari. Il Milan ha perso il derby con l’Inter . L’Udinese ha subito una inaspettata sconfitta in casa del Genoa. Tutte le inseguitrici hanno vinto. E stasera tocca al Napoli. In caso di successo contro il Bologna, anche gli uomini di Walter Mazzarri tornerebbero pienamente in corsa per il titolo. La classifica dice che la Juventus è sempre in testa, con un punto in più del Milan e 3 sull’Udinese. Bene la Lazio, che ora è a -5. La rimonta dell’Inter è clamorosa. Ora i nerazzurri, che hanno ottenuto 6 vittorie consecutive, sono a soli 6 punti dalla vetta. La Roma è a -11, così come il Napoli, che però stasera – come detto – ha la possibilità di accorciare ancora di più la classifica. Per quel che riguarda il prossimo turno di Serie A, il match più equilibrato è sicuramente Inter-Lazio. La capolista Juventus è ospite dell’Atalanta. Il Milan cercherà il riscatto sul campo del Novara, ultimo in classifica. CLASSIFICA SERIE A : Juventus 38, Milan 37 , Udinese 35, Lazio 33, Inter 32, Napoli 27*, Roma 27, Genoa 24, Chievo 23, Parma 22, Cagliari 22, Catania 22, Palermo 21, Fiorentina 21, Atalanta 20, Siena 18, Bologna 18*, Cesena 15, Lecce 12, Novara 12. PROSSIMO TURNO (19.A GIORNATA): Sabato 21 gennaio : Atalanta-Juventus (ore 20,45); Domenica 22 gennaio : Bologna-Parma (ore 12,30); Cagliari-Fiorentina, Lecce-Chievo, Novara-Milan , Palermo-Genoa, Roma-Cesena, Siena-Napoli, Udinese-Catania (ore 15,00); Inter-Lazio (ore 20,45). Articoli correlati: Il Milan in visita ad Adidas prima di tornare in Italia Melissa Satta e Kevin Prince Boateng, che coppia (video e foto hot della soubrette) You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.
Milan-Inter 0-1, le pagelle: male Pato e Abate, solito Thiago Silva
Il tanto atteso derby di Milano è andato all’Inter. Match equilibrato e molto combattutto, quello del Meazza. Il Milan ha creato qualche occasione in più degli avversari, ma le poche volte in cui ha tirato in porta, ha trovato un grande Julio Cesar. Cinica l’Inter, che con Milito ha approfittato di un grave errore difensivo di Abate. La corsa scudetto, ora, è più aperta che mai. PAGELLE MILAN-INTER 0-1 Zanetti 7,5 : E’ la dimostrazione che si è un campione, ci si allena e si conduce uno stile di vita compatibile con quello di calciatore, si può giocare al top fino a 40 anni. Suo, al termine di una poderosa azione sulla fascia, l’assist per Milito. Lucio 7 : E’ tornato il difensore insuperabile di due stagioni fa. Maicon 7 : Con Zanetti forma una coppia laterale unica al mondo. Altro che guai muscolari, il brasiliano è in grandissima forma. Attacca e difende con grande continuità. Julio Cesar 7 : Salva il punteggio in tre occasioni. Van Bommel 7 : Decisamente il migliore dei suoi. Nel primo tempo colpisce la traversa con un gran tiro da fuori. Lotta su ogni pallone e vince molti duelli. Se continua così, Galliani gli proporrà il rinnovo del contratto. Emanuelson 6,5 : La sua migliore partita da quando è il Milan. Prima a centrocampo, poi in difesa, è quello che mette più spesso in difficoltà coi suoi dribbling. Milito 6,5 : Il gol decisivo. Prima e dopo non si vede. Ma all’Inter va benissimo così. Thiago Silva 6,5 : Il brasiliano non sbaglia praticamente nulla, come ormai gli succede da diverse partite. Boateng 6,5 : Grande quantità, ma meno qualità del solito. Nagatomo 6,5 : Il giapponese preferisce difendere e lo fa molto bene. Nell’unica occasione in cui si spinge in avanti, l’Inter rischia di sbloccare il punteggio. Ibrahimovic 6 : Lotta con grande ardore, specie nel primo tempo. Però non va mai pericolosamente alla conclusione. Pato 5 : E’ il grande atteso e puntualmente delude. Dopo una decina di minuti si divora il gol che potrebbe cambiare l’esito della partita. Poi, lentamente, sparisce dal campo. Un film già visto troppe volte. Al di là dei comunicati ufficiali, nessuno, ormai, dà per scontato che Pato resterà al Milan anche nei prossimi mesi. Abate 5 : Ancora una volta un derby da incubo. Suo il goffo errore che favorisce Milito e dunque il gol dell’Inter. Altrimenti la sua prova sarebbe stata sufficiente. Pazzini 5 : Impalpabile per tutto il match. Nocerino 5 : Incapace di inserirsi come fa di solito. Nel primo tempo sfiora addirittura un clamoroso autogol. Articoli correlati: Maldini: “Hamsik sarebbe un ottimo colpo per il Milan” Calciomercato Milan: acquisti e cessioni, le percentuali You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.
