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Riceviamo e pubblichiamo…

Negli ultimi giorni si è tanto parlato di Pato,come da parecchio tempo a questa parte. Ultimamente la cosa si è un tantino amplificata, in considerazione anche dell’intervista dal nostro papero in cui parla di uno scarso rapporto con Allegri. Da lì a farlo passare per un caso irrisolvibile il passo è breve,specie per certi giornalisti (se così li si può chiamare) che ci ricamano sopra in un attimo. D’altronde il campionato è fermo,di qualcosa si deve pur parlare. E allora giù titoloni secondo cui Pato non sta bene al Milan,Pato non ha rapporti con Allegri, Pato è mal visto dai compagni di squadra. Per non parlare poi dei ricami di mercato. Non ci voleva un genio a fare 1+1,e infatti è stato fatto. Leonardo dirigente del Psg, Ancelotti nuovo allenatore dei parigini, Pato che parla bene di Carlo e eccoti il titolo: PATO AL PSG! Che grandissimi fenomeni questi giornalisti, roba che anche io, senza nessuna laurea, avrei potuto fare il giornalista se fosse bastato mettere insieme qualche tassello. Della serie, per citare il direttore organizzativo del Milan Umberto Gandini… ( continua )

dagli al papero!

E’ svogliato, persino indisponente in certi tratti della partita. L’allenatore non lo regge più e se se ne andasse, certo, non si strapperebbe i capelli. Ad ogni minimo dolorino si arrende, chiede la sostituzione. San Siro lo fischia. Dite la verità, pensate che stia parlando di Pato vero? NIENTE DI PIU’ SBAGLIATO! Sto parlando di “sua Maestà” Marco Van Basten! Anche a lui, per chi non ha la memoria corta, veniva rimproverato quello che oggi viene rimproverato a Pato. Sacchi era addirittura arrivato al “o lui o io” e (udite udite) San Siro spesso lo fischiava. Il suo “sentire” ogni minimo fastidio lo portò inevitabilmente, alla decisione che gli fece chiudere anticipatamente la sua splendida carriera. Avrebbe fatto bene il Milan ad ascoltare i mugugni di San Siro e la volontà del proprio allenatore, oppure (grazie a Dio) scegliere di andare avanti e credere nel potenziale del cigno? Oggi non c’è Milanista che non rimpianga Van Basten, ma se avessimo ascoltato la “pancia” del tifoso ed il giudizio di Sacchi… ci ricorderemmo di lui come adesso o lo avremmo rimpianto perchè visto incantare le platee di altri tifosi? Pato è ancora un ragazzo, non è un uomo. C’è chi è uomo a vent’anni e chi lo diventa che solo tarda età. Non conviene, per uno con il suo potenziale… ( continua )

una mail a MD

dalla nostra Community riceviamo e pubblichiamo Pagelle della prima parte di stagione Portieri Abbiati 6 prima parte della stagione con qualche ombra poi si riprende un po’ Amelia 6 chiamato in casa a fine novembre è sempre sufficiente tranne a Bologna Difensori: Abate 6,5 parte confermando l’ottimo rendimento della passata stagione confermandosi importantissimo per la squadra Bonera 6 chiamato in causa in tutte le posizioni della difesa,nonostante sia un centrale,porta sempre il suo contributo. Da apprezzare sopratutto la disponibilità a giocare fuori ruolo. De sciglio SV 100 minuti nelle due partite col Pilsen per scoprire il Milan Nesta 6,5 L’arrivo di Mexes era per farlo rifiatare ma il francese non è pronto fino a novembre e lui deve rimandare il meritato riposo fino all’infortunio che lo tiene fermo fino alla sosta. Mexes 6 Dopo alcuni scampoli di partita e la semi amichevole di Pilsen la sua stagione inizia prima della sosta con due impegni non impossibili col Siena e a Cagliari. T Silva 6,5 Dopo un’inizio di stagione da essere umano riprende il posto sul trono della difesa… ( continua )

God save…

E anche quest’anno si torna dalle mie parti… Londra ci vedrà protagonisti, si spera, degli ottavi di Champions League. La stagione passata ci è toccato il Tottenham mentre stavolta faremo visita all’Arsenal. Non un sorteggio facilissimo, anzi, ma certo ci poteva andare peggio se avessimo pescato Bayern Monaco o Real Madrid. Come caratteristiche l’Arsenal potrà metterci in grossa difficoltà. Il loro modo di giocare con i tre davanti parecchio larghi sarà molto pericoloso, cercheranno di allargare il campo per aprire il nostro rombo di centrocampo e, a sinistra, dovremo stare attenti perché Theo Walcott potrebbe mettere in serio imbarazzo il nostro terzino sinistro qualunque esso sia visto che di tre non ne facciamo mezzo buono a meno che la società non si ravveda e decida di tornare sul mercato. Posso garantire che i tifosi dell’Arsenal sono molto felici di questo sorteggio, considerano il Milan in declino rispetto a qualche anno fa e considerano in declino il calcio italiano stesso, a livello europeo in generale. E’ stata mia premura ricordare loro che agli ottavi di Champions noi ci presentiamo con tre squadre e loro con due. La mia opinione è che l’Arsenal… ( continua )

