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ESCLUSIVA MD

Ciao Cristiano, approfittando della sosta per la Nazionale vorrei tuo parere su alcuni argomenti che ruotano intorno al Milan. – 5 gare di Campionato e 2 di Champions. Arriva la sosta per la Nazionale ed è indubbio che le cose non siano andate secondo le attese. Tracciamo un bilancio di questa prima parte di stagione. Molto positivo in Champions dove siamo primi davanti al Barça. Al di là delle più rosee aspettative. Negativo in campionato dove la concomitanza di 3 fattori ci ha frenato: . 1.tantissimi infortunati concentrati soprattutto nel reparto avanzato 2.quelli che hanno giocato sempre sono i più vecchi e quelli che non recuperano ogni 3 giorni tipo Seedorf Nesta Zambro ecc ecc 3.calendario difficile – Società per la campagna acquisti, Allegri per scelte tecniche e di gestione dei giocatori, preparatori atletici per lo stato di forma evidenziato, giocatori per rendimento, infortuni, atteggiamento mentale e (c’è chi dice) per limiti oggettivi: tutti, nessuno escluso, sono finiti sul banco degli imputati per gli scarsi risultati. Dov’è la verità? Non c’è una verità sola. Sono tutti responsabili. La società … ( continua )

l’ EDITORIALE

ULTIM’ORA – MILANO (acmilan.com) : E’ mancato lo storico Vice-presidente rossonero Gianni Nardi. Il nostro Presidente, l’intera dirigenza del Club rossonero, lo Staff, i giocatori, tutti i dipendenti di via Turati, di Milanello e del Centro Vismara, tutti i collaboratori ne salutano la figura, con infinita commozione. Il cordoglio di tutto il Milan è lo stesso di tutti i Milanisti. Milan Day si unisce al cordoglio per la scomparsa di un MILANISTA VERO INFO DI SERVIZIO – su Radio Milan Day è on line la 2^ puntata stagionale di Milan(o)logy condotta da Stefania Muzio con gli opinionisti Massimo Bambara e Marco Brucculeri. Per ascoltare la puntata odierna clicca QUA   E’ probabilmente il momento più buio della gestione Allegri. Da 15 mesi a questa parte, il tecnico toscano non si era mai dovuto confrontare con una simile penuria. Nulla sta andando per il verso giusto. Ad iniziare dalla lunga catena di infortuni che ha caratterizzato questo avvio di stagione, e che ha così negativamente influito sui risultati. Con intuito, qualcuno ha notato che la scorsa stagione, nel girone di andata, contro Lazio, Napoli, Udinese, Cesena e Juventus il Milan aveva raggranellato lo stesso numero di punti, 5. Ma sono diverse le situazioni e le condizioni. Allegri è molto causa del suo male. Anche troppo. Innanzitutto, qualcuno dovrebbe spiegare il motivo per cui il mercato, così caldamente consigliato dallo stesso tecnico livornese, sia stato stato praticamente abiurato dopo appena un mese. Taiwo, El Sharaawy, Aquilani sono oggetti estranei, pure e mere comparse. Di contro, Nocerino, affare last minute, sembra diventato imprescindibile. Qualcuno, poi, dovrebbe farci capire che cosa sia successo in sede di preparazione atletica… ( continua )

Pensieri sparsi…

INFO DI SERVIZIO – su Radio Milan Day è on line la 2^ puntata stagionale di Milan(o)logy condotta da Stefania Muzio con gli opinionisti Massimo Bambara e Marco Brucculeri. Per ascoltare la puntata odierna clicca QUA Ray Drecker(Thomas Jane) ha una vita infelice: divorziato con due figli adolescenti e problematici, un passato da atleta di successo dimenticato e un presente in cui sbarca il lunario come allenatore di baseball di una squadretta di liceali. Come se non bastasse, un incendio distrugge la sua casa e si ritrova sulla strada, praticamente al verde. Che fare? In un momento di totale disperazione decide di iscriversi a uno di quei corsi per disperati che tanto hanno successo in America: un corso per scoprire l’imprenditore che si nasconde in ognuno di noi. Stimolato a cercare il suo vero talento, si rende conto di averne solo uno che vale davvero la pena monetizzare. Un grosso “talento” che le donne sembrano apprezzare particolarmente. Questa è “Hung”, serie neanche troppo provocatoria nel linguaggio o nei modi di porsi, ma che… ( continua )

Ibra, mai uno come gli altri

INFO DI SERVIZIO – questa sera, su Milan Day, sarà possibile seguire in diretta streaming la gara di campionato Juventus-Milan   E’ stato un bel gioco, quello messo in atto da gran parte dei media sportivi italiani, per far credere che quella di Ibrahimovic fosse una assenza come tante altre. Ed è un imbroglio. Settimane a sottolineare la flessione, addirittura accomunandola alla crisi di altre squadre, senza gravi infortunati, senza idee, senza programmi, ignorando le assenze in casa Milan, ma soprattutto quell’assenza. Quella che -ora sembra così facile da scordare- quando il vuoto si verificava dall’altra parte del Naviglio, anni fa, si gridava alla sciagura, al destino infame, e via discorrendo. Bastò che Ibrahimovic tornasse, a metà del suo potenziale, nell’ultima partita a Parma, per ridare all’Inter uno scudetto già vinto che l’Inter senza di lui, stava perdendo. Adesso, Ibrahimovic è un assente fra tanti. Adesso che veste il rossonero. Paradossalmente, deve aver fatto male il risultato di Barcellona, arrivato soffrendo, ma senza lo svedese. Devono aver fatto male le partite decisi vide dell’ultima cavalcata tricolore rossonera, quando il Milan dovette far a meno, per una squalifica ciclopica, del suo centravanti. Deve aver fatto male soprattutto il derby, vinto 3-0, in vantaggio già dopo pochi secondi, vinto senza il grande ex. Risultati importanti, risultati non casuali, ma che rischiano di essere fuorvianti. Sono partite in cui chi scende in campo dà il celebre 110 per cento, altrimenti nisba. No, nessuna squadra può essere la stessa senza Ibrahimovic. Lo dimostra il passato, il presente, probabilmente lo dimostrerà anche il futuro. Il fatto che il Milan… ( continua )

vi presentiamo Juventus-Milan

Invidia. Tanta invidia. Possiamo dire che non ci interessa. Possiamo dire che “il nostro San Siro ha più storia”. Possiamo dire tutto e il contrario di tutto. Ma, sotto sotto quando vediamo le luci e gli spalti gremiti dello Juventus Stadium, nuovo e fiammante, abbassiamo lo sguardo e a denti stretti lo ammettiamo. Beati loro. In un paese calcisticamente ormai arretrato vedere questo strepitoso impianto fa sembrare tutto diverso. Ti sembra magicamente di essere all’estero, dove il calcio è vissuto e gestito in modo differente. In modo migliore. Diciamo la verità, anche se sappiamo tutti che le condizioni e le coincidenze che hanno portato alla creazione di questo stadio sono difficilmente ripetibili, una flebile speranza la sta dando. Per ora ci basta questa. E il Milan sarà onorato di tenere a battesimo questo impianto. Perché si, formalmente Juventus-Parma e Juventus-Bologna si sono già disputate. Ma la vera prima gara importante è questa. La sfida che ci dirà se la Juve è tornata e se il Milan può riconfermarsi. I più titolati al mondo contro i più titolati d’Italia. I Campioni in carica contro nuovi agguerriti pretendenti. Conte e Allegri. Del Piero e Ibrahimovic. Agnelli e Berlusconi. Bianconeri contro rossoneri. La vecchia signora contro i Diavoli… ( continua )

il POST Milan-V.Plzen 2-0

E’ giusto riconoscersi i propri meriti, senza cadere nell’errore di sottovalutare la vittoria di questa sera per la seconda giornata di Champions League. Si, perchè il Viktoria Plzen, squadra sulla carta più difficile da pronunciare che da affrontare sul campo, ha fatto di tutto per potersi trasformare da vittima predestinata, a sorpresa capace di fare il colpaccio. Il Milan ha il dovere, dopo l’importante pareggio ottenuto

God save the Saints

In tempo di guerra non si butta via niente si usava dire una volta, e così vale anche per il Milan. La vittoria col Cesena era fondamentale, gli infortuni stanno falcidiando la squadra e stiamo utilizzando sempre gli stessi giocatori. Ad aggravare la situazione c’è anche che, alcuni di questi, hanno superato i trentacinque anni e certamente la società avrebbe potuto accelerare il ricambio generazionale. Tra questi vecchietti ce n’è uno che se io fossi allenatore giocherebbe fino a quarant’anni: Clarence Seedorf. L’olandese fa spesso discutere ed è stato forse il giocatore più fischiato negli ultimi anni a San Siro; il pubblico dei distinti, non certo quello della curva, non gli perdona una certa indolenza che a volte dà la sensazione di avere in campo. Clarence gioca sempre col petto in fuori, sicuro di sé stesso e forte della sua classe sopraffina. In questo periodo si sta comportando da capitano, non solo per il gol contro il Cesena ma anche per come interpreta le gare. Oggi e soprattutto domenica a Torino con la Juve saranno partite decisive, se vinciamo contro i cechi e non perdiamo con la Juve rimaniamo belli in corsa con fiducia per tutti gli obbiettivi, nell’attesa che tutti gli infortunati ritornino e che la caccia all’alce in Svezia chiuda. Passando oltremanica c’è da registrare… ( continua )

C’era una volta il casciavit

INFO DI SERVIZIO – nella nostra pagina web partners ( Milan Channel ) è disponibile il video del gol di Seedorf in Milan-Cesena con commento Mauro Suma Il volantino che vedete sulla sinistra è datato 1982, l’anno della retrocessione rossonera, e recita : A tutti i tifosi milanisti L’Associazione Italiana Milan Clubs, cosapevole della critica situazione in cui si trova il Milan Invita tutti i veri tifosi milanisti a : 1) Rimandare provvisoriamente ogni tentativo atto a ricercare i responsabili di questa grave situazione 2) Compiere un ennesimo sforzo affinchè lo scudetto di tifosi migliori d’Italia si tramuti in quel dodicesimo giocatore che serva possibilmente ad evitare l’onta sportiva della serie B Milanisti! Cerchiamo di non lasciare nulla di intentato, sosteniamo cioè questa squadra fino al termine del campionato nella convinta speranza di rimanere in serie A, “vediamo” ancora in essa il Milan, il suo glorioso passato, la sua bandiera. Ma soprattutto dimostriamo, se ancora ce ne fosse bisogno, che se fosse dipeso dai suoi tifosi questa situazione non si sarebbe mai verificata ne mai potrebbe verificarsi Sempre Forza Milan A.I.M.C. Quello spirito, oggi, dov’è? Perchè quei tifosi, non certo nell’opulenza di oggi e con una retrocessione praticamente scritta, fanno appelli affinchè ci si stringa attorno alla squadra anzichè contestarla pesantemente?… ( continua )

vi presentiamo Milan-Cesena

Da bianconeri a bianconeri. Sempre Milano. Sempre in emergenza. Questa la nostra situazione. Dopo il pareggio colto mercoledì con l’Udinese, è già tempo di Milan-Cesena. Passano le gare ma non rientra il sold out dell’infermeria rossonera. E, se possibile, dovranno farsi ancora più stretti: Bonera ha ricevuto un colpo alle costole e dovrà fermarsi, Antonini ha problemi ai denti e anche per lui si prospetta uno stop, e poi Pato. Ennesimo infortunio muscolare ai flessori che gli costerà altre 4 settimane della sua carriera. Gli altri rimangono ai loro posti, nessun miglioramento in vista. Per cui la squadra dovrò stringere i denti ancora un po’, almeno fino alla sosta. Ma ora non si può più transigere. I tre punti devono arrivare contro il Cesena. Purtroppo non la più semplice delle gare. Il Cesena è l’unica squadra a zero punti, è vero. Un ambiente in fermento e un allenatore in bilico, altrettanto vero. Ma non inganni la situazione: il Cesena nel mercato ha cambiato molto, quasi tutto. Necessita di tempo. Ma la squadra c’è e di buon livello, e anche l’allenatore. Se il Presidente Campedelli e l’ambiente tutto avranno la giusta pazienza, sapranno togliersi le giuste soddisfazioni. Tuttavia anche per i cesenati è una gara importante. C’è da togliere quel fastidioso zero dalla graduatoria. Per farlo, non c’è dubbio, Gianpaolo, allenatore di natura prettamente difensivista, verrà a San Siro a fare le barricate, provando pericolose ripartenze con gli attaccanti brevilinei che ha. La via del gioco presto accantonata. Con Napoli, Catania e Lazio ci ha provato. Imporre il gioco, giocare a viso aperto per sfruttare le qualità dei propri uomini. Cosa ne ha avuto in cambio ? buon gioco, complimenti a pioggia ma zero punti. E quindi si cambia… ( continua )

aspettando Milan-Udinese…

INFO DI SERVIZIO – Questa sera su questo sito sarà possibile seguire in diretta l’incontro dei rossoneri in campionato   LA ZANZARA – Ognuno di noi ha un luogo dove pensare, un orario nel quale  le idee meglio scorrono, un contesto infallibile dove ispirazione e fantasia si uniscono. Seduti in bagno, la notte mentre il mondo dorme, in macchina , a tavola. Addirittura  uno dei momenti più fertili sembra essere quando siamo a colloquio con persone di cui non cè ne può fregare di meno e la nostra mente corre .. corre .. corre. La mia cuccia è il buio , la notte del sabato.Quello è il mio ritrovo Forse l’adorazione che avevo da infante per quelle ore di fine sabato che portavano al dolce dormir della domenica, forse per le aspettative poi spesso uccise o forse perché l’umile e perdente spirito “del sabato del villaggio” da sempre mi accompagna. Anche l’ultimo di questi “sabati”  era andata così e beatamente il mio articolo per questo giornale era già stampato nella mia mente. Poi un inaspettato concentrato di cose e dubbi mi ha fatto saltare le righe pronte e 24 ore dopo mi sono sentito un po’ come il direttore del mio giornale dell’adolescenza (Tuttosport, quando ancora era un giornale, comandato da P.Cesare Baretti e credo basti), che avendo la disgrazia di andare in stampa alle 10 della sera, commentava spesso avvenimenti non finiti. Pertanto, che so, Coppa Italia notturna e , magari “Cesena-Inter 0-1” primo tempo e commento in tono,e poi “Cesena-Inter 2-1” risultato finale che si perdeva nell’etere con sontuosa figura di merda. Ecco quella figura che mi sentivo di fare se avessi evitato la massa di dati domenicali… ( continua ) GOD SAVE THE SAINTS – Allarme rosso? Non direi ancora ma il Milan è da considerarsi malato e bisogna trovare al più presto una cura. Innanzitutto bisogna curare gli infortunati gravi e bisogna dare una sveglia a quelli che, con il dolorino, ci possono convivere. Paolo Maldini avrebbe giocato metà delle innumerevoli partite in cui è sceso in campo, stringeva i denti, giocava col cuore, altri giocatori che abbiamo in rosa al primo fastidio si fermano… ipocondria o paraculismo? Zlatan Ibrahimovic ha pensato bene di curare il proprio “presunto?” malanno con una bella caccia all’alce nella sua Svezia, non penso a Milanello l’abbiano presa bene. La sconfitta di Napoli brucia ma non preoccupano tanto i cinque punti di distacco dalla squadra di Mazzarri o dalla Juve di Conte quanto devono far riflettere i sette gol subiti in tre gare. Due da una Lazio discreta e nulla più, due, e qui ci stanno, dagli extraterrestri blaugrana e tre dal matador Cavani. I problemi sono sempre i soliti noi camminiamo e gli altri corrono e abbiamo un centrocampo vecchio e logoro, lo sanno tutti meno che Galliani. Ora con l’Udinese bisogna trovare i tre punti e Allegri deve sistemare molte cose… ( continua )