Milan – Inter 0-1: le coreografia della Curva Sud e della Curva Nord
15 Gennaio 2012 – “ Fin dall’antichità, tutta mia la città “. Questo lo striscione che ha accolto le due squadre in campo poco prima del fischio di inizio, realizzato dai ragazzi della Curva Sud Rossonera per ricordare agli interisti come il Milan sia stato fondato ben 11 anni prima dell’Inter, e che quindi, non solo per prestigio, ma anche per motivi anagrafici è la prima squadra di Milano. Dall’altro lato, nella Curva Nord interista, uno striscione con la scritta ‘Una storia d’amore per lei’ ed una bella coreografia fatta con le bandierine. Purtroppo nella curva interista sono stati esposti un paio di striscioni di pessimo gusto su Gattuso e Cassano ed i loro rispettivi problemi di salute. Come spesso accade, l’interista medio riesce a distinguersi negativamente. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.
Milan-Inter, tutti gli uomini del derby
MILANO. Correva l’anno 1908 quando, da una costola del club di via Turati, nasceva l’Inter; la leggenda vuole per colpa di alcuni soci dissidenti che non erano d’accordo con la politica decisa a riguardo dei tesseramenti dei giocatori stranieri. Da allora è passato più di un secolo, un secolo nel quale le due squadre sono diventate grandi, e come tra due atleti in gara tra loro, si sfidano e risfidano, sul mercato o sul campo, per decidere quale è la più forte tra le due. La rivalità cittadina è così sentita che nel corso di questa lunga storia, moltissimi sono stati gli uomini contesi dalle due società, sia sul mercato, sia a livello di campo; i trasferimenti da Milan a Inter o viceversa sono infatti molteplici nella storia del calcio; ripercorriamone qualcuno a ritroso. L’ultimo in ordine di tempo, e ancora insoluto, porta il nome di Carlos Tevez: su di lui molto probabilmente qualcosa dirà anche il derby di stasera: infatti il presidente Moratti ha rimandato qualsiasi discorso sull’argentino a dopo il derby, se l’inter tornasse in gioco per lo scudetto probabile che il presidente apra il portafogli per rinforzare la squadra e aiutarla nella corsa per il titolo; argentino che però continua a manifestare la volontà di giocare con Ibra e compagni. Molto probabilmente dovremo aspettare sino a fine Gennaio per saperne qualcosa. Altro derby di mercato è quello che ha visto protagonista qualche estate fa David Suazo: qui i cugini nerazzurri, forti di un preaccordo con il giocatore, riuscirono a spuntarla e si assicurarono le prestazioni dell’Honduregno il quale però, dopo un avvio promettente in precampionato, non rispettò le attese finendo ai margini del progetto. Ma il piatto forte di questa storia sono i “tradimenti”; quei giocatori che, da idoli passano ad essere nemici giurati, rei di essersi venduti al nemico più grande. L’ultimo di questi è tuttora in attività, e stasera sarà in campo a guidare le sorti del Milan: Zlatan Ibrahimovic ha però disputato due anni in maglia nerazzurra, portando nella bacheca di palazzo Durini due campionati e nel proprio palmares un titolo di capocannoniere. Tornando indietro possiamo ricordare Ronaldo, vera e propria icona interista degli ultimi anni ’90, e protagonista con il Milan per un breve periodo. Il Derby giocato dal fenomeno è stato uno dei più accesi, con gli interisti muniti di fischietto, pronti a fischiare qualsiasi movimento del giocatore, e ammutoliti dal suo gol del momentaneo vantaggio [il derby però quella volta finì 2 a 1 per l’Inter]. Oltre a Ronaldo riavvolgendo il nastro della storia troviamo Bobo Vieri [sei mesi al