il POST Cagliari-Milan

Missione compiuta, finalmente la prima giornata di campionato e’ stata recuperata e soprattutto vinta, nella delicatissima trasferta di Cagliari. Sotto una pioggia torrenziale, il Milan fa suoi tre preziosi punti che, pur maturati in una serata da non ricordare per il gioco espresso, vanno a pesare sulla classifica in attesa della trasferta ad Udine della Juventus di domani. Se da un lato il Milan e’ stato abile nel portarsi velocemente in vantaggio con il goal di Nocerino in collaborazione con il difensore del Cagliari Pisano, dall’altro ha eccessivamente concesso alla manovra sarda, tenendo di fatto il risultato pericolosamente in bilico, almeno fino al goal di Ibra a meta’ ripresa. E’ vero che la provincia del nostro campionato e’ sempre dura e non e’ mai facile per nessuno vincere su campi ostici come quello di Cagliari, cosi’ come e’ vero che non e’ facile imporre sempre il proprio gioco, ma vista la qualita’ del nostro organico ci aspetteremmo maggiore copertura del campo per tutta la partita. Guardando alla sostanza, come precedentemente detto, e’ innegabile il valore di questa vittoria, anche perche’ si allunga ulteriormente la scia di risultati utili e a dispetto della brutta partenza di inizio campionato, si tiene ormai un passo da scudetto come media punti. Prima di lasciarvi alle pagelle di questa sera ( continua )

vi presentiamo Cagliari-Milan

Countdownr Nemmeno il tempo di metabolizzare i risultati del week end appena trascorso, ed ecco che torna la Serie A. Si recupera la prima giornata, quella celebre per essere stata sospesa per lo sciopero derivante dal mancato accordo collettivo tra Lega e calciatori. Il Milan, di scena a Cagliari, è obbligato ai 3 punti. Innanzitutto per rimanere in vetta e poter poi gustarsi Udinese-Juventus di mercoledi’ in attesa di buone notizie che potrebbero, chissà, lanciare il Milan in vetta. E poi, aspetto non secondario, per passare una sosta serena. Senza voci, senza malumori. Un Natale felice in attesa di preparare la seconda parte dell’anno, che attende il Milan con un tour de force assurdo nei mesi di Gennaio e Febbraio. Un Natale buono solo a pensare a quale regalo aspettarsi sotto l’albero da Babbo Natale Galliani. Ma superare questo Cagliari, in casa propria, non sarà agevole. La squadra del ritornato Ballardini vive un momento interlocutorio.  Dopo il cambio d’allenatore qualcosa è successo, qualche buon risultato, ma il Cagliari stenta a decollare. Probabilmente si attende anche in Sardegna l’arrivo del mercato, per cambiare una situazione che, soprattutto in attacco, non è delle migliori. Rossoblu che, in casa, non sono piu’ quelli degli anni passati, dove le varie salvezze erano costruite proprio al Sant’Elia. Il Cagliari, infatti, ha vinto solo una volta in casa sulle 7 gare disputate. Si tratta del 2-1 al Novara che risale addirittura al mese di Settembre. Poi 5 pareggi ed una sconfitta. 3 soli gol fatti contro i 5 subiti(3 solo dalla Lazio).  Risultato ricorrente è lo 0-0, avvenuto ben 4 volte contro Udinese, Siena, Napoli e Parma. In questi numeri si evidenziano le caratteristiche di quest’anno dei sardi. Ottima compattezza dovuta ad una buonissima fase difensiva, ma… ( continua )

