Un cuore grande così

LECCE. È un Milan da pazzi, passa a Lecce dopo essere stato sotto per 0-3. Letteralmente preso per mano da Prince Boateng (tre reti in 18′ nella ripresa, dopo essere subentrato a un inesistente Robinho) e Cassano, la squadra di Allegri rimedia ad un primo tempo disastroso e piazza infine il colpo del sorpasso con Yepes che insacca un assist delizioso del reuccio di Bari Vecchia. Allegri ringrazia il gigante ghanese che aveva lasciato inopinatamente in panchina, dopo l’ottima prova di Champions, e tira un sospiro di sollievo approfittando anche delle nefandezze del Lecce che in vantaggio di tre reti, a metà gara, pensava di aver già archiviato la partita. Di Francesco alla vigilia aveva chiesto ritmi alti e i suoi uomini lo hanno accontentato alla grande. Ma ciò è avvenuto solo per 45′. Al 4′ il Lecce è già in vantaggio. Giacomazzi anticipa tutti su punizione di Grossmuller e di testa infila Abbiati. Milan con le cartucce bagnate e Lecce che vola in contropiede. Il raddoppio al 30′. Sugli sviluppi di un angolo, anche perchè spinto da un paio di compagni, Abbiati si fa sfuggire la palla e non trova di meglio da fare che atterrare platealmente Corvia. Dal dischetto l’ex Oddo firma il 2-0. In campo c’è solo la squadra salentina che al 38′ scarica alle spalle di Abbiati il terzo pallone vincente. Grossmuller, approfittando anche di un rimpallo, firma il gol che sembra chiudere la partita. Ma solo per il Lecce. Allegri negli spogliatoi fa autocritica e rimpiazza Ambrosini con Aquilani ma soprattutto Robinho con ‘The Princè. Lo scopo è quello di trovare sbocchi nella manovra offensiva dove il solo Cassano aveva mostrato qualche idea mentre Ibra era stato il secondo assente del reparto, insieme con il brasiliano. E Boateng, che ha una furia da indiavolato e due marce in più di tutti, compagni e avversari, dopo quattro minuti dà il segnale della riscossa: forte conclusione su invito di Aquilani e l’incerto Benassi è battuto. La rimonta è possibile e al 10′ un altro tassello lo mette Cassano che serve Prince. Il ghanese scaraventa dal limite un bolide che Benassi può solo raccogliere dalla rete. 2-3, Milan avanti come un carrarmato e Lecce inesistente. Al 18′ l’agognato pareggio per i rossoneri: Boateng batte ancora Benassi da corta distanza. 3-3 ma non può finire in pareggio perchè i campioni d’Italia non si accontentano. Catturata la preda la vogliono divorare. Così avviene. Al 38′ la rimonta e il sorpasso sono serviti. Cassano pennella con dolcezza, come solo lui sa fare, un cross morbido per Yepes che con una testata vigorosa firma il 4-3 approfittando anche del disorientamento di tutta la difesa. Il Lecce non ha la forza di reagire, anche perchè nella ripresa non c’è mai stato, e il Milan porta a casa una vittoria ottenuta grazie alla determinazione e all’autocritica per essere riuscito in corsa a rimediare a scelte tecniche discutibili. Leggo RIPRODUZIONE RISERVATA.

Adidas Techfit: training e performance al top

La collezione Autunno/Inverno 2011 dei prodotti Adidas training ha come protagonista la linea TECHFIT. Si tratta di abbigliamento tecnico pensato sia per la fase di preparazione atletica, sia per le performance durante le gare che utilizza tessuti che potenziano le prestazioni sportive degli atleti di qualsiasi disciplina sportiva. Prima del lancio ufficiale, Adidas ha scelto 7 campioni cui sottoporre i prodotti: si tratta di Martin Castrogiovanni, Mirco e Mauro Bergamasco (rugby), Alessandro Matri (calcio), Flavia Pennetta (tennis), Andrea Cinciarini (basketball) e Matteo Tagliariol (scherma). Con grande piacere, anche la redazione di AcMilanMania è stata scelta per il test di un prodotto: nello spceifico, abbiamo avuto modo di testare la maglia adidas TECHFIT PowerWEB, un capo pensato per stabilizzare i muscoli grazie alle sue fasce ad alta compressione che migliorano le prestazioni e la postura del corpo. Inoltre, dotata di tecnologia CLIMALITE, la maglia controlla l’umidità, e dispone di cuciture piatte per ridurre al minimo gli sfregamenti. La maglia si è dimostrata l’abbigliamento ideale anche per il training e la performance durante un match calcistico. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