Milan e il grosso della carriera nell’Inter], i trasferimenti di Seedorf e Pirlo, i quali da oggetti misteriosi in casa nerazzurra sono diventati la chiave dei successi rossoneri del Milan Ancelottiano, Maurizio Ganz, il temibile “el segna semper lu” e molti altri, fino ad arrivare a nomi veramente suggestivi che hanno fatto la storia del calcio italiano e del Derby milanese, tanto da meritarsi l’immortalità attraverso l’intitolazione di uno stadio: Giuseppe Meazza. E meno male che almeno su un nome si è tutti d’accordo. RIPRODUZIONE RISERVATA.
Milan – Inter 0-1: La tristezza di Tiziano Crudeli e la gioia di Tramontana
Con spirito sportivo abbiamo deciso di proporvi anche in questa occasione la consueta sintesi della diretta realizzata da 7Gold con il commento di Tiziano Crudeli . Questa sera per il derby c’era una doppia postazione al commento, con l’interista Filippo Tramontana a commentare le azioni dell’Inter. Purtroppo Crudeli ha dovuto mandare giù un boccone molto amaro per la sconfitta del Milan, ed anche in questa occasione non sono mancate le scaramucce con gli interisti che continuavano a parlare ossessivamente del gol annullato a Thiago Motta come se non fosse concepibile per un guardalinee commettere un errore in buona fede. Durante la trasmissione ci sono stati un paio di collegamenti telefonici con l’interista Elio Corno , oggi non presente in studio, che ha lasciato intendere di avere qualche serie problema di salute ed al quale tutta la redazione di AcMilanMania.com manda i migliori auguri di pronta guarigione. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.
Video gol Milan – Inter 0-1 – Highlights Serie A (Milito)
15 Gennaio 2012 – Enorme delusione al termine del derby Milan – Inter. Vincendo questa partita i rossoneri avevano l’occasione d’oro per portarsi in testa alla classifica, in virtù del pareggio della Juventus in casa contro il Cagliari del pomeriggio, e soprattutto di escludere definitivamente l’Inter dalla corsa Scudetto, ma hanno fallito questo importantissimo match point perdendo 1-0 contro i nerazzurri. La squadra di Allegri ha anche interrotto la striscia di imbattibilità che in campionato andava avanti dal 2 ottobre scorso quando perse alla Juventus Stadium contro i bianconeri di Antonio Conte. In tre mesi e mezzo e 12 partite giocate erano infatti riusciti a vincere ben 10 incontri pareggiandone due e recuperando tanti punti persi in un inizio di stagione un po’ altalenante. Adesso bisognerà ripartire a correre perché il gol di Milito ha fatto molto male ai rossoneri e molto bene ai nerazzurri che ora sono a -5 in classifica e contano in qualche altro passo falso nel gruppetto di testa per reinserirsi a tutti gli effetti nella corsa allo Scudetto. Il Tabellino della Partita: MILAN-INTER 1-0 MARCATORI : Milito al 9′ s.t. MILAN (4-3-1-2): Abbiati; Abate, Nesta, Thiago Silva, Zambrotta (dal 21’ s.t. Robinho); Boateng, Van Bommel, Nocerino (dal 35’ s.t. Seedorf); Emanuelson; Pato (dal 38′ s.t. El Shaarawy), Ibrahimovic. (Amelia, Mexes, Bonera, Ambrosini). All. Allegri INTER (4-4-2): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Nagatomo; Zanetti, Thiago Motta, Cambiasso, Alvarez (dal 22’ s.t. Chivu); Pazzini (dal 45’ s.t. Forlan), Milito (dal 31’ s.t. Sneijder) (Castellazzi, Ranocchia, Faraoni, Obi). All. Ranieri ARBITRO : Orsato di Schio NOTE : Spettatori 79.522, per un incasso di 3.131.396,30 euro. Ammoniti Boateng, Nesta, Thiago Motta, El Shaarawy per gioco scorretto. Recuperi 2’ p.t., 3’ s.t. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.