Rassegna Stampa

Dopo Milan-Siena riportiamo le dichiarazioni dei protagonisti riprese dai tre maggiori quotidiani nazionali : Gazzetta dello Sport – Il Milan ” va bene così “. Lo ha detto il presidente rossonero Silvio Berlusconi rispondendo alle domande sull’eventualità di un acquisto di Carlitos Tevez, al termine di Milan-Siena. ” Abbiamo un’ottima rosa e contiamo di vincere il campionato “. Alla domanda su Pato in panchina, il presidente ha risposto rispolverando un suo vecchio pallino, le due punte: ” Preferisco le due punte, perché Robinho oggi ha giocato da trequartista “. Contento anche Philippe Mexes : ” È andata abbastanza bene, non mi aspettavo di stare così bene fisicamente. Sto recuperando piano piano, 8 mesi di stop sono tanti – ha spiegato il francese -. Sto cercando di riprendere la forma migliore prima possibile. Oggi siamo riusciti a vincere una partita fondamentale, adesso dobbiamo continuare su questa strada “. Cresce la tenuta difensiva dei rossoneri che hanno lasciato inviolata la porta di Amelia : ” Non abbiamo preso gol e questo è importante, è la base di tutto e noi abbiamo tanti giocatori di qualità dietro. Oggi il mio pensiero va ad Abate e Nesta che per adesso sono infortunati. Il leader della difesa è Thiago Silva, un grande giocatore. Io non sono al top, ma sto recuperando molto bene e con Taiwo e Bonera cerchiamo di rispondere presente “. Che aldilà del risultato sia stata una partita difficile lo conferma anche il tecnico Massimiliano Allegri : ” Sapevamo che poteva essere una partita complicata, siamo partiti bene e poi ci siamo un po’ spenti. Abbiamo avuto pazienza e abbiamo rischiato anche di andare sotto “. Ma alla fine sono arrivati i tre punti: ” Oggi era importante vincere, magari anche non giocando una bellissima partita”. Il rigore del 2-0 su Boateng? “Mi sembra rigore e mi pare che Nocerino abbia dimostrato di essere da Milan ” Quarta sconfitta consecutiva per il Siena e Sannino spiega l’atteggiamento tattico della sua squadra… ( continua )

il PRE Milan-Siena

” Siamo a due punti dalla Juve, abbiamo un bel gioco. Questa è una stagione positiva. Stiamo rinnovando il contratto di Allegri. Pato? E’ un grande giocatore ” In due frasi Berlusconi ha spazzato via qualche malumore che serpeggiava nell’aria. Parole di per se semplici, diventano di capiale importanza se pronunciate dal Presidente. Dalla situazione Allegri, alla stagione che sembra ancora non voler decollare finendo alla questione Pato. Nessun dramma. Continuiamo come sappiamo. Continuano a essere noi. Questo il messaggio lanciato dal Presidente a tutto l’ambiente Milan. E non solo. Anche avversari e detrattori sono avvisati. È il messaggio giusto per ripartire dopo il brutto e contestato pareggio di Bologna. Le parole giuste per ridare carica in vista delle ultime due fatiche prima delle feste. Obiettivo chiaro : fare 6 punti e sedersi su letto del fiume a aspettare i cadaveri. Qualcosa succederà la davanti. Nelle prossime due giornate ci saranno due scontri diretti, tra Udinese e Lazio questo week end, e tra Udinese e Juventus in settimana. Facendo 6 punti, il Milan arriverebbe senza dubbio a posizioni molto interessanti. Non solo. Si continuerebbe a tenere dietro Napoli ed Inter. Ma, come sempre: una gara alla volta… ( continua )

il POST Bologna-Milan 2-2

Sapevamo che a Bologna non sarebbe stata una trasferta semplice. Per questo, gia’ nei giorni scorsi, auspicavamo che fossero soprattutto la concentrazione e la determinazione il filo conduttore di questa nostra partita. In effetti, l’approccio alla gara e’ stato positivo, con una traversa colpita da Ibra su calcio di punizione e soprattutto con un buon movimento di palla in velocita’, abbiamo da subito sfiorato il vantaggio. Purtroppo, sono i felsinei a trovare con Di Vaio la rete dell’uno a zero. L’attaccante del Bologna, lanciato a rete con un lancio, brucia sul tempo Thiago Silva, insolitamente superato ed insacca con un pallonetto a scavalcare Amelia. La reazione dei campioni d’Italia non si fa attendere e da una bella giocata di Boateng, nasce il passaggio per Seedorf che dalla lunga distanza insacca alle spalle di Gillet. La prima frazione di gara prosegue con un Milan non attento  a concretizzare qualche buona azione offensiva e soprattutto con le grandi proteste del Bologna per un fallo di braccio in area di Seedorf non punito dall’arbitro Rocchi con il calcio di rigore. Qualche minuto prima, anche i rossoneri avrebbero potuto recriminare per un rigore non concesso per una spinta in area ai danni di Acquilani ma tant’e’ che le squadre raggiungono gli spogliatoi sul risultato di parita’, 1 a 1. La ripresa inizia con un Bologna con il dente avvelenato che cerca la seconda rete, sfiorandola con un palo colpito da Di Vaio. Partita tesa, con i rossoblu’ che a fronte del rigore negatogli nel primo tempo, cercano ad ogni minimo intervento di fare pressioni sull’arbitro. E’ al Milan che viene invece concesso il rigore per un fallo di Raggi su Ibra… ( continua )

l’orgoglio dei… 18 NETTI!

RADIO MILAN DAY – FURIO FEDELE (in ESCLUSIVA MD ) risponde, al microfono di Stefania Muzio, alle domande di attualità rossonera fatte dalla nostra Community. Per ascoltare l’intervista clicca QUA   «Fino a quando a capo degli arbitri ci sarà il signor Campanati, per noi del Milan le cose andranno sempre in questo modo: saremo costantemente presi in giro. Questo non è più calcio. A parte la nostra comprensibile e incontenibile amarezza, mi spiace per gli sportivi… credono che il calcio sia ancora una cosa seria. Quello che abbiamo subito oggi è una vera vergogna. Credevo che ci avessero fregato già a Torino contro la Juventus, invece ci presero in giro a metà con l’autocritica di Lo Bello in televisione. Purtroppo per il Milan avere certi arbitri è diventata ormai una tradizione. La logica è che dovevamo perdere il campionato. D’altronde, finche dura Campanati non c’è niente da fare: scudetti non ne vinciamo. Io sono disposto ad andare davanti alla magistratura ordinaria, perché ciò che dico è vero: sino alla Corte Costituzionale. Mi hanno rotto le palle. Ha cominciato anni fa un certo Sbardella; sono cose che tutti sanno: è dunque ora che si dicano. Per vincere lo scudetto dovremmo avere almeno nove punti di vantaggio nel girone di andata. In caso contrario davvero non ce lo lasciano vincere, e se lo avessimo saputo non avremmo giocato. È il terzo campionato che ci fregano in questo modo. Sta scritto da qualche parte che il Milan non debba assolutamente raggiungere la Juventus l’intero articolo QUA

vi presentiamo Viktoria Plzen-Milan

Countdownr Formalità si. Gita in allegria no. Proprio no. Vicktoria Plzen – Milan è di per se una partita inutile per i rossoneri. La qualificazione è cosa certa. Il piazzamento, da secondi in classifica, anche. Tuttavia alcuni fattori dicono che snobbarla e affrontarla senza mordente sarebbe un errore. Per prima cosa c’è una competizione da onorare. Plzen e Bate si giocano infatti ancora l’accesso alla Europa League, e anche se è tremendamente difficile che qualcosa possa ribaltarsi, il Bate ha sacrosanto diritto di avere regolarità. Inoltre una brutta figura non sarebbe il massimo per una squadra che punta ad arrivare in fondo. E il Milan questo vuole scongiurarlo. Troppe volte negli anni i vari Lille, Aek Atene, Zurigo hanno beneficiato di questa situazione per batterci. Infine interviene una questione economica. Ogni vittoria in Champions League ha il suo premio. Nel tal caso si parla di quasi 800mila euro. Non proprio bruscolini in questi tempi. Questo per dire che l’ultima gara dei gironi non andrà giocata come una felice scampagnata. Abituarsi a vincere e non prendere gol è fondamentale se si vuole arrivare in fondo, a qualunque cosa. Dovremmo, in questo senso, imparare da altri campionati e da altri top team, che queste gare le vincono largamente. Con questo non si dice che debbano giocare tutti i titolari, ed alla morte. Ma i tifosi rossoneri si aspettano serietà ed impegno. La trasferta di Bologna, è vero, è molto importante. Ma continuare nella striscia di risultati positivi appena ripartita lo è altrettanto. Il Milan , del resto, vive un momento molto positivo… ( continua )

il POST Genoa-Milan 0-2

Partita collosa questa sera a Marassi per il Milan, sfociata  in una importantissima vittoria, contro il Genoa di Malesani. Dopo un primo tempo difficile e bloccato, anche a causa delle buone occasioni sprecate dai nostri ragazzi, è Ibra a prenderci come sempre per mano, procurandosi il rigore del vantaggio. In una partita come questa, passare in vantaggio dovrebbe essere la “mazzata” decisiva per lasciare gli avversari inermi e senza la forza di provare a ribaltare il risultato. A maggior ragione, visto che il rigore procurato dal nostro campione svedese è costato l’espulsione per somma di ammonizioni al genoano Kaladze, il Milan avrebbe dovuto congelare la partita. Complice forse un clamorosissimo errore sotto porta di Robinho, la squadra ha invece passato, prima del raddoppio di Nocerino, alcuni minuti di sofferenza. Il pressing genoano, unito a nostre gravi leggerezze difensive, ha rischiato di costarci caro e rimettere in pista i nostri avversari. Detto di questa nota negativa, possiamo parlare degli aspetti positivi ed importanti che hanno segnato questa nostra vittoria. La squadra è andata a Genoa per vincere ed ha imposto il proprio gioco, cercando di scardinare una serratissima retroguardia avversaria. Il dato sull’enorme nostro possesso palla non fa che avvalorare la tesi di un Milan incisivo e deciso, che dovrebbe solamente sfruttare meglio… ( continua )