Lecce – Milan 3-4, Tiziano Crudeli impazzisce di gioia per i gol Boateng e Yepes

23 Ottobre 2011 – “ Che sogno! Che emozioni! Che partita abbiamo fatto nel secondo tempo! “. Solito show di Tiziano Crudeli durante la partita del Milan sul campo del Lecce . Il giornalista tifoso rossonero a Direttastadio su 7Gold a fine primo tempo ce l’aveva con tutti, difesa in primis, per la pessima partita giocata fino al 45′ minuto. Nella ripresa invece si è emozionato come tutti i tifosi milanisti per la fantastica rimonta sul Lecce, raggiunto grazie a tre splendidi gol di Boateng che è subentrato a Robinho ed ha cambiato il volto della partita. La ciliegina sulla torta è arrivata all’82 minuto con il gol di Mario Yepes che completato la splendida rimonta del Milan. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

Lecce – Milan 3-4, Allegri: “L’importante era vincere”

Era importante conquistare i tre punti contro il Lecce , per dare continuità alle 3 vittorie consecutive tra campionato e Champions. Alla fine è il Milan è riuscito a vincere, ma ha dovuto faticare molto più del previsto per avere la meglio sui salentini. Nel primo tempo i ragazzi di Allegri hanno proposto una prestazione di basso profilo commettendo due errori molto gravi in fase difensiva in occasione dei gol di Giacomazzi e Grossmuller, e subendone un altro su calcio di rigore, che non c’era, realizzato dall’ex Oddo . Dopo la prima frazione di gioco la partita sembrava ormai persa, ma dopo l’intervallo i rossoneri sono rientrati in campo con tanta voglia di vincere, e soprattutto con Kevin Prince Boateng al posto di Robinho. Il ghaniano ha segnato ben tre gol capovolgendo il risultato, e costringendo anche Allegri a fine partita ad ammettere di aver commesso un’errore non schierandolo in campo dal primo minuto. Queste le parole del tecnico livornese a fine partita ai microfoni di Sky Sport: Primo tempo da dimenticare, secondo tempo perfetto “Nel primo tempo, abbiamo preso due gol su calcio da fermo e il terzo è stato abbastanza fortuito. Ciò nonostante, non avevamo fatto molto, eravamo lunghi, a metà capo facevamo fatica, il Lecce correva e raddoppiava molto. I ragazzi nel secondo tempo hanno fatto una grande partita, abbiamo trovato il 3-1 e sull’onda dell’entusiasmo e della fiducia ritrovata, l’hanno portata in fondo. E’ un risultato importantissimo, per come era nata, per l’importanza della partita, abbiamo sfatato il tabù Lecce dopo dieci anni, abbiamo preso un po’ troppi gol ma l’importante era vincere. Per noi sono importanti le prossime due settimane e dobbiamo affrontarle bene, perché dobbiamo recuperare punti in classifica.” Pentito di non aver schierato Boateng dall’inizio? “Quando faccio delle scelte, le faccio sempre con la sicurezza di aver scelto bene. Poi, il campo dice se sbagli o no. Ne ho cambiati due alla fine del primo tempo, abbiamo aggredito di più e questo ci ha consentito di essere più pericolosi in fase offensiva. Sono contento per Boateng perché nelle ultime settimane era stato un po’ attaccato per la sua vita privata. Forse questo gli ha fatto anche bene. E’ un ragazzo di 24 anni, deve crescere, gestire la vita privata non è facile ma sicuramente lo farà nel migliore dei modi più avanti.” Il rigore fischiato a favore del Lecce non c’era. Il suo giudizio sull’arbitraggio? “L’arbitro credo abbia arbitrato nel migliore dei modi. Poi, le decisioni a volte sono a favore, a volte contro, ma questo fa parte del calcio. Nella dinamica, a velocità normale, sembra rigore.” Articoli correlati: Allegri: “Contento della rosa a disposizione. Danilo e Ganso? Ottime qualità” Juventus – Milan 2-0, Allegri litiga con Massimo Mauro su Sky You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

Milan, Zlatan Ibrahimovic: “Solo Allegri credeva nella rimonta”

Grande impresa a Lecce da parte del Milan . I rossoneri si sono imposti per 3-4 dopo essere stati sotto di 3 reti nel primo tempo. Decisivo è stato Kevin Prince Boateng . Il centrocampista ghanese ha realizzato la prima tripletta da quando è in Italia. Fantastiche le prime due realizzazioni, da grande opportunista la rete che ha regalato ai suoi il momentaneo pareggio. Di Yepes il gol del successo. Un po’ in ombra Zlatan Ibrahimovic , specie nella prima frazione. A fine gara lo svedese spiega cos’è successo: “Abbiamo giocato davvero male i primi 45 minuti, non ci sono commenti. Però – ha aggiunto Ibra – nel secondo siamo entrati con convinzione grazie a Boateng che ha fatto i tre gol, è stato bravissimo. Volevamo vincere ma dopo il primo tempo non c’era molta speranza di farcela. L’unico che credeva alla rimonta era Allegri , lo ha detto a tutti nello spogliatoio. Siamo entrati in campo e ci abbiamo provato e ci siamo riusciti. Yepes? Mario fa sempre bene – ha detto Ibrahimovic – perché ha molta esperienza, è sempre sempre positivo e gioca sempre con allegria”. Articoli correlati: Milan già al lavoro in vista del Bate: c’è Thiago Silva Galliani: “Tutti a elogiare Napoli e Juve, solo critiche per noi” You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

Video Lecce – Milan 3-4 – Tripletta di Boateng e gol di Yepes

23 Ottobre 2011 – Eccovi il video di Lecce – Milan 3-4. Straordinaria rimonta del Milan sul campo del Lecce . I rossoneri stavano perdendo 3-0 dopo un primo tempo brutto e sfortunato, ma sono riusciti a capovolgere il risultato nella seconda frazione di gioco grazie ad un superlativo Kevin Prince Boateng subentrato ad uno spento Robinho. L’impatto sulla gara del ghanese è stato incredibile visto che ha segnato ben 3 gol in 18′ minuti pareggiando il risultato, e collezionando almeno altre 2 nitide occasioni da gol. Al 38′ è arrivato il gol di Yepes di testa su assist di Cassano che ha regalato i tre punti al Milan. Una vittoria esaltante, che potrebbe segnare la svolta nella stagione dei rossoneri. Il Tabellino LECCE-MILAN 3-4 (Primo tempo 3-0) MARCATORI : Giacomazzi (L) al 4′, Oddo (L) al 30′ su rigore, Grossmuller (L) al 37′ p.t.; Boateng (M) al 4′, al 10′ e al 18′, Yepes (M) al 38′ s.t.. LECCE (4-3-2-1): Benassi; Oddo, Tomovic, Esposito, Mesbah; Obodo, Strasser, Giacomazzi; Cuadrado (dal 35′ st Ofere), Grossmuller (dal 14′ st Bertolacci 5.5); Corvia (dal 32′ st Giandonato). (Gabrieli, Carrozzieri, Olivera, Pasquato). All . Di Francesco. MILAN (4-3-1-2): Abbiati; Abate, Nesta, Yepes, Antonini, Ambrosini (dal 1′ st Aquilani), Van Bommel, Nocerino, Robinho (dal 1′ st Boateng), Cassano (dal 44′ st El Shaarawy), Ibrahimovic. (Roma, Taiwo, Mexes, Bonera) All . Allegri. ARBITRO : Peruzzo di Schio. NOTE – Spettatori 13.300. Ammoniti: Oddo per comportamento non regolamentare, Esposito e Corvia per gioco falloso, Benassi per proteste. Angoli: 5 a 3 per il Milan. Recuperi: 3′ e 3′. Articoli correlati: Milan, Zlatan Ibrahimovic: “Solo Allegri credeva nella rimonta” You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

Il top e il flop della settimana: Scossa Robinho, Cassano lezioso

MILANO. IL TOP: ROBINHO. Il Milan riparte di lancio dopo la sosta: due vittorie a San Siro, in campionato e coppa, dimostrano che Allegri ha ritrovato la “sua” squadra, anche perchè sono rientrati molti giocatori importanti e decisivi, fra i quali Robinho, folletto brasiliano, motorino inesauribile che con il suo dinamismo continuo dà un grosso contributo alla squadra. Il suo ritorno è stato come una scossa che ha rivitalizzato una squadra apparsa spesso lenta e prevedibile, ma la cosa più sorprendente è che gli effetti benefici non hanno riguardato solo l’attacco, ma tutta la squadra, difesa compresa, perchè una delle prime regole del calcio è che la fase difensiva comincia dall’attacco e in questo senso il Milan dispone di uno degli attaccanti migliori, capace di muoversi non solo in orizzontale sulla linea offensiva, ma in verticale fra i vari reparti e ciò consente di compattare la squadra e di avere un uomo in più in fase di copertura. Non è un caso che fra le prime note di cronaca che riguardano Robinho nella partita contro il Palermo ci sia un’ammonizione per un’entrata fallosa su un avversario mentre cercava di recuperare un pallone perso, perchè Robinho è così, generoso, inesauribile, capace di saltare l’uomo con facilità, sempre pronto a correre a perdifiato e a farsi trovare in ogni zona del campo, a costo di arrivare con la vista annebbiata dalla fatica sottoporta, sbagliando spesso gol in modo sciagurato. Allegri lo sa e lo perdona volentieri, perchè poi, in effetti, Robinho è uno che la butta dentro spesso: quattordici volte nello scorso campionato (top scorer insieme a Pato e Ibra) e già puntualmente in gol al rientro contro il Palermo, non senza, però, aver centrato per ben due volte il portiere avversario nella stessa azione, confermandosi subito croce e delizia per i tifosi rossoneri, che hanno imparato ad apprezzare il simpatico brasiliano con la faccia da personaggio dei telefilm americani (ricordate Arnold?) che porta allegria nello spogliatoio e vitalità in campo. E’ avvenuto anche nella partita di Champions contro il Bate Borisov, in cui il suo ingresso nell’ultima mezz’ora al posto di Cassano ha dato nuova vivacità ad una squadra che stava rallentando il ritmo; una bella azione personale con una spettacolare serie di finte e tiro fuori, qualche giochetto dei suoi e non è un caso che il raddoppio rossonero sia arrivato con lui in campo, perchè Robinho crea confusione e caos nella difesa avversaria con il suo moto perpetuo e i compagni ne beneficiano, simpaticamente elettrizzati dalla scossa brasiliana che li tiene belli carichi. IL FLOP: CASSANO. In una settimana in cui vinci due partite, segni cinque gol e non ne subisci, è difficile trovare qualcuno che abbia veramente meritato di finire “dietro la lavagna”; ecco perchè qualunque mia scelta potrà essere poco condivisa e sicuramente farà discutere la decisione di nominare flop Cassano, che ha ricevuto buoni voti in entrambe le sfide e ha pure segnato un gol contro il Palermo. La motivazione è presto detta e, paradossalmente, si ricollega alle grandi doti tecniche di Fantantonio e alla sua genialità, della quale, però, il barese spesso abusa: in entrambe le partite, infatti, è capitato che Cassano buttasse via in modo banale palloni preziosi, cercando il passagio ad effetto, la giocata spettacolare o il colpo di tacco, tutti colpi meravigliosi se riescono, ma autentiche palle regalate agli avversari in modo banale se la giocata non va a buon fine. Peccati veniali se la squadra ha un ampio vantaggio e la partita è già decisa, cioè i momenti in cui certe giocate andrebbero tentate; peccati che rischiano di diventare “mortali” se il risultato è ancora in bilico, si fatica a sbloccarlo e certi palloni “buttati al vento” fanno innervosire il pubblico e, magari, anche i compagni. In questo inizio di stagione Cassano sta giocando moltissimo, si sta sacrificando e sta anche fornendo un ottimo rendimento, dal punto di vista del gioco e dei gol, ma ha quel vizietto di cercare sempre la giocata spettacolare e di essere lezioso anche quando servirebbe più concretezza; anche per lui vale il discorso fatto per Robinho: Fantantonio è così, prendere o lasciare e se Allegri continua a puntare su di lui anche ora che c’è meno emergenza in attacco e si potrebbe fare turn-over, vuol dire che il mister ha deciso di “prendere”, dopo un estate in cui sembrava che l’ambiente rossonero volesse “lasciare” un giocatore che nella sua prima mezza stagione al Milan non sembrava aver dato il contributo che ci si aspettava. La sostituzione con Robinho dopo un’ora di partita contro il Bate Borisov non è una bocciatura, ma un semplice scampolo di riposo per chi ha tirato la carretta in questa prima fase di stagione, ma molti sugli spalti hanno esclamato “Finalmente!”, perchè non ne potevano più di giochetti sbagliati e palle perse, che quando riescono sono “lampi di genio”, ma quando non vanno a buon fine spingono la gente a pensare che il giocatore in questione sia un uomo in più per gli avversari e uno in meno per la propria squadra. Essere grandi giocatori vuol dire anche saper gestire la propria classe e non abusarne e forse l’ormai “maturo” Cassano deve capire anche questo, perchè nel calcio, come nella vita, non si smette mai di imparare! RIPRODUZIONE RISERVATA.

Allegri: “Sfatiamo il tabù Lecce”

CARNAGO. Giornata di vigilia per i Campioni d’Italia impegnati domani alle 12.30 sul terreno dello stadio Via del Mare di Lecce. Massimiliano Allegri ha presentato così la sfida contro la formazione salentina: “Sarà una trasferta difficile, sono dieci anni che il Milan non vince a Lecce. Dobbiamo cercare di sfatare questo tabù. Affronteremo una squadra ben organizzata con giocatori di qualità, che ci creerà difficoltà. Per noi è una partita importante in questo momento perché dobbiamo risalire in classifica e non possimo assolutamente sbagliare la partita. E’ un momento in cui i punti vanno fatti in trasferta, ma soprattuto vanno fatti punti. Domani dobbiamo essere coscienti dell’importanza della partita e avere rispetto del Lecce, perché anche quando ha perso, questa squadra ha giocato bene. E’ normale che la classifica così com’è ti aiuta a preparare al meglio le partite, perché tutti abbiamo la motivazione di arrivare alla sosta con una posizione migliore dell’attuale. Dobbiamo arrivare al 6 novembre tra le prime posizioni e restarci e lottare fino alla fine del campionato per lo scudetto”. Sulla formazione il tecnico rossonero ha aggiunto: “Aquilani e Boateng non doverbbero essere disponibili. Thiago Silva e Seedorf non sono a disposizione, mentre Ambrosini è totalmente recuperato. Dovrò valutare bene le condizioni di Boateng e Aquilani, perché da mercoledì non sono stati con la squadra. Aquilani ha un affaticamento muscolare dovrò valutare e fare considerazioni in base alle quali farò la formazione. C’è chi ha giocato molto, ma la sosta ci ha aiutato a trovare una buona condizione fisica e domani indipendentemente da chi andrà in campo, dovremo fare una buona prestazione. C’è una possibilità che i “tre tenori” giochino tutti insieme, ma valuterò in base all’allanemaneto di oggi. La motivazione di giocare a Lecce è importante per Cassano, ma sono contento di quello che sta facendo. Ieri ha fatto un buon allenamento, è nelle condizioni di giocare domani, ma valuterò oggi. Potrei mettere in campo i tre attaccanti anche perché Robinho ha giocato poco, Nocerino e Aquilani hanno giocato molto, Ambro e Boateng stanno rientrando da un infortunio. Domani potrebbe giocare Yepes. Mexes avrei voluto farlo giocare di più mercoledì scorso, sono sei mesi che non gioca e va inserito piano. Ma credo che a breve potrà essere considerato un titolare”. RIPRODUZIONE RISERVATA.

Enterogermina e Malox

MILANO. Se facessi un goal così, davanti a decine di migliaia di persone, come minimo correrei in mutande per tutto il campo, facendo sorgere nei miei compagni il dubbio della mia sanità mentale. Lui invece, il Boa, segna, accenna un sorriso ed esulta polemico. Il giocatore, forza della natura, è ancora acerbo e si vede da queste “piccole” cose. Senza nulla togliere al suo impatto devastante sul campionato dell’anno scorso e alla sua importanza nello scacchiere di Allegri, il calciatore deve ancora masticarne molto di filo spinato. Poi, ma solo poi, entrerà nell’Olimpo dei grandi. Dopo la debacle contro la Juventus il Milan sforna due ottime prestazioni, buona efficacia in attacco, solidità difensiva, ossigeno e corsa in mezzo al campo. Robinho, più di altri, ci dà la scossa e ci ricorda chi siamo. Adesso l’importante è continuare a convincere e a far risultato, recuperare i punti persi e tornare in vetta, posto che ci spetta per merito e diritto. Vista la pochezza dell’avversario in Champions League e vista la facilità con cui abbiamo annientato la bestia nera Palermo non mi dilungherò oltre, già fiumi di inchiostro sono stati spesi di questi tempi, tra mal di pancia veri o presunti, insoddisfazioni, polemiche e quant’altro. Posso solo cominciare a formulare qualche buon proposito per il futuro, del tipo: spero che Abbiati migliori decisamente la qualità dei suoi rinvii coi piedi. La metà delle volte è palla persa, l’altra metà è palla fuori. Spero che Taiwo possa prendere possesso stabilmente sulla corsia mancina della nostra difesa, perché ho fortemente voglia di volti nuovi ed efficaci in quella zona del campo. Mi auguro di tutto cuore che lo staff tecnico della nostra amata squadra cominci a lavorare seriamente su come battere i calci d’angolo. E’ impensabile portare quattro saltatori in area e poi battere corto e tornare a centrocampo palla al piede. E’ un buon modo di vanificare una situazione potenzialmente proficua, pericolosa e producente. Già che ci sono faccio l’esigente e anche il polemico controcorrente: è presto detto che senza Ibrahimovic il Milan perde gran parte della propria pericolosità offensiva, ma non mi è possibile tacere sulla palese discontinuità che lo stesso mostra durante alcuni match. Nella partita con il Bate, nella fattispecie, mi hanno fatto infuriare alcune sue leggerezze e alcuni suoi atteggiamenti. Invece di schiantare la squadra bielorussa con una valanga di goal il genio di Malmoe si è preso pause prolungate nel corso della partita, sbagliando appoggi, peccando di imprecisione e dando la netta impressione di non essere poi così interessato a spezzare il mondo in due. A rischio di tirarmi addosso critiche dei miei lettori io mi chiedo: è mai possibile che uno dei più forti giocatori di questi anni, dotato tra l’altro di un fisico da toro, dia questa impressione? I mal di pancia della settimana scorsa mi hanno indotto un po’ a pensare a come potrebbe essere/sarà il Milan senza lo svedese. Devo candidamente ammettere che non sono terrorizzato dall’idea di perderlo. A questo punto quelli tra voi che ancora confidavano nella mia sanità mentale probabilmente saranno costretti a cambiare opinione. Mi spiego meglio: ho sempre amato il Milan padrone del campo e del bel giuoco, amo i giocatori tecnici e stravedo per quelli che, oltre alla corsa, abbinano anche una buona tecnica. Amo le esultanze di Pippo Inzaghi, ho ancora nel cuore e negli occhi quel Milan Ajax di 8 anni fa, con il goal allo scadere. Ricordo come fosse successo poco fa tutto di quella partita: la gita con il liceo, io e altri miei compagni di classe e di tifo che, durante la serata libera, ci fiondiamo alla ricerca di un posto dove poter assistere alla partita. Dopo una ricerca complicata troviamo una sala giochi di ventesima categoria, con un televisore grande quanto un tostapane, ad assistere. Al goal di Pippo ci fiondiamo carichi di gioia all’esterno, materializzandoci davanti ad alcuni nostri professori che si stavano gustando un gelato per le vie della città. Ricordo l’occhiata che mi lanciò il professore di filosofia, in quell’attimo rinnegai duemila anni di riflessioni filosofiche. Quando un uomo è disposto a tanto significa che ama davvero la sua passione, il “suo” Milan. Amo lo sguardo di Shevchenko prima di calciare il rigore che ci incoronò Campioni d’Europa contro la Juventus, amo le interviste da ubriaco di Oddo, amo la classe di Thiago Silva, la carica di Gattuso, ho amato le sinfonie di Andrea Pirlo e le sgroppate di Kakà. In un anno di Milan non ho impresso indelebilmente nella memoria nessun fermo immagine che contenesse Ibrahimovic, ne potranno arrivare ma non ne sono poi così sicuro. Nel calcio di oggi ci sono campioni che cambiano maglia, anche le ultime bandiere stanno per ritirarsi, ci sono grandi giocatori di cui siamo orgogliosi quando indossano e difendono la nostra maglia, ma che si prestano a noi come si presta un libro da una biblioteca, con il piacere di poterlo leggere ma anche la certezza che non sarà mai davvero nostro. Tra questi giocatori entra di diritto il buon Ibra. Un giorno anche lui passerà, ma rimarrà il Milan e il nostro amore per i suoi colori. Pazienza se rimarranno in quel di Milanello scorte di Enterogermina o Malox, di quei medicinali ci sarà sempre bisogno per gli ingenui che non si accorgono della fortuna che hanno: usare il verbo “giocare” quando si parla di lavoro, per di più facendolo per la più bella squadra del mondo, allenandosi a Milanello “dove i sogni diventano realtà” non può crear mal di pancia, tuttalpiù meraviglia o emozione, ma l’emozione non è una malattia da curare, è il motivo che ci unisce, che ci completa. L’emozione di chiamarsi milanisti, veri milanisti. RIPRODUZIONE RISERVATA.

Lecce-Milan, probabili formazioni: c’è Yepes

Per la prima volta in questa stagione, il Milan gioca di domenica alle 12,30 . Allegri l’ha detto in conferenza stampa che quella di Lecce è una partita fondamentale. Una vittoria, infatti, consentirebbe di balzare nelle zone alte della classifica. Il tecnico dei rossoneri dovrà ancora una volta fare a meno di diversi uomini, tra cui Seedorf e Thiago Silva , già assenti in Champions League contro il Bate Borisov . In difesa Yepes  (nella foto) appare favorito su Bonera e Mexes , mentre Nesta dovrà ancora una volta essere titolare. Boateng , non al meglio, dovrebbe partire dalla panchina, così come Ambrosini . In avanti il tridente schierato contro il Palermo. Nel Lecce c’è spazio per due rossoneri in prestito: Oddo e Strasser . Di Michele assente per infortunio. PROBABILI FORMAZIONI Lecce (4-4-1-1): Benassi; Oddo, Tomovic, Esposito, Mesbah; Obodo, Strasser, Giacomazzi, Grossmuller; Pasquato; Corvia In panchina: Gabrieli, Brivio, Carrozzieri, Bertolacci, Olivera, Cuadrado, Muriel. Allenatore: Di Francesco Squalificati: nessuno. Indisponibili: Di Michele, Diamoutene, Julio Sergio. Milan (4-3-1-2): Abbiati; Abate, Nesta, Yepes, Antonini; Aquilani, Van Bommel, Nocerino; Robinho; Ibrahimovic, Cassano. In panchina: Roma, Mexes, Taiwo, Ambrosini, Boateng, Emanuelson, El Shaarawy. Allenatore: Allegri Squalificati: nessuno. Indisponibili: Gattuso, Pato, Flamini, Seedorf, Thiago Silva, Zambrotta, Amelia Articoli correlati: Carlo Nesti: “Aquilani può fare comodo al Milan” Calciomercato, Berlusconi apre all’acquisto di Aquilani: “E’ uno da Milan” You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

Calciomercato: Milan e Inzaghi sempre più lontani

Non c’è più spazio, nel Milan, per Pippo Inzaghi . L’eroe di Atene, lo scorso anno, è stato vittima di una grave infortunio ed è rimasto fuori praticamente per tutta la stagione. Ora l’ex giocatore di Atalanta, Parma e Juventus è pienamente recuperato, ma Massimo Allegri non lo prende nemmeno in considerazione . Il 38enne non è stato inserito nella lista dei calciatori del Milan che possono disputare la Champions League . Ma anche in campionato, lo spazio riservato a Superpippo è praticamente pari a zero. Il tutto, nonostante Allegri debba fare a meno ogni volta di un minimo di 6 giocatori, compreso Alexandre Pato (gli stessi Ibrahimovic e Robinho sono rientrati da poco). Che succederà a gennaio? Molti ipotizzano che l’ex atalantino possa andare via , ma la situazione resta incerta. Adriano Galliani tace e lo stesso Allegri è di poche parole. Quella in corso sarà l’ultima stagione della gloriosa carriera di Inzaghi. Di certo non merita di passarla tutta in tribuna. Articoli correlati: Scommesse: l’1 del Barcellona contro il Milan a solo 1.30 Barcellona – Milan 2-2, Allegri: “Grazie ragazzi” You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

Lecce-Milan, Thiago Silva e Seedorf non recuperano

L’ emergenza infortuni del Milan continua. Thiago Silva e Clarence Seedorf non saranno certamente disponibili per la trasferta di Lecce di domani e non è detto che recuperino dall’infortunio per mercoledì, quando i rossoneri affronteranno il Lecce. Al posto del difensore brasiliano potrebbe giocare Mario Yepes, con al fianco Alessandro Nesta. Possibile che Allegri riproponga Daniele Bonera, mentre è assai difficile che possa partire dall’inizio Philippe Mexes (l’ex romanista ha esordito con la nuova maglia tre giorni fa soltanto, ad aprile era stato operato). Ma i problemi della squadra rossonera non finiscono con Silva e Seedorf. Sono in dubbio anche Alberto Aquilani e Kevin Prince Boateng , decisivi in Champions League contro il Bate Borisov . I due sono acciaccati. Insomma, il tecnico del Milan ha gli uomini contati. Ecco perché sta diventando sempre più importante Antonio Nocerino. Dopo una partenza assai difficile, l’ex centrocampista di Piacenza, Palermo e Juventus si sta riprendendo alla grande. In campionato è andato a segno, in Champions, mercoledì scorso, è stato decisamente tra i migliori in campo: vedi le pagelle . Articoli correlati: Supercoppa Italiana, verso Milan – Inter: Abate recuperato You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

L’ex Milan David Beckham vuole vincere le Olimpiadi

David Beckham , nella sua lunga carriera, ha vinto praticamente tutto. Il successo più importante è probabilmente la Champions League conquistata nel 1999 quando vestiva ancora la maglia del Manchester United . Ma l’inglese, prima e dopo, ha vinto molti altri trofei. Ha giocato per il Real Madrid e per il Milan (2009 e 2010). Attualmente milita nei Los Angeles Galaxy. Il suo contratto con il club americano sta per scadere e potrebbe anche non essere rinnovato. Ma ciò che più conta, per l’ex ala destra dello United, è giocare. Ovunque, purché sia un campionato abbastanza competitivo. Beckham, 36 anni, ha ormai un ultimo grande obiettivo. E’ quello di disputare e vincere le Olimpiadi (naturalmente di calcio) di Londra 2012. Non è un po’ ‘vecchiotto’ lo spice boy? Sì, ma come sapete, sono ammessi tre fuori quota per ogni nazionale. La Gran Bretagna , oltre a Beckham, potrebbe convocare Frank Lampard e Wayne Rooney. Qualche chance ce l’ha anche Steve Gerrard. Chi sarà l’escluso? Articoli correlati: Milan-Bate Borisov, Thiago Silva resta in dubbio Continua il pressing del Milan su Abidal You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

Milan, Thiago Silva e Seedorf ancora infortunati

Massimo Allegri è ancora alle prese con l’ emergenza infortuni . In pratica è da inizio stagione che il tecnico non ha a disposizione tutta la rosa. La buona notizia di questi giorni è il recupero di Philippe Mexes. Il difensore francese ha finalmente esordito con la maglia ufficiale del Milan durante il match di Champions League contro il Bate Borisov . L’ex romanista rappresenta una validissima alternativa per Allegri, anzi qualcosa in più. Già domenica con il Lecce potrebbe fare il suo esordio da titolare. Thiago Silva infatti non ha ancora smaltito la botta subita sabato scorso alla mezz’ora di Milan-Palermo . Improbabile che a Lecce possa giocare. E lo stesso discorso vale per Clarence Seedorf, che continua ad avere problemi al ginocchio . Qualche chance di recupero ce l’ha comunque Massimo Ambrosini, che si è allenato con il gruppo. Domenica Allegri dovrebbe schierare a centrocampo il solito terzetto formato da Aquilani, Nocerino e Van Bommel , con Boateng a fare da collante con l’attacco. La coppia offensiva dovrebbe essere formata da Ibrahimovic e Cassano. Articoli correlati: Maldini: “Hamsik sarebbe un ottimo colpo per il Milan” Emergenza centrocampo per il Milan: Ambrosini fuori un mese, oggi accertamenti per Boateng You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

Calciomercato Milan: Merkel a gennaio torna alla base?

Alexander Merkel potrebbe tornare al Milan già a gennaio. Il centrocampista tedesco attualmente in forza al Genoa, il cui cartellino è in comproprietà tra i liguri e il Milan, secondo quanto scrive oggi il “Corriere dello Sport”, sarebbe stato richiesto alla ‘base’ da Massimiliano Allegri . Il tecnico del club campione d’Italia ha sempre avuto molta stima del promettente centrocampista e soprattutto visti i guai fisici di Gattuso e Ambrosini , non vorrebbe attendere giugno per riaverlo con sé. Merkel ha esordito in serie A proprio sotto la guida di Allegri disputando 10 gare tra campionato e coppe, realizzando una rete in Coppa Italia. Articoli correlati: Calciomercato Milan, Galliani: “Mister X è Aquilani, Mister Y è rimasto a Madrid…” Calciomercato Milan: a gennaio possibile l’accoppiata Amauri – Montolivo You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.