Nonostante la sconfitta nel Derby, Allegri promuove il suo Milan
Nonostante la sconfitta nel derby contro l’Inter, Massimiliano Allegri ha trovato dei validi motivi per non perdere il buon umore. A fine gara ai microfoni di Sky Sport, il tecnico rossonero ha preferito guardare più alla prova positiva dei suoi giocatori piuttosto che al deludente risultato. Evidentemente in questa occasione, con la solita emergenza a centrocampo amplificata dall’attacco febbrile che ha colpito Seedorf nel pomeriggio e dall’ infortunio di Aquilani , Allegri non si aspettava nulla di meglio dalla sua squadra. Effettivamente i ragazzi non hanno certo giocato una partita splendida, ma allo stesso tempo neanche l’Inter ha sfoderato una prestazione impeccabile. Probabilmente senza quella leggerezza di Abate che ha consentito a Milito di segnare il gol vittoria, la partita sarebbe terminata con uno 0-0 all’insegna della noia. Insomma per Allegri, fresco di rinnovo , non è il caso di allarmarsi, anche se l’Inter grazie a questo successo ha fatto un grosso passo in avanti in classifica che legittima nuovamente le ambizioni da Scudetto dei nerazzurri. Queste la parole di mister Allegri a Sky Sport. Cosa ridimensiona la sconfitta di stasera? Credo che non ridimensioni assolutamente niente. Oggi è stata una giornata in cui le prime tre della classifica hanno fatto solo un punto e quindi la classifica è rimasta invariata. L’unica cosa è che abbiamo perso il derby e che l’Inter è rientrata nel giro scudetto. Dove sentite di averlo perso questo derby? Credo che la squadra abbia giocato. Ora non ho visto i numeri, ma credo che la partita l’abbiamo fatta noi. Loro hanno giocato aspettando un nostro errore, giocando di contropiede, così è stato, sono stati molto bravi a non darci profondità. Noi non abbiamo creato molto, non era facile perché l’Inter quando gioca in dieci a tenere la palla è una squadra fisica e quindi avevamo la bravura e la fortuna di andare in vantaggio, altrimenti sarebbe stata una partita difficile. Si può dire che non è stata esattamente la settimana ideale per preparare un derby? Credo che sia stata una settimana movimentata, ci voleva un bel risultato nel derby. Fino a oggi eravamo in testa alla classifica e da questa settimana è sembrato che il Milan avesse un miliardo e mezzo di problemi. Il Milan problemi non ne ha, alla fine lotterà per lo scudetto come è giusto che sia e non è una partita come quella di oggi che può ridimensionare assolutamente il Milan. Gol di Milito. E’ stato molto bravo Milito perché l’unica parte della porta dove poteva entrare la palla era quella lì, lui su questo ha delle qualità importanti. Purtroppo, era uno sviluppo dell’azione offensivo che, se si faceva in modo giusto, poteva creare i presupposti per far fare gol a noi. Invece, abbiamo beccato una ripartenza contro la nostra ripartenza. Le mancanze sono state davanti? Abbiamo fatto un buon primo tempo. Ripeto: la forza dell’Inter, soprattutto quando gioca vicino all’area, è quella di giocare con giocatori fisici perché Maicon, Lucio, Samuel, Zanetti stesso, Cambiasso, Thiago Motta, son più giocatori che più hanno spazi stretti e più si difendono meglio. Così è stato. Già nel primo tempo avevamo preso un paio di ripartenze senza che poi succedesse niente. Però, da come è ripartita la gara, l’andamento era quello. Dovevamo stare attenti e non commettere questo errore. Robinho. Forse, vista la partita, l’ho potuto mettere nel secondo tempo, però la squadra stava facendo bene. Emanuelson oggi ha fatto una buona partita da trequartista e l’ha finita bene anche da terzino. Poi, Pato, con le sue qualità, contro Samuel e Lucio, magari nell’uno contro uno, poteva sicuramente creare dei problemi. Pato, soprattutto, ha fatto un buon primo tempo. Poi abbiamo avuto anche un paio di occasioni per pareggiare e non siamo stati lucidi. E’ stato bravo il portiere, andata così. Il Milan non è riuscito a giocare bene perché di fronte c’era l’Inter? Innanzitutto, c’era di fronte l’Inter e quindi era più difficile, poi credo che il Milan stasera forse abbia avuto un dominio territoriale creando meno di quanto si crea di solito. Ma ci sono anche molti meriti dell’Inter. La partita si era incanalata sullo 0-0 e sarebbe stata brutta magari, fino alla fine, con poche occasioni. Purtroppo noi cercavamo di costruire e loro difendevano e ripartivano. Quindi, non era assolutamente facile giocare bene, poi le partite diventano belle quando le sblocchi. Quando stanno sullo 0-0, partite come queste è difficile che siano belle. Alla fine Pato è rimasto. Lei ha subito la decisione di Berlusconi? No, non ho subito alcuna decisione perché è stata, innanzitutto, una scelta societaria come ha detto il presidente. Io non ho mai detto di voler mandare via Pato, anche perché avevamo già perso una attaccante che era Cassano, quindi Tevez doveva andare a rimpiazzarlo. Non è finita per Tevez? Questo non lo so, dovete andare a chiederlo alla società, io devo rimettere apposto i cocci, visto che domenica abbiamo anche Boateng squalificato e non ho più centrocampisti a disposizione. Li abbiamo quasi finiti. Prestazione. Sono contento della prestazione della squadra, mi aspettavo una partita così. Sono soltanto preoccupato di questa possibilità di errore e di questo sviluppo di ripartenze che poteva fare l’Inter. Articoli correlati: Video Milan – Psg 1-0 – Gol di Pato Milan – Psg 1-0, Allegri: “Ora pensiamo all’Atalanta” (Video) You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.
Milan – Inter: le formazioni ufficiali del derby del 15 Gennaio 2012
Sale la febbre per il derby di Milano tra Milan ed Inter. Confermata la formazione ipotizzata alla vigilia per i rossoneri con Abate, Nesta, Thiago Silva e Zambratta in difesa davanti ad Abbiati; Van Bommel, Boateng e Nocerino agiranno centrocampo con Emanuelson invece dietro Pato ed Ibrahimovic. Scelta coraggiosa di Allegri che ha lasciato in panchina Ambrosini e Seedorf per dare spazio ad Emanuelson al posto di Aquilani spostando Boateng sulla linea dei centrocampisti. Ranieri invece ha deciso di lasciare in panchina il recuperato Sneijder puntando sulla stessa formazione che ha battuto il Parma con l’argentino Alvarez dietro a Milito e Pazzini. Il Tabellino MILAN (4-3-1-2): Abbiati; Abate, Nesta, Thiago Silva, Zambrotta; Boateng, Van Bommel, Nocerino; Emanuelson; Pato, Ibrahimovic. A disposizione : Amelia, Mexes, Bonera, Ambrosini, Seedorf, El Shaarawy, Robinho. All.: Allegri INTER (4-4-1-1): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Nagatomo; Zanetti, Motta, Cambiasso, Alvarez; Pazzini; Milito. A disposizione : Castellazzi, Ranocchia, Chivu, Faraoni, Obi, Forlan, Sneijder. All.: Ranieri You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.