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Alla via così…

Ora che la forma pare essere tornata un minimo decente e con l’infermeria in fase di svuotamento , possiamo tornare a sperare di rivedere su questi schermi un Milan degno della maglia rossonera : questa speranza è suffragata dal ritorno, in primis, di Kevin-Prince e del buon Alberto Aquilani , che tornerà a dare qualità in mezzo al campo, nulla togliendo però ad una delle cose migliori che poteva fare Clarenzio: stirarsi. Vogliamo chiamarla cabala, fato o caso, ma questa assenza forzata di Seedorf spero ci dia gli stessi risultati dell’allora infortunio di Pirlo, quando la mancanza della sua immensa classe in mezzo al campo ci regalò una serie di risultati positivi consecutivi che ci portarono, alla fine, alla conquista dello scudo.

Pianti, lacrime e mistificazioni: è tornata la Juventus

Categories: Editoriali , Gobbi by Diavolo1990 Antonio Conte esulta dopo il rigore non dato al Cagliari Che “ FC Juventus ” e “ competizione pulita ” fossero due termini tra di loro antitetici lo sapevamo già da un pezzo. Lasciando stare Calciopoli basti tornare più indietro nel tempo, al processo doping con Agricola o ancora alla coppa vinta sul campo con un rigore fuori area in quell dell’Heysel in una partita fuffa in cui Platini ebbe anche il coraggio di esultare di fronte ad un settore dove erano morti 39 tifosi

Destinazione Monaco – 11° puntata: due dentro, due incerte

Il Barcellona passeggia (letteralmente) sul Leverkusen Quattro le partite in programma nel primo matchweek degli ottavi di Champions League e se di quello che è a tutti gli effetti il big match degli ottavi, Milan – Arsenal, abbiamo ampiamente parlato, ci occupiamo come sempre nella nostra rubrica delle altre tre gare in programma. La prima vedeva i campioni in carica del Barcellona in campo a Leverkusen e, come per il Milan, qualificazione pressochè ipotecata per le due squadre del girone H con possibile rivincita già dal prossimo turno

Milan – Arsenal: riproviamoci

San Siro, ore 20.45 . Si giocano stasera i primi 90′ della sfida contro l’Arsenal, il nostro ostacolo nel superamento degli ottavi, ostacolo che, è bene ricordarlo, non superiamo ormai dal 2007 e queste precoci eliminazioni in campo europeo sono l’esatto opposto del nostro DNA, dobbiamo pertanto – nonostante il momento non certo facile assolutamente passare il turno: noi tifosi milanisti amiamo la Champions più di ogni altra cosa perché la competizione continentale è la massima espressione mondiale per spettacolo, gioco ed intensità: praticamente i caratteri distintivi della nostra squadra che da sempre ci separano dall’altro club di Milano.

Le due facce della stessa medaglia

Come sempre, in tutte le cose, la medaglia ha due facce : quella bella e positiva, e quella brutta e negativa. Anche il Milan visto a Udine è un po’ come una medaglia a due facce, equamente distribuite fra il primo e il secondo tempo , fra le ennesime incoerenze tattiche di Allegri e la scossa del cuore. Se la partita fosse terminata al 45’, niente di nuovo o diverso ci sarebbe stato da dire sul Milan rispetto a quello visto nelle ultime gare contro Lazio, Napoli e Juve.

Oscuri presagi

Ambrosini Seedorf e Gattuso a Milanello La sola idea di dover giocare in Champions, con la rosa odierna, mi fa venire il mal di testa. Ringraziamo San Giusto che Gattuso, attualmente, sia indisponibile, altrimenti avremmo a disposizione, e sicuramente schierati titolare, un centrocampo composto da Seedorf, Ambrosini e Gattuso, ossia quello che 7 / 8 anni fa era titolare, con la sola defezione del per nulla rimpianto Pirlo.

Udinese – Milan 1-2: la svolta?

Vittoria pesante in quel di Udine, la prima ottenuta più col cuore e con la corsa che con il gioco. Usciamo con tre punti pesantissimi nel momento peggiore della stagione – senza Ibra, con 14 indisponibili e sul campo più difficile della serie A dove solo la Juventus era riuscita a strappare